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Citroen Oli, mi manda Ami (ma faccio a modo mio)


Avatar di Lorenzo Centenari , il 29/09/22

1 anno fa - Essenziale, ma originale. come Citroen intende il crossover elettrico

Citroen Oli concept: crossover elettrico urbano dai costi bassi
Essenziale e dai costi accessibili, ma originale e ultraversatile. Come Citroen intende il crossover elettrico urbano del futuro

Basta con le ''solite'' auto elettriche! Un tentativo di rompere gli schemi e, soprattutto, concepire un'auto elettrica dai costi più che sostenibili, lo compie ora Citroen Oli, una concept che di Ami riprende il nome secco ed orecchiabile e non solo. Del popolare quadriciclo a batterie, Oli concept copia anche il caratterino assai originale. Guardatelo: cos'ha in comune con le EV già sul mercato? A prima vista, niente.

LEGGEREZZA, MEZZA BELLEZZA Citroen Oli non è precursore diretto di un crossover di serie. Oli mira semmai, innanzitutto, a porre le basi per un'inversione di tendenza. La tendenza dei veicoli elettrici pesanti e carichi di gadget: peso a vuoto previsto di soli 1.000 kg grazie all'uso di materiali riciclati leggeri, tecnologia semplificata, una batteria relativamente piccola (40 kWh). Alcuni dei pannelli esterni sono intercambiabili tra loro, comprese le portiere, le estensioni dei passaruota e i paraurti, contribuendo a ridurre i costi di produzione e riparazione, mentre alcuni elementi non strutturali sono realizzati con pannelli di cartone a nido d'ape che offrono un risparmio di peso del 50% rispetto all'acciaio, pur essendo abbastanza forti da sostenere il peso di un adulto. Esclusivo il design delle ruote da 20 pollici che combina una robusta superficie in acciaio con un cerchio interno in alluminio, per un ulteriore risparmio di peso.

METROSEXUAL Oli è anche la prima Citroen a indossare il nuovo logo, ma la sua caratteristica distintiva è il parabrezza verticale in stile ''cassetta delle lettere''. Il pannello in vetro piatto è più piccolo, leggero ed economico da produrre rispetto a un tipico parabrezza, e pazienza se l'aerodinamica ne esce in parte compromessa. Dopotutto, Oli è pensato principalmente per il trasporto urbano, non per l'autostrada. Tanto che la velocità massima è limitata a 110 km/h, mentre l'autonomia di 400 km le consente di passeggiare per la città fino alla noia. Una volta a secco, per ricaricare la batteria dal 20 all'80% servono appena 23 minuti.

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DOPPIO STANDARD Ricarica in un senso, ma anche in quello opposto: Oli può alimentare dispositivi elettrici (protocollo vehicle-to-load) ed è anche per questo che si candida come strumento per qualche puntatina in natura. Circostanze per le quali tornano utili anche mancorrenti sul tetto, punti di attacco per accessori e vano di carico in stile pick-up.

MINIMAL TECH Come Ami, la personalizzazione è limitata a pacchetti grafici, colori e finiture interne, piuttosto che alle tonalità di vernice primarie. A proposito, un sguardo agli interni: il tema è leggero e minimalista, i sedili sono realizzati con una rete stampata in 3D e utilizzano l'80% in meno di parti rispetto alle sedute tradizionali, nonostante siano dotati di supporti termoplastici flessibili, per un maggiore comfort. Il cruscotto a trave è dotato di una fila di interruttori fisici per i comandi del clima, mentre le funzioni di infotainment sono contenute in un sottile display - con due altoparlanti Bluetooth rimovibili alle due estremità della plancia - da connettere allo smartphone. Le portiere ad apertura ad armadio, infine, favoriscono l'accesso ai sedili posteriori, anch'essi realizzati con parti stampate in 3D. Che dire, simpatica e sveglia. Ma è una concept ''pura''.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 29/09/2022
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