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Editoriale

Distanza di sicurezza, il cruise control non ti ha insegnato niente?


Avatar di Lorenzo Centenari , il 07/05/23

11 mesi fa - Sempre a proposito della proposta dei 150 all'ora in autostrada...

Distanza di sicurezza in autostrada? Basterebbe il cruise control...
Quando hai a disposizione una tecnologia salvavita, e invece la ignori. Sempre a proposito della proposta dei 150 in autostrada...

Sarà forse che, man mano invecchi, tendi a diventare un pelo intollerante. Sarà che ultimamente ho frequentato spesso e volentieri quel bel posto che è l'A1 da Milano a Parma, quindi ho in mente immagini piuttosto nitide. Sarà che per certi principi mi sono sempre battuto. E ora che mi viene data l'occasione di esprimere la mia posizione, batto il ferro finché è caldo. Gli automobilisti e l'autostrada, capitolo terzo (si ringrazia Emanuele per aver curato il capitolo due): distanza, questa sconosciuta. Neanche un viaggio in autostrada fosse una gara di Nascar.

Per stare appiccicati all'avversario, i piloti Nascar vengono pagati Per stare appiccicati all'avversario, i piloti Nascar vengono pagati

ITALIANI, POPOLO DI SANTI Oltre che dall'impazienza di tornare in argomento, l'ispirazione a buttare giù due considerazioni mi giunge dopo la lettura di un report di AutoScout 24 su un sondaggio online, in materia di Codice della Strada e di una sua eventuale riformulazione. Incrociando le risposte degli intervistati, AutoScout traccia il profilo dell'utente medio. Che sarebbe quello di un automobilista ''attento, prudente, favorevole all’aumento dei limiti di velocità in autostrada e all’inasprimento delle sanzioni per la guida con cellulare o sotto l’effetto di alcool, contrario alla proposta di concedere la patente a 17 anni e al blocco della produzione di auto termiche alimentate a benzina e diesel nel 2035''. Riporto le conclusioni del sondaggio solo per dovere di cronista, non perché da queste tragga chissà quali spunti critici. Non mi sorprende nemmeno la generale propensione ad un aumento dei limiti a 150 km/h, cioè una voce sulla quale già mi sono espresso, e per la quale sono consapevole di appartenere ad una minoranza (credo anche all'interno della redazione). Correte, correte...

OMISSIS Agli autori del rapporto di AutoScout, semmai, avrei suggerito di formulare al proprio pubblico pure questa domanda: sei un automobilista che mantiene le distanze? Eh già, perché il 100% degli utenti onesti, a quanto mi risulta, non avrebbe potuto rispondere che con un secco ''no''. E non è un piccolo particolare: non osservi la distanza coi limiti a 130, come puoi pensare di viaggiare in sicurezza con il limite a 150? Mi sono perso qualcosa? Forse, che oggi gran parte delle automobili che imboccano il casello sono attrezzate di un dispositivo che si chiama Adaptive Cruise Control e che regola automaticamente la distanza con l'auto che precede? Non me l'ero affatto perso, parliamone pure.

Cruise Control Adattivo, una tecnologia ''buona'' Cruise Control Adattivo, una tecnologia ''buona''

UNDER CONTROL Una grande conquista, il Cruise Control dinamico, e non scherzo. Sempre più preciso, sempre più reattivo, l'ACC è sempre più spesso incluso in un pacchetto che comprende pure il Lane Keeping Assist (il mantenimento automatico in corsia), accreditando così il modello che ne è equipaggiato di un grado di automazione alla guida di Livello 2. Significa che, per i 10 secondi (più recupero) previsti dalla legge, se telecamere e sensori leggono la segnaletica, il veicolo avanza correttamente senza che io debba intervenire attivamente sui comandi. In caso di distrazione temporanea, maggior sicurezza. Bene. Ma voglio concentrarmi sul Cruise Control adattivo.

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SE TI AVVICINI... È abitudine diffusa, tra chi lo possiede, quella di inserirlo se la strada è sgombra. In quanti, invece, lo inseriscono quando il traffico è intenso? In pochi. Se attivato, il Cruise mantiene la distanza, ed è un'ottima scuola. Puoi persino modulare l'intervallo a piacimento, dal più scrupoloso a quello minimo, che corrisponde circa a 2 secondi. Già, trovo abbia più senso ricorrere all'unità di misura del tempo, che è fissa a qualsiasi velocità e alla quale obbedisce quindi anche la distanza in metri. Ebbene: in autostrada (ma non solo), tutti sotto i due secondi, e sai perché lo so? Proprio perché uso il Cruise.

L'ACC ti insegna la corretta distanza L'ACC ti insegna la corretta distanza

INTERFERENZE Regolarmente, sistematicamente, aggiungo molto fastidiosamente, ogniqualvolta attivo l'ACC e il flusso di traffico è piuttosto sostenuto, non trascorre mezzo minuto prima che un altro veicolo (automobile o furgone) si infili nello spazio tra la mia automobile e quella a me di fronte. Sollecitando così il Cruise a ricalcolare la distanza, non di rado attraverso una sensibile e inopportuna decelerazione. Accade che io viaggi nella corsia centrale, ma accade spesso e volentieri pure in terza, e ho detto tutto. Accade che al volante sieda un maschio (si sa, in auto siamo più...competitivi), accade che alla guida sia una donna: la inconsapevolezza degli spazi è unisex. Accade, infine, che il sorpasso venga preceduto dal classico sfarfallio degli abbaglianti, o accompagnato da una smorfia di insofferenza. A usare il Cruise passi per imbranato.

Flusso di traffico senza ACC Flusso di traffico senza ACC

SOCIAL DISTANCING  Ho di fronte a me la scena di un venerdì tardo pomeriggio di grandi partenze da Milano in direzione mare, niente camion, l'Autosole come un formicaio di auto tutte appiccicate l'una all'altra. E non a passo d'uomo: flusso ad oltre 130, come fosse un imbottigliamento visto dopo aver premuto il tasto ''fast forward''. Dentro di me, tanta tensione. Un'incertezza, un pedale del freno urtato per errore, un'auto che perde un pezzo per strada: sai che strage, e forse non soltanto di carrozzerie. Ricordo uno studio di Ford: che dimostrava scentificamente che, se tutti mantenessero la distanza corretta, il rischio code verrebbe quasi annullato. Con vantaggi sui tempi di percorrenza. Sui consumi. Sulla sicurezza. Sullo stress. Vantaggi molto più concreti, che non quelli dei 150 orari. Per due anni abbiamo mantenuto le distanze in coda in posta, al ristorante, in treno. Perché, allora, in auto no?

Flusso di traffico con ACC Flusso di traffico con ACC


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 07/05/2023
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