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Hypercar

Bugatti Vision Le Mans, un’astronave per la 24 ore


Avatar di Claudio Todeschini , il 14/02/20

4 anni fa - Lo studio per una nuova hypercar da corsa: Bugatti Vision Le Mans

Lo studio per una nuova hypercar da corsa: Bugatti Vision Le Mans

L’incredibile progetto (sponsorizzato da Bugatti) di uno studente tedesco per una hypercar da corsa. Vedrà mai la luce?

HYPERCAR DA SOGNO Di bozzetti e rendering dedicati a Bugatti c’è piena la rete. Un po’ meno di bozzetti e rendering ufficialmente supportati dalla casa francese di Mosheim. Realizzato come progetto per la sua tesi di laurea, il concept di Max Lask si chiama Bugatti Vision Le Mans, ed è lo studio per una ipotetica, e bellissima, hypercar che potrebbe correre nella storica 24 ore.

STILE INCONFONDIBILE Lask ha svolto un periodo di tirocinio in Bugatti la scorsa estate, e la casa francese ha deciso di sponsorizzare il suo lavoro di tesi che si è concretizzato in questo studio. La Vision Le Mans sembra un’astronave uscita da un film di fantascienza, che però mantiene tutti gli elementi stilistici che contraddistinguono le Bugatti: la griglia a ferro di cavallo rovesciato, la colorazione blu in due tonalità, fusi in una macchina che rispetta i nuovi regolamenti per la classe Hypercar di Le Mans, e una serie di trovate aerodinamiche davvero sorprendenti.

Bugatti Vision Le Mans: visuale laterale Bugatti Vision Le Mans: visuale laterale

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AERODINAMICA ESTREMA La più originale è sicuramente l’enorme cavità centrale sotto la macchina, che fa sì che l’aria non giri attorno alla macchina, ma ci passi letteralmente attraverso. Ancora, colpiscono le luci anteriori e posteriori perfettamente integrate negli elementi aerodinamici verticali, e il complesso disegno dell’ala posteriore, priva di sostegni al centro.

PRESTAZIONI? MISTERO Trattandosi di uno studio concettuale non esiste una vera e propria scheda tecnica, né specifiche relative al motore che potrebbe montare, o le prestazioni di cui un simile “mostro” potrebbe essere capace. Di certo, siamo sicuri che andrà veloce. La vera domanda, a questo punto, è se una simile meraviglia verrà mai prodotta o no. 


Pubblicato da Claudio Todeschini, 14/02/2020
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