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Fiat-Peugeot invece di FCA-Renault? La nuova ipotesi


Avatar Redazionale , il 09/08/19

4 anni fa - L'addio di Dongfeng apre all'alleanza Fiat-Peugeot: No FCA-Reanault?

Fiat-Peugeot invece della fusione FCA-Renault grazie a Dongfeng?

Fiat potrebbe allearsi con Peugeot dopo l'uscita della cinese Donfeng dal Gruppo francese. Addio alla fusione FCA-Renault?

MATRIMONIO POSSIBILE Voci dal mondo della finanza insistono sulla possibilità di una trattativa fra il Gruppo Fiat-FCA e il Gruppo Peugeot-PSA per una nuova partnership. L'uscita di scena della cinese Donfeng Motor, che deteneva il 14,1% delle quote francesi e che vuole monetizzare l'investimento fatto nel 2014, riapre scenari fino a poco tempo fa inverosimili. Ma dopo la battuta d'arresto e lo stand-by sulle trattative con Renault-Nissan, il maggiore indiziato è proprio il Gruppo Peugeot-Citroen, ne avevamo parlato qui e anche qui. Lo stesso Carlos Tavares, presidente e amministratore delegato di PSA, ha dichiarato che “ci potranno essere altre alleanze in futuro”, nonostante le sue perplessità iniziali su Fiat-FCA. Argomento replicato dal Ceo stesso di FCA Mike Manley e dal presidente John Elkann. Storicamente i rapporti tra la famiglia Agnelli e quella Peugeot sono sempre stati amichevoli e PSA potrebbe essere un buon partito per il Gruppo italiano perché è arrivata a generare profitti con un margine operativo del 9% e con una liquidità di cassa di 7,9 miliardi di euro.

L’ELETTRICO IN PRIMO PIANO A sua volta, Carlos Tavares può vantare una strategia vincente nell’ottenere utili per l’azienda che dirige, puntando anche sul rispetto delle normative europee 2020-2021 per la riduzione dell’emissione di CO2, senza dover pagare le salatissime multe imposte dall’Unione Europea. La gamma PSA comprende, infatti, numerosi modelli ibridi o elettrici ed entro la fine del 2020 sono in agenda altre sette auto elettriche e altrettante ibride plug-in. La mossa vincente è stata quella di dare vita a una piattaforma costruttiva che fosse funzionale sia alle auto con motore a combustione sia a quelle con motore elettrico. Una sorta di semplificazione del processo industriale per ottenere il massimo ricavo al termine della filiera produttiva, ma anche una interessante opportunità per Fiat Chrysler Automobiles, che sotto questo profilo non è così attrezzata.

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PSA MOLTO BENE IN ITALIA A proposito di risultati economici, recentemente il Ceo di PSA Italia, Gaetano Thorel, ha avuto di recente un incontro con settecento concessionari del marchio per sottolineare che il nostro Paese è quello con il mercato più in crescita fra quelli europei. L’immatricolato nella prima metà dell’anno ha raggiunto circa 196.000 unità per un aumento del 4,2% a fronte di una flessione globale del mercato pari al 2,7%. Questo risultato ha permesso a PSA Italia di superare il 16,6% di quota mercato, comprendendo sia le vetture sia i veicoli commerciali. La necessità di rimanere sotto il tetto dei 95 gr/km di CO2 impone una strategia molto attenta per il futuro, a partire dalla realizzazione di vetture solo elettriche oppure ibride plug-in, ha aggiunto Thorel.

NUOVO MODO PER VENDERE Inoltre, l’intera rete di vendita sarà formata per assistere completamente gli utenti, a iniziare dalla realizzazione di stalli in ogni concessionario per la ricarica delle vetture. Il cliente dovrà essere a sua volta preparato per questo cambiamento epocale, assistendolo con servizi dedicati, che PSA garantirà a chiunque acquisti un suo veicolo elettrificato. Per esempio, sarà assicurata l’installazione di una colonnina nel garage di casa, ma anche le formule di pagamento dovranno evolversi. Il costo della vettura in termini di euro perderà valore. Il prezzo di listino si smaterializzerà a favore di altre formule di pagamento, per esempio con un canone fisso e costi accessori per il noleggio dalla durata variabile, oppure la condivisione della vettura. Tenuto conto degli incentivi statali per l’acquisto di una macchina elettrica e le varie agevolazioni messe in atto dalle amministrazioni comunali, il prezzo finale di una macchina a batterie – oggi ancora elevato – potrebbe considerarsi accostabile a quello di una vettura con motore tradizionale. In tutto ciò, il Gruppo Fiat-FCA può giocare un ruolo di primo piano stringendo un accordo con Peugeot, e l’ipotesi è più che una semplice teoria estiva.        

       


Pubblicato da La redazione, 09/08/2019
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