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Ecco come funzionano i nuovi tutor autostradali. In servizio da luglio 2018


Avatar di Simone  Dellisanti , il 30/05/18

5 anni fa - I vecchi tutor saranno sostituiti con nuovi sistemi tecnologici

Ecco come funzionano i nuovi tutor autostradali. In servizio da luglio 2018

I vecchi tutor saranno sostituiti con nuovi sistemi tecnologici dotati di telecamere wifi

NEW EYES Tutor spenti in autostrada da oggi. Finalmente si può correre su e giù per l'Italia senza la paura di essere multati per eccesso di velocità. O forse no. Le nostre strade non rimarranno scevre di occhi artificiali pronti a immortalarci se spingiamo troppo sul gas della nostra coupé sportiva da ennemila cavalli, poiché a luglio i vecchi tutor saranno sostituiti con nuovi e fiammanti sistemi tecnologici dotati di telecamere wifi che controlleranno in tempo reale tutti i veicoli che transiteranno sotto di loro. E poi? Poi i dati della velocità rilevati e il tempo di percorrenza delle auto, tra un tutor e l'altro, saranno trasmessi in tempo reale a un non più precisato portale che li elaborerà e che ci sculaccerà moralmente con una bella multa se saremo stati dei discoli dal piede pesante.

PRIMA DELL'ESODO ESTIVO Il gruppo Autostrade non ci ha messo molto per dotare le autostrade di un nuovo sistema di vigilanza "È stato già provato e approvato dal ministero dei Trasporti nel maggio del 2017" ha sottolineato il prefetto Roberto Sgalla (Polizia di Stato). "I nuovi tutori hanno un modo innovativo per accertare le multe grazie a un software tecnologico. Li stiamo installando di notte per creare meno disagi alla circolazione: saranno attivi a partire da luglio. Giusto in tempo per l'esodo estivo". Ah, dimenticavo. Il prefetto Sgalla ha voluto precisare una cosa importante. "Chi pensa di poter correre veloce e oltre i limiti sulle nostre autostrade troverà le nostre pattuglie pronte a sanzionarlo, aiutati dagli autovelox e ai Trucam". Uomo avvisato…

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LA SENTENZA Perché niente più tutor sulle autostrade fino a luglio? Tutto è partito lo scorso 10 aprile, quando la Corte d'appello di Roma ne ordinò la rimozione dalla rete autostradale dando ragione ad una piccola ditta toscana, la Craft di Greve in Chianti (Firenze), che sosteneva che Autostrade aveva copiato un suo brevetto. La società autostradale, che ha impugnato la sentenza presso la Cassazione aveva chiesto la sospensiva della rimozione del sistema, ma la Corte ha rigettato l'istanza. Secondo i magistrati, Autostrade per l'Italia non ha alcun obbligo di installare sistemi di rilevazione della velocità ed è per questo motivo che non hanno ritenuto la società legittimata a ottenere la sospensione dell'esecuzione della sentenza del 10 aprile. Niente più Tutor, dunque. Ma i nuovi tutor sono già pronti per vigilare su di noi.


Pubblicato da Simone Dellisanti , 30/05/2018
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