Un bolide scomparso, un uomo sconsolato, un chatbot. E una breve storia a lieto fine che accende una lampadina: AI fonte di rischi, ma AI anche pozzo di risorse, se usata in un modo (appunto) intelligente.
Quando la tecnologia incontra la speranza
Quella vissuta da tale Andrew Garcia, da Orange County, California, è un’esperienza da romanzo, raccontata anche dall'emittente CBS 8 San Diego.
La sua Lamborghini Huracán EVO era scomparsa da quasi due anni, vittima di una banda specializzata nel traffico di auto di lusso.
Poi una mattina arriva un messaggio su Instagram: “Hai venduto quest’auto?”, accompagnato da alcune foto della sua supercar.
L’autore del contatto aveva trovato un biglietto da visita nel cruscotto dell’auto e pensava potesse essere interessato ad altre auto di lusso.
Invece di consegnare prontamente la questione alla polizia, Garcia decide di agire per conto proprio.
Per farla breve. L'uomo carica le immagini su ChatGPTe sfrutta gli strumenti di localizzazione di Google, ottenendo un dettaglio sorprendente: la macchina si trova a Denver.
Contattate le autorità locali, la conferma: si tratta proprio della sua Huracàn, solo invecchiata di due anni.
L’indagine su chi custodisse l’auto in Colorado è ancora in corso, mentre in California continuano i procedimenti: una persona è già stata condannata e attende la pena, un’altra affronterà un'udienza in ottobre.
Investigatore Artificiale
Il portavoce della Colorado Auto Theft Prevention Authority, Cale Gould, ha descritto l’uso di ChatGPT da parte di Garcia come un esempio “di raccolta di informazioni proattiva che rappresenta un grande vantaggio per recuperare veicoli rubati”.
L'AI anche come antifurto satellitare? Noi non garantiamo che funzioni sempre, tuttavia un rischio lo abbiamo individuato. Il rischio che alle professioni minacciate da ChatGPT e compagnia bella debba aggiungersi anche quella di detective.