Lotus è sempre stata sinonimo di leggerezza e nel difficile tentativo di portare questo suo tratto distintivo nell'era delle auto elettriche presenta una nuova piattaforma modulare e pensata per contenere i danni sulla bilancia. Si chiama LEVA, ossia Lightweight Electric Vehicle Architecture, e sarà alla base della nuova auto sportiva in preparazione per il 2026, che sarà tra le protagoniste del rinnovamento della gamma (qui l'anteprima).
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ALLA RICERCA DELLA LEGGEREZZA PERDUTA Dietro al progetto LEVA c'è l'ingegner Richard Rackham, che 25 anni fa sviluppò l'architettura ultraleggera in alluminio della Lotus Elise. Secondo Rackham sono stati ottenuti significativi risparmi di peso armonizzando fin dall'inizio prestazioni, efficienza e sicurezza. “Ad esempio utilizzando la struttura del veicolo come alloggiamento della batteria, prevedendo un motore integrato, eliminando i sottotelai imbullonati e ottimizzando i componenti delle sospensioni multi-link''. Le tecniche di fabbricazione della piattaforma hanno poi un occhio di riguardo per l'impatto ambientale, con processi di vulcanizzazione a freddo, incollaggio a punti e innovative tecniche di saldatura ottimizzati.
EVA, la nuova piattaforma Lotus per auto elettriche: la configurazione a due posti e passo lungo
LE CONFIGURAZIONI POSSIBILI Il risultato è che la struttura posteriore della piattaforma LEVA è più leggera del 37% rispetto a quella della Lotus Emira V6 (qui il video della presentazione) e grazie a componenti anteriori intercambiabili, permette di variare il passo, di alloggiare due diversi tipi di batteria in posizioni differenti e uno o due motori elettrici montati posteriormente: a dare la trazione posteriore con potenze da 476 a 884 CV. Tre gli schemi mostrati finora:
IMPOSTAZIONE DEL VEICOLO | PASSO | BATTERIE: DIMENSIONI E DISPOSIZIONE | CAPACITÀ MASSIMA DEI PACCHI BATTERIA | MOTORI: DISPOSIZIONE E POTENZA MASSIMA |
Due posti |
Da 2,470 mm | 8 moduli in posizione posteriore centrale | 66,4 kWh | Singolo - 350 kW (476 CV) |
Due posti | Oltre 2,650 mm | 12 moduli in posizione posteriore centrale | 99,6 kWh | Doppio - 650 kW (884 CV) |
2+2 | Oltre 2,650 mm | 8 moduli sotto al pianale | 66,4 kWh | Singolo o doppio - 350/650 kW |
BATTERIE RIPOSIZIONATE Le batterie sono composte da celle cilindriche, per un'elevata densità di energia. Nella configurazione Chest (cassa), i moduli sono impilati verticalmente dietro i due sedili, come i propulsori nelle auto a motore posteriore-centrale: è un'architettura che permette un'altezza del veicolo molto ridotta ed è quindi ideale per auto sportive e hypercar. L'architettura Slab (piastra) prevede invece batterie alloggiate sotto la cabina: la soluzione oggi più diffusa tra le auto elettriche e che si adatta a veicoli dall'altezza non particolarmente contenuta.
EVA, la nuova piattaforma Lotus per auto elettriche: la configurazione 2+2 con batterie sotto al pianale
AVANTI TUTTA ''I veicoli elettrici di oggi sono pesanti rispetto ai loro equivalenti con motore a combustione'', dice Richard Moore, Direttore Esecutivo Engineering di Lotus Cars. ''La nuova architettura del veicolo mira alla leggerezza e alla densità delle prestazioni fin dal concepimento. Piuttosto che sviluppare un singolo veicolo, significa che Lotus ora ha il ''progetto'' per la prossima generazione di auto sportive elettriche, per i futuri prodotti Lotus e per le proposte della società di consulenza Lotus Engineering''. La fase successiva prevede che Lotus continui lo sviluppo dei veicoli 100% elettrici da allestire su questa nuova architettura. Ci sarà mai un'altra Elise?