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Ecobonus

Incentivi diesel e benzina già esauriti. E adesso? Adesso niente


Avatar di Lorenzo Centenari , il 08/02/23

1 anno fa - Come previsto, le risorse destinate alla terza fascia hanno avuto vita breve

Incentivi auto 2023, ecobonus diesel benzina esaurito a febbraio
Come previsto, le risorse destinate alla terza fascia di emissioni CO2 hanno avuto vita breve. Se ne riparla solo nel 2024?

L'ecobonus è così. Promette di correre in tuo soccorso per un anno intero, salvo poi metterti fretta dopo poche settimane dalla sua comparsa. Fino ad annullare, anticipatamente e inesorabilmente, tutti i suoi impegni. Con tante scuse per avere calcolato male le proprie energie. O forse - chi lo sa - la sua uscita di scena prematura è sempre un gesto intenzionale, e ben premeditato a mente lucida. Prima decade di febbraio 2023, monte incentivi ad auto diesel e benzina di piccola cilindrata e a basso indice di inquinamento già esaurito. Le impressioni di gennaio, ahimé, si sono rivelate profetiche (e non serviva un mago per indovinare).

SICCITÀ INVERNALE A beneficio dei modelli con emissioni CO2 comprese nello scaglione 61-135 g/km, territorio frequentato da vetture a propulsione endotermica, a doppia alimentazione benzina-GPL e benzina-metano, infine anche numerose versioni con tecnologia full hybrid e mild hybrid, il piano del Governo prevedeva uno stanziamento di 150 milioni di euro e un bonus unitario di 2.000 euro dietro rottamazione obbligatoria. Le prenotazioni si sono attivate lo scorso 10 gennaio: in poco più di tre settimane, il mercato già aveva prosciugato oltre l'80% delle risorse, con la l'asticella che al 2 febbraio si trovava all'altezza dei 22 milioni di euro circa. Al 7 febbraio, casse vuote. Alla luce di un indice di vendite abbastanza sostenuto (specie proprio in quella fascia), era quasi scontato che l'ufficio prenotazioni avrebbe abbassato la saracinesca prima di San Valentino.

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GAME OVER Scaduto il tempo, quindi, per best seller come ''le solite note'' Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Toyota Yaris, per approfittare dello sconto ''per decreto''. Dopotutto, calcolatrice alla mano, 150 milioni di euro erano un volume di risorse sufficiente per appena 70.000 veicoli

BATTERIE CARICHE Per diesel e benzina Euro 6 il piatto piange, al contrario ibride plug-in e full electric dormono sonni tranquilli, potendo ancora contare - rispettivamente - su un planfond di 219 milioni di euro (più 8 milioni di euro riservati a società di car sharing o noleggio) e 174 milioni di euro (8 milioni per car sharing o noleggio). Tanti soldi, eppure il pubblico, coi modelli alla spina, non ha ancora maturato un feeling: a gennaio 2023, plug-in hybrid meglio che a gennaio 2022 (+10,2%) ma il market share è fermo al 4,7%. Peggio le elettriche: vendite a -8,6%, quota del 2,6%. Il tema di un travaso di risorse è già sul tavolo, vedi proposta Anfia. Ma l'esperienza degli anni passati suggerisce che ciò non succederà.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 08/02/2023
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