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F1 2018

GP Messico: Vettel: "Mi sento vuoto". Ricciardo: "Ci rivediamo nel 2019..."


Avatar Redazionale , il 28/10/18

5 anni fa - Il GP del Messico 2018 ha generato umori completamente contrastanti tra i piloti

F1 2018, GP Messico: Vettel: "Mi sento vuoto". Ricciardo: "Ci rivediamo nel 2019..."

Il Gran Premio del Messico 2018 ha generato umori completamente contrastanti tra i piloti. Verstappen ed Hamilton euforici, Vettel e Ricciardo delusissimi

QUATTRO PROTAGONISTI, QUATTRO UMORI Il Gran Premio del Messico 2018 ha generato due vincitori e due sconfitti. E un Kimi Raikkonen che sta nel mezzo e si gode il suo pre-pensionamento dalla Ferrari con un buon terzo posto, dopo i bagordi di Austin. Ma non è lui il protagonista di giornata, né Valtteri Bottas, autore di una gara anonima. Tutt'altro, lo sono, ognuno per un verso, gli altri quattro top driver protagonisti nel bene e nel male di una giornata e di una gara memorabile: Lewis Hamilton, Max Verstappen, Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo.

TITOLO DOLCISSIMO, GARA DA DIMENTICARE Cominciamo da Lewis Hamilton, che è stato protagonista della gara più complicata dell'anno in Messico. Le gomme, di qualsiasi mescola e in qualsiasi stato d'usura, non ne volevano sapere di funzionare oggi sulla sua Mercedes e su quella del compagno Bottas. Va detto che, in una giornata in cui ha concluso a un minuto dal vincitore Max Verstappen, può comunque consolarsi con la vittoria del suo quinto titolo mondiale - ormai scontata da qualche GP a questa parte - ma comunque da mandare in archivio. "È una sensazione molto strana quella che provo ora" - ha ammesso il britannico, ringraziando tifosi e team - "Il mio titolo mondiale non l'ho di certo vinto qui, ma grazie a loro impeccabile lavoro in tantissime gare, grazie Mercedes. Completare questo percorso ed eguagliare Fangio è incredibile, surreale. Oggi per me è stata una gara orribile, ero partito benissimo, stavo andando bene ma poi non so cosa sia successo, ho faticato tantissimo con le gomme, cercato di tenere duro e portare la macchina al traguardo. Alla fine ono grato di esserci riuscito."

"VUOTO" A PERDERE Chi dovrebbe essere soddisfatto della giornata è invece Sebastian Vettel, autore di un avvio difficile ma di una gara impeccabile, senza alcun errore. Neanche in partenza dove ben poco poteva fare dopo lo scatto, trovatosi bloccato da tre vetture. È stato invece bravo ad alzare il piede, ragionare, e portare a casa uno a uno gli scalpi di Bottas, Ricciardo e Hamilton man mano che la gara passava. In pratica quello che - facile dirlo con il senno di poi - avrebbe dovuto fare in almeno altre 3-4 occasioni quest'anno. Ma Seb è già proiettato sul prossimo mondiale, sebbene oggi sia una giornata molto dura da mandare giù, quella che sancisce ufficialmente la sua sconfitta iridata: "Alla fine non è andata, non è stata una giornata semplice, però devo dire che Hamilton ha meritato il titolo, complimenti. Ha fatto un lavoro superbo per tutto l'anno, accettiamo il verdetto della pista, mi sarebbe piaciuto lottare più a lungo ma non è stato possibile. Quando ho perso? Non è il momento di questa domanda, voglio solo fare i complimenti a Lewis."

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LUMICINO COSTRUTTORI C'è ancora una speranza di raddrizzare questa stagione per la Ferrari, e si chiama titolo costruttori. Ma oggettivamente, la speranza è ridotta a un lumicino. A fronte della peggiore giornata della Mercedes quest'anno, sono stati solamente 11 i punti recuperati dalla casa di Maranello, e quando restano appena 2 gare alla conclusione, ne servono altri 55. In termini puramente teorici servirebbero un paio di doppiette alla Ferrari (86 punti) con le Mercedes incapace di farne più di 30: fantascienza. Ma ci si aggrappa anche a questo: "Non ero preparato a perdere il titolo, certamente sono deluso, ma oggi non non è il mio giorno, è il giorno di Lewis" - ha proseguito Vettel - "È stato super forte quest'anno, più forte di me e di noi. Non mi piace perdere, non sono qui per perdere, oggi sono un po' vuoto, è diverso dall'anno scorso ma penso che abbiamo tante cose per fare meglio in futuro. Adesso però mi sento vuoto dentro, ma ringrazio tutti i tifosi, la mia squadra, e Maranello. Difficile promettere ora, ma vi prometto che darò sempre il 100% e proverò tutto quello che si potrà fare. Se il titolo costruttori è possibile? Difficile rispondere per altri due weekend potrò guidare la macchina dei miei sogni, certamente proverò di tutto con la squadra per finire davanti alla Mercedes."

KIMI & MAURIZIO Sullo stesso tema si è espresso anche Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari: "Innanzitutto complimenti a Hamilton, è la prima cosa da dire oggi. Noi non ci arrendiamo, abbiamo guadagnato qualche punto nel costruttori, e non si molla fino alla fine, a questo punto diventa un dovere." Sul riscatto di Vettel, autore finalmente di una bella gara, Arrivabene aggiunge: "Non bisogna abbandonare Seb nei momenti più duri, bisogna stargli vicino e continuare a insistere a testa bassa, il mondiale costruttori è ancora aperto, e non ci arrenderemo mai, mai, mai." Kimi Raikkonen ha parlato più che altro della sua gara, che gli è valsa l'undicesimo podio stagionale, tanti quanti quelli conquistati dal compagno Vettel: "Le mie gomme sono durate abbastanza, non potevo spingere di più e alla fine la posizione conquistata era la migliore che potessimo ottenere" - ha spiegato il finlandese - "Qui in America ho fatto buoni risultati, vorremmo di più, ma non posso lamentarmi. Ci sono ancora due gare da disputare quest'anno, cercheremo di fare ancora meglio. Oggi abbiamo cambiato strategia in corsa, passando a una sola sosta e alla fine hanno funzionato bene."

SCHIZOFRENIA RED BULL E infine arriviamo ai protagonisti di giornata, nel bene e nel male: Max Verstappene e Daniel Ricciardo. Max è stato semplicemente divino, su una pista che sembra piacergli particolarmente e con una monoposto che mai come in questa occasione - complici i 2200 metri di altura e le caratteristiche ad alta deportanza della Red Bull - è stata superiore alla concorrenza. "Una gara fantastica, la partenza è stata la chiave. Non ho dormito molto bene stanotte, volevo vincere a tutti i costi e per fortuna ci siamo riusciti. Il team ha fatto un lavoro fantastico, avevamo le gomme giuste e la nostra auto ha funzionato veramente bene. Peccato perdere Daniel, era l'occasione per fare una doppietta. Come festeggerò? Faremo festa e andrò a casa presto. Se Lewis il più difficile con cui abbia gareggiato? Non so, non ho mai potuto battermi ad armi pari con lui." E veniamo a Daniel. Poche, pochissime parole quelle proferite dal ring ai microfoni di Sky, parole però che vanno lette nell'ottica di un pilota che ha appena subito l'ottavo ritiro dell'anno a causa di problemi tecnici: "Non ho più parole, anche riguardo alla partenza... tutto il weekend è andato bene ma in partenza ho fatto schifo. Il ritiro? Questa è sfortuna, ci rivediamo l'anno prossimo, io le prossime due gare non voglio farle..."


Pubblicato da Simone Valtieri, 28/10/2018
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