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Corse nei cieli

E se il futuro della mobilità passasse dalle gare tra auto volanti?


Avatar di Federico Sardo , il 08/04/20

4 anni fa - La start up lavora a un campionato che potrebbe indicare il futuro

Alauda e le corse tra auto volanti: il futuro della mobilità?
La start up Alauda lavora a un campionato tra auto volanti che potrebbe indicare il futuro della mobilità. Il video su YouTube

Gli airspeeder di Alauda

Vi abbiamo già parlato più volte di auto volanti, ma per ora restano ancora qualcosa di più vicino a quello che possiamo vedere nei film che alla realtà quotidiana. E se il cambiamento, e l’evoluzione verso un nuovo tipo di mobilità, arrivassero dal mondo delle corse? È questa l'idea di Alauda, una start up australiana che si è lanciata a capofitto in questo progetto dal sapore fantascientifico ma molto più reale di quanto potreste pensare. Gli airspeeder, veicoli elettrici volanti ad altissime prestazioni, sono vetture che sembrano uscite da Star Wars, ma quello che il loro sviluppo potrebbe portare è un avanzamento tecnologico (in termini per esempio di ricerca nell'ambito della scienza e della tecnologia) che in un futuro magari distante potrebbe riflettersi anche sulle nostre abitudini quotidiane. Del resto Enzo Ferrari ce lo ha insegnato: è attraverso la competizione che si sviluppano le innovazioni più incredibili.

UN VERO CAMPIONATO L'idea della start up australiana somiglia un po' a quella che c'è dietro al campionato di Formula E: un'unica piattaforma di base messa a disposizione di una serie di team, a partire dalla quale questi svilupperanno diversi modelli, strategie e miglioramenti. E per testare il tutto? Infuocate gare nei cieli. Anzi, infuocate non è la parola giusta, visto che si tratterà di un campionato interamente alimentato elettricamente. Le indiscrezioni dicono che a lavorare sui motori, e probabilmente a competere direttamente con le proprie squadre, ci saranno anche nomi di Case già ben note agli appassionati di motorsport, anche se non sono stati rivelati ulteriori dettagli. 

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I DETTAGLI Al momento, l'ultima evoluzione di speeder è quella denominata Mk4: batterie da 500 kW, quattro motori da 24 kW e una velocità massima di 200 km/h. Con i suoi 250 kg di peso, il rapporto peso potenza è migliore rispetto a quello di una monoposto di Formula Uno, il che fa davvero ben sperare per il futuro. I lavori sono in corso nella zona di Adelaide, circondata dal deserto e quindi ideale per esperimenti nei cieli, anche se i primi test avverrano quando sarà superata l'attuale emergenza Coronavirus. Al progetto stanno lavorando nomi importanti del mondo aerospaziale, del motorsport e dell'ingegneria, e uno dei pochi trapelati è quello di Rolls Royce. L'obiettivo più in vista è sicuramente quello del divertimento per il pubblico: vere e proprie gare all'interno di no-fly zone regolamentate. Ma il fatto che gli airspeeder monteranno da subito anche le più avanzate tecnologie di realtà aumentata e per garantire la sicurezza, fa intravedere anche altri possibili scenari.

LE DICHIARAZIONI Il fondatore di Alauda, Matt Pearson, ha dichiarato a Forbes: ''le auto elettriche volanti sono una realtà destinata a concretizzarsi molto presto, liberando le nostre città e fornendo risposte a molti dei problemi della mobilità, e nulla fa avanzare la tecnologia come la competizione sportiva. Vogliamo ispirarci allo spirito pionieristico dei piloti dell'inizio del Novecento, i cui contributi al mondo delle auto sono attuali ancora oggi. Crediamo che l'innovazione sia un campo aperto, e se guardiamo allo sviluppo dell'automobile è stata soprattutto la competizione sportiva a indicare la strada per il progresso''. Due importanti aziende australiane specializzate negli investimenti sulle start up, Jelix Ventures e Saltwater Capital, si sono occupate del finanziamento della prima fase del progetto, e Len Findlay, fondatore della seconda, ha dichiarato in proposito: ''mi ha conquistato l'idea di portare innovazione in un settore che cambierà il futuro della mobilità. Le corse tra auto volanti renderanno più popolare una tecnologia che servirà a unire le persone e a risolvere il problema di un trasporto urbano sostenibile nei decenni a venire''.


Pubblicato da Federico Sardo, 08/04/2020
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