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F1 2025

I motivi del no ad Andretti e la difficile ipotesi General Motors


Avatar di Luca Manacorda , il 31/01/24

2 mesi fa - Analizziamo i perché del no all'ingresso del team americano

I motivi del no ad Andretti e l'ipotesi General Motors
Analizziamo i perché del no all'ingresso del team americano da parte della FOM e le prospettive future

La lunga telenovela riguardante la richiesta di Andretti Global di trovare spazio sulla griglia di partenza della F1 a partire dal 2025 o dal 2026 si è conclusa con un secco no da parte dallo Formula One Management (FOM), detentrice dei diritti commerciali della F1.

LO SCOGLIO FOM La notizia di oggi rappresenta un duro colpo per il team americano, che si stava preparando nella sua fabbrica in maniera molto simile a quello di una scuderia di vertice, per dimostrare come la sua candidatura dovesse essere presa sul serio. Lo scorso anno Andretti aveva superato il primo grande ostacolo, ricevendo l'approvazione della FIA e avviando i colloqui con la FOM. Da subito la strada è apparsa molto in salita e non sorprende che la F1 abbia dichiarato che ''un undicesimo team non avrebbe, di per sé, fornito valore al campionato''. L'ipotesi è che ciò sia stato fatto per proteggere gli interessi finanziari degli attuali 10 team che avrebbero dovuto dividersi la torta degli introiti con la nuova squadra. Per rigettare queste accuse, la F1 ha sottolineato come l'ingresso di una nuova scuderia competitiva ''aumenterebbe direttamente il valore agli occhi dei principali azionisti e fonti di reddito come emittenti e promotori di gare''.

UN TEAM POCO COMPETITIVO? Il fattore competitività è molto importante. Ovviamente la F1 voleva evitare il ripetersi di una squadra cuscinetto come nel recente passato sono state HRT, Marussia e Caterham. Inoltre, i vertici del Circus hanno sottolineato come il momento sia poco favorevole a un nuovo ingresso, dato che nel 2025 scadrà l'attuale regolamento tecnico. Andretti aveva proposto di costruire una monoposto secondo gli attuali regolamenti e poi di avviarsi alla progettazione di una vettura completamente nuova in vista delle nuove regole, ma la F1 non era convinta che ciò potesse essere fatto garantendo competitività.

F1 GP Giappone 2011, Suzuka: Daniel Ricciardo alla guida della HRT F1 F1 GP Giappone 2011, Suzuka: Daniel Ricciardo alla guida della HRT F1

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L'APPIGLIO GM L'ingresso di Andretti in F1 è sostenuto da General Motors (GM), già registratasi come produttore di power unit a partire dalla stagione 2028. La prospettiva di avere coinvolta la casa americana ha ovviamente suscitato interesse nella FOM, motivo per cui le speranze di Andretti non sono del tutto seppellite. GM entrerebbe con la sua divisione Cadillac come già fatto nel WEC e ha specificato di essere disposta a lavorare solo con Andretti. Il coinvolgimento diretto di GM stuzzica la F1, che infatti ha sottolineato come ''mentre il nome Andretti porta un certo riconoscimento per i fan della F1, la nostra ricerca indica che la F1 apporterebbe valore al marchio Andretti piuttosto che il contrario''.

GLI OSTACOLI Anche con il supporto di GM la strada per Andretti è tutt'altro che in discesa. Un potenziale ostacolo nel 2028 sarebbe rappresentato dall'aumento della tassa anti-diluizione che un nuovo team deve pagare ai 10 già esistenti e che attualmente ammonta a 200 milioni di dollari. Questo tema verrà affrontato quando il Patto della Concordia verrà rinegoziato nel 2026. L'altro problema è appunto che GM non entrerà ufficialmente in F1 prima del 2028 e dunque Andretti dovrebbe partecipare per un breve periodo con motori di un altro costruttore, aspetto che secondo la F1 comporta ''un rischio sulla proprietà intellettuale'' del fornitore delle power unit per questo biennio.

LE CONCLUSIONI DELLA F1 Insomma, la sfida per Andretti è enorme e non da meno è quella che aspetta GM come nuovo fornitore di power unit. La F1 ha sottolineato come, nonostante le risorse e la credibilità del marchio, ''il successo non sia assicurato. Entrare in questo sport come nuovo produttore di PU è anche una sfida enorme, con la quale i principali produttori automobilistici hanno lottato in passato, e che può richiedere a un produttore diversi anni di investimenti significativi per diventare competitivo''. Nonostante le sue riserve, la F1 ha confermato che considererebbe in modo diverso l'ingresso nel 2028 di un team ufficiale di GM o di un team cliente di GM con tutti i componenti consentiti progettati internamente. Per Andretti, nella migliore delle ipotesi, si tratta dunque di aspettare per altri quattro anni,


Pubblicato da Luca Manacorda, 31/01/2024
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