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Strategie

Niente ruote alte, per Bugatti un SUV sarebbe troppo... "borghese"


Avatar di Alessandro Perelli , il 26/09/22

1 anno fa - Il costruttore francese conferma che non arriverà uno sport utility

Per Bugatti e Rimac niente SUV elettrico ma solo hypercar
La strategia esclude uno sport utility poiché la Casa di Molsheim vuole mantenere quell'esclusività che solo le hypercar le garantiscono

RUOTE ALTE PER TUTTI I GUSTI E LE TASCHE SUV lussuosi, SUV sportivi, SUV in ogni modo e forma, la parolina magica sport utility attrae i costruttori come il miele con le api, ci perdonerete l’analogia. Se anche una Casa come Ferrari ha lanciato la sua proposta con la Purosangue, che non è considerato un vero e proprio SUV, ma apre la strada in quel senso, vuol dire che il segmento è florido e va sfruttato. Pensate a Lamborghini Urus oppure Aston Martin DBX 707, due esempi di super modelli a ruote alte, che arricchiscono il panorama dei SUV più esclusivi. Fatta questa premessa passiamo alla notizia, cioè che al contrario di tutti (o quasi), Bugatti ha rinunciato all’idea di costruire un modello a ruote alte e adesso vi spieghiamo il perché.

Bugatti SUV: un render di qualche anno fa ci mostra l'idea di sport utility Bugatti SUV: un render di qualche anno fa ci mostra l'idea di sport utilityPAROLA D’ORDINE: ESCLUSIVITÀ In effetti, al quartier generale di Molsheim avevano in programma di espandere l’offerta e l’idea era caduta su un SUV 100% elettrico. Tuttavia, solo pochi giorni fa, Rimac (attuale partner di Bugatti) aveva dichiarato che uno sport utility non era nei piani produttivi. Oggi, nuove dichiarazioni fanno luce sul ragionamento alla base di questo cambio di strategia. Bisogna partire dal presupposto che la massima esclusività è una promessa chiave per Bugatti, che non desidera generare ambiguità sul brand con un modello che generi grandi volumi di vendita. In occasione di una intervista con il magazine inglese Autocar, il direttore del design di Bugatti, Achim Anscheidt, ha affrontato il piano di espansione della gamma. “Abbiamo sempre avuto un'idea di cosa potesse essere una seconda linea di modelli”, ha affermato Anscheidt. “Ma poi ci siamo fermati un attimo per pensare se questa fosse davvero la strada giusta o c’era il rischio di svalutare il marchio. La domanda era: cosa ci facciamo con questo prezioso logo? Un passo come questo sarà troppo brutale, svendendo il marchio per incrementare le vendite?”. I grandi volumi di produzione non sono mai stati importanti per Bugatti e se dovesse scegliere quella strada, la Casa dovrebbe rendere le auto ammiraglie ancora più esclusive. Anscheidt ha affrontato anche questo. Sono favorevole alla realizzazione di un modello adatto a tutti i giorni, ma bisogna farlo con coerenza, per non dimenticare le radici dell'azienda e per creare qualcosa di più esclusivo. Ciò significa che se decidi di generare più volumi di vendite con un modello popolare, dall’altro lato dovresti costruire modelli ancora più esclusivi, in modo da bilanciare tale scelta”.

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Bugatti SUV: la W16 Mistral, ultima gemma della Casa francese Bugatti SUV: la W16 Mistral, ultima gemma della Casa franceseL’IDEA DEL SUV AVEVA STUZZICATO BUGATTI Questi commenti fanno riferimento a quelli fatti dall'ex presidente di Bugatti, Stephan Winkelmann, ora nuovamente a capo di Lamborghini. Ricordiamo che quando ha espresso il suo parere sul SUV Bugatti, ha affermato che avrebbe potuto aprire nuove strade, con un design diverso e che “l'elettrificazione sarebbe stato l'approccio giusto”. Anche se all'epoca tale ragionamento non faceva una grinza, sembra che la partnership con Rimac abbia fermato il piano per costruire qualsiasi auto che non sia una hypercar super esclusiva. E questa strategia sembra perfettamente in accordo con il concetto di: “Se comparabile con altri modelli, non è più Bugatti”, caro alla Casa francese. In sostanza, non importa quanto speciale possa essere un SUV, sarebbe difficile non confrontarlo con gli altri, per esempio quelli citati a inizio articolo. Al contrario, auto come la Bugatti W16 Mistral roadster o la Divo non hanno davvero un concorrente diretto.


Pubblicato da Alessandro Perelli, 26/09/2022
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