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Editoriale

Pubblicità auto generate dall'AI? No problem, tu però non spegnere il cervello


Avatar di Lorenzo Centenari , il 06/08/23

8 mesi fa - Il fenomeno dei video preconfezionati da un robot. Rischi e opportunità

Video promozionali auto generati dall'AI tra rischi e opportunità
Il fenomeno dei video preconfezionati da un software e il caso scuola di una società di AI svedese. Come sempre, maneggiare con cautela

''È solo una questione di tempo'', sostiene Johan Sundstrand, CEO di Phyron, società svedese leader nelle tecnologie video, prima che l'intelligenza artificiale venda automobili ''con la stessa efficacia di un venditore umano''. Secondo le previsioni, il salto quantico potrebbe accadere già nel 2025. ''La velocità con cui i software di autoapprendimento si stanno sviluppando e vengono adottati dai rivenditori - spiega Sundstrand - significa che un bot di vendita completamente competente basato sull'AI è a circa 18 mesi di distanza''. Ma cosa intende veramente questo Sundstrand per ''vendita di automobili''? La risposta è una video dimostrazione: clicca Play, poi ne parliamo (leggi fino in fondo...).

BOT EX MACHINA Forse la cosa ti sorprenderà, o forse no. Sta di fatto che, a confezionare la clip di cui sopra, è stato interamente un programma informatico. Nessun professionista umano è intervenuto, se non per dare l'impulso al software affinché restituisse il servizio desiderato. Nessun regista, nessun grafico, nemmeno la voce è umana. O meglio, è il risultato della costruzione di pensieri formulati da una voce umana, riassemblati tuttavia da un'entità virtuale. Funziona così: di un determinato modello (in questo caso, una BMW X5 xDrive40i), a Phyron è sufficiente consegnare un feed di dati che includa almeno tre immagini fisse, più i dettagli che si vuole approfondire. L'intelligenza artificiale quindi identifica le proprietà chiave nelle immagini, inclusi vari angoli di ripresa, elementi interni e punti salienti esterni, quindi rimuove gli sfondi e li sostituisce con uno neutro. L'esclusivo software aggiunge infine effetti speciali, ombreggiature e sovrapposizioni alle specifiche del prodotto, inclusi il prezzo, il logo della Casa o del concessionario, le solite cose insomma.

DOLCE FAR NIENTE L'innovativa tecnologia di Phyron è la prima soluzione al mondo per la produzione e la distribuzione di video promozionali per l'industria auto totalmente automatizzata. ''I video automatizzati - spiegano dalla società - non solo fanno risparmiare ai nostri clienti enormi quantità di tempo e denaro sulla produzione video, soprattutto perché non è necessario che uno staff riprenda le auto sul posto, né si sforzi di filmare le sue caratteristiche principali. Ma anche, assicurano filmati di ottima qualità. Di ogni singola auto a inventario, l'azienda avrà un annuncio video accattivante allegato, realizzabile in pochi minuti''. Grazie al cloud computing, Phyron è in grado di elaborare un numero illimitato di video contemporaneamente, impiegando circa 10 minuti per renderizzarli, ridimensionarli e pubblicarli in diretta sul portale di una Casa, di un rivenditore, di un sito di aste online. Se un dettaglio cambia, come il prezzo o la promozione, il feed di dati viene immediatamente aggiornato.

THE VOICE I video automatici di Phyron non sono in realtà una novità assoluta. Il team lavora con rivenditori e partner di automobili dal 2019 e oggi conta oltre 1.500 clienti in tutta Europa, pari a 100.000 auto con un video pubblicitario by Phyron. Da gennaio 2021, i video AI automotive di Phyron sono stati visualizzati più di 250 milioni di volte, con l'azienda che si è espansa anche nel mercato nordamericano. Novità recente è semmai l'aggiunta di una voce fuori campo su misura e completamente automatizzata. La funzionalità di voiceover è al momento disponibile in oltre 22 lingue, con opzioni per quattro voci maschili e quattro femminili in ciascuna lingua. Ogni caratteristica della voce può essere regolata, inclusi tono, velocità, equalizzatore vocale. L'IA generativa che utilizza il Large Language Model di Phyron (simile al software GPT-4) è stata appositamente addestrata e messa a punto per il settore della vendita al dettaglio automobilistico. Funziona con qualsiasi input, genera da 5 a 5.000 parole. Ogni variabile nel feed di dati può essere utilizzata per creare una voce coinvolgente che accompagni il video, inclusi introduzione, conclusioni, il ''perché noi'' e la cruciale ''call to action'' (invito all'azione). 

L'ARMA IN PIÙ? “Sappiamo che il mercato automobilistico al dettaglio - commenta il CEO Sundstrand - è oggi più competitivo che mai. In questo ambiente, tutto ciò che dà alla tua azienda un vantaggio competitivo e aumenta l'efficienza dovrebbe essere accolto con favore. I video basati sull'intelligenza artificiale hanno dimostrato di vendere auto da 3 a 5 giorni più velocemente e l'aggiunta della voce fuori campo basata sull'intelligenza artificiale non farà che aumentare l'impatto e l'efficienza''.

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CHATGPT DOCET Ora: su cosa riflettere? Su tanti aspetti, indubbiamente. Siccome l'AI è uno dei temi di maggior tendenza e siccome ritorneremo in argomento con sempre maggior frequenza, limitiamoci a un paio di considerazioni. Innanzitutto (scontato), l'aspetto occupazionale, quindi economico, quindi sociale. Tecnologie come quelle sviluppate da Phyron, o dalla più conosciuta OpenAI con ChatGPT, di questo passo - ahimé - renderanno obsolete una moltitudine di professioni, a oggi, ancora indispensabili nell'editoria specializzata, nella pubblicità, nel marketing e nella comunicazione in generale. Creatori di contenuti testuali o video-fotografici, a chi servirebbero più? E pensare che, sin qui, in pratica hanno lavorato duro per alimentare quel maxi archivio globale di dati dai quale l'AI attingerà a piene mani per svolgere le proprie funzioni. E tante grazie a chi per anni si spremeva le meningi per montare immagini ad effetto, o per coniare slogan sempre originali. 

ARTIFICIAL WORLD Ma spostiamoci dall'altra parte della barricata. A te, automobilista alla ricerca di una nuova auto, all'apparenza poco importa se quel video è stato generato da un robot, oppure da un team di esseri umani come te. Tu vuoi conoscere il design di un'auto, il prezzo, gli accessori. E se l'annuncio è ben confezionato (non importa come), di primo impatto ti ritieni legittimamente soddisfatto. Sei solo invitato a ragionare su possibili derive. Iniziamo a buttar lì due o tre scenari.

PRONTO, ''CHE'' PARLA? Oggi, innocue video promo ''artificiali''. Personalizzabili, ma spersonificate, tu che dici? Domani, chissà, una voce automatica per l'assistenza in caso di emergenza da guasto meccanico durante le vacanze: di là dalla cornetta, nessuna gentile signorina, bensì un bot che ne imita la voce. Ma quale empatia dimostrerà? Solo un esempio. Oppure: un algoritmo e non più un consulente di esperienza (e in carne ed ossa) ad assegnare una valutazione al proprio usato. Quanto sarà generoso? Ti farà il prezzo ''da amico''? O ancora: un visore VR a domicilio per provare l'auto prima di comprarla, prendere o lasciare (qualcuno, per la verità, ci ha già pensato). E così via.

NOTA BENE Tornando alla sfera pubblicitaria: ricorda sempre di distinguere un video promozionale (umano o artificiale) dalla recensione (molto umana) di una testata specializzata (non necessariamente la nostra). Ovvero contenuti dove, in genere, alla protagonista almeno un paio di difetti li scoviamo. Eh si, andava specificato. Perché pare che una fetta di pubblico non conosca la differenza tra un messaggio pubblicitario, che deve ''vendere'' (ecco cosa intendeva Sundstrand!), e un contenuto editoriale, che deve ''informare''. Eh già, perchè con l'ingenuità, il rischio è che l'intelligenza artificiale vada a nozze.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 06/08/2023
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