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Auto ibride

Jeep Renegade e Compass 4xe plug-in hybrid: convengono o no?


Avatar di Claudio Todeschini , il 30/01/20

4 anni fa - Jeep Renegade e Compass ibride plug-in: prezzi, consumi, autonomia

Sono già prenotabili, ma quanto convengono le più nuove Jeep Compass e Renegade ibride plug-in rispetto alle versioni "normali"?

PRENOTAZIONI APERTE In questo ultimo fine settimana di gennaio partirà la campagna promozionale di Jeep sui social e sui canali più tradizionali per le Jeep Renegade e Compass ibride plug-in, presentate ufficialmente con la sigla 4xe una settimana fa. Nella nostra galleria trovate i due video pubblicitari. In concomitanza con l’annuncio dei suoi modelli è anche iniziata la campagna di prenotazione dei primi modelli in versione First Edition a tiratura limitata. Sono auto per cui può valere la pena farci un pensierino? Convengono davvero o agevolazioni e risparmi nell'uso quotidiano non si ammortizzano? Proviamo a dare qualche risposta.

PREZZI Jeep Renegade e Compass 4xe saranno offerte in allestimento Urban oppure Off-road, al medesimo prezzo, a seconda dell’uso per cui sono destinate. Nello specifico:

  • Jeep Renegade 4xe First Edition 40.900 euro
  • Jeep Compass 4xe First Edition 45.900 euro

MOTORI Per quanto riguarda le motorizzazioni, entrambe le macchine montano il 1.3 benzina turbocompresso T4 da 180 CV/270 Nm, che si occupa di muovere le ruote davanti, a cui è affiancato un elettrico da 60 CV/263 Nm attaccato all’asse posteriore, per una potenza complessiva di 240 CV. Gli allestimenti, al netto di alcuni dettagli estetici specifici di quest’edizione a tiratura limitata, riprendono quelli più lussuosi delle versioni con motore termico, e prevedono:

  • Cerchi da 19” (versione Urban)
  • Cerchi da 17” (versione Off-road)
  • Fari full LED per Renegade
  • Fari Bi-Xenon per Compass
  • Uconnect con touchscreen da 8,4''
  • Riconoscimento angolo cieco
  • Telecamera posteriore
  • Park Assist
  • Sensori di parcheggio
  • Keyless Entry & Go
  • Specchietti elettrici

TRAZIONE INTEGRALE La trazione 4x4 sfrutta un sistema inedito, almeno per il gruppo FCA, che rende impossibili confronti con gli altri modelli a trazione integrale del gruppo. Il termico a benzina si occupa infatti di muovere le ruote anteriori, mentre l’elettrico agisce su quelle posteriori, lavorando insieme quando necessario. La batteria ha una capacità di 11,4 kW, e si ricarica durante la marcia con il recupero di energia in frenata o tramite collegamento a una presa elettrica. In modalità solo elettrica, le Jeep ibride dovrebbero percorrere una cinquantina di chilometri, buoni per un casa-ufficio a emissioni zero e costi ridotti.

Jeep Renegade e Compass 4xe Jeep Renegade e Compass 4xe

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CONSUMI In attesa di provare di persona le Jeep ibride, possiamo però fare qualche ragionamento basandoci sui dati dichiarati dal costruttore. Jeep Renegade, con lo stesso 1.3 a benzina, ha un consumo dichiarato di 14,3 km con un litro, mentre Compass (che monta il 1.4 da 140 CV) dichiara 15,3 km con un litro nel ciclo combinato. Di contro, le versioni ibride hanno consumi dichiarati di 52 km/l e 43 km/l rispettivamente. Va da sé che, nella vita di tutti i giorni, si tratta di valori difficilmente comparabili.

CITTÀ O AUTOSTRADA? Tutto dipende, naturalmente, dall’uso che si fa della macchina. Se siete grandi frequentatori di autostrade e tangenziali, il motore elettrico viene usato pochissimo, e i consumi si avvicinano a quelli dei modelli con motore solamente termico. Diverso il discorso per chi fa molta città e usa l’auto principalmente nel tragitto casa-ufficio, con possibilità di ricaricare le batterie durante il giorno o la notte. In questo caso, la situazione si fa decisamente più interessante, e muovendosi laddove possibile solo in elettrico, il consumo di benzina diventa quasi inesistente.

INCENTIVI Diverso il discorso sulle emissioni di CO2, che nel caso dei modelli a benzina di Renegade e Compass sono, rispettivamente, di 139 e 149 g/km. Per le versioni ibride, i valori precipitano a 44 g/km e 48 g/km. Questo permette di accedere a una serie di agevolazioni che possono aiutare a rientrare del maggior esborso richiesto per le versioni ibride. In particolare, per macchine che hanno un intervallo di emissioni di CO2 compreso tra i 21 e 70 g/km, è previsto un bonus statale di 2.500 euro in caso di rottamazione, e di 1.500 euro senza rottamazione. Possono essere inoltre previsti ulteriori incentivi regionali, se non addirittura provinciali. Vi consigliamo in questo caso di consultare i siti ufficiali delle vostre amministrazioni locali. Ci sono poi altre agevolazioni per i possessori di auto ibride, che vanno dagli sconti sul bollo auto (per esempio, in Piemonte e Lombardia è ridotto del 50%) all’accesso gratuito alle zone a traffico limitato, e il parcheggio gratis sulle strisce blu.

Gli interni di Jeep Renegade 4xe Gli interni di Jeep Renegade 4xeIL DILEMMA OFF-ROAD Per tirare le somme, un vero e proprio confronto con le versioni a motore tradizionale delle Jeep è praticamente impossibile, e può far propendere per una soluzione o per l'altra in base all'uso che si fa dell'auto, anche in fuoristrada. La trazione integrale di queste ibride è gestita in maniera molto diversa dalle altre Jeep 4x4: hanno due motori per l'asse anteriore e posteriore, a dare una potenza combinata maggiore, ma con motori che singolarmente non offrono prestazioni equilibrate. In pratica l'efficacia in off-road dipenderà dalla calibrazione del sistema e saranno necessarie prove approfondite per valutarla.

PREZZI E COSTI DI GESTIONE Per quanto riguarda i prezzi, le First Edition ibride sono versioni quasi full optional. Certo, puntando sulle Jeep in allestimento base i prezzi d'attacco dei listini ''termici'' sono molto lontane. Decisamente minore il divario (nell'ordine di qualche migliaio di euro) quando si considerano gli allestimenti più simili quanto a dotazioni, i ricchi S, Limited e Trailhawk: divario che si assottiglia - ma non si annulla - per effetto degli incentivi. Pesa, certamente, il discorso dei consumi. Visto il tramonto dei diesel, l'ibrido plug-in appare come l'alternativa naturale, perché offre la prospettiva di poter risparmiare nel casa-ufficio viaggiando a batterie. Un vantaggio forse non determinante dal punto di vista dei costi complessivi, che tuttavia vanno valutati anche come un investimento per affrancarsi da eventuali blocchi del traffico.


Pubblicato da Claudio Todeschini, 30/01/2020
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