Logo MotorBox
Prova

Volkswagen Polo 2005


Avatar di Mario Cornicchia , il 01/06/05

18 anni fa - Faccia dura e grinta da cattiva.

Ma chi l'ha fatta arrabbiare? Forse qualche concorrente giapponese La Polo fa la faccia dura e mostra una grinta da cattiva. In piena tempesta ormonale, si aggiorna nello stile e nei motori e si irrobustisce nello scheletro.

COM'E'

Restyling profondo per la Polo. Tra le piccole il gioco si fa duro e il cubetto levigato aggrotta le sopracciglia e mostra i denti. Un frontale con più personalità, una coda con luci eccentriche oltre a miglioramenti nella struttura e a nuovi motori segnano il salto alla quinta generazione di Polo, dopo trent'anni di onorato servizio.

CHE OCCHI GRANDI CHE HAI...

Tira aria di famiglia nel nuovo frontale della Polo, con fari che ricordano quelli della nuova Passat, belli grandi, importanti, con la parte tonda che esce dal profilo come va di moda adesso. Anche in coda la Polo gioca la carta del trucco pesante, con luci tonde e infuocate, annegate in una forma geometrica.

VOVVEI PEVSONALITA'

Dalle sorelle maggiori, Polo eredita anche il frontale a V, la linguona che parte dalla base del parabrezza e si spinge in basso includendo calandra con giga-logo e presa d'aria inferiore. Il gioco della V continua anche in coda, sagomando la parte inferiore del lunotto. Il cubetto si fa decisamente meno levigato, ma la personalità della più longeva delle Polo, la seconda generazione, mini wagon e primo esempio di auto trasversale, rimane inimitabile. Chissà che a Wolfsburg per la prossima Polo non stiano pensando a un ritorno al passato...

TRE O CINQUE

Rimane la scelta tra le due versioni di carrozzeria, a tre o a cinque porte. La tre porte si picca di fare la sportivetta, con la linea dei finestrini che sale verso l'alto avvicinandosi alla coda. La più pratica cinque porte ha un disegno più rigido e più macchinoso, con il terzo finestrino annegato nelle finiture nere che avvolgono tutti i vetri laterali, come nonna GTI ha insegnato.

UN PREZIOSO AIUTO

La cartella stampa della nuova Polo dedica un intero paragrafo all'indispensabile e imprescindibile porta carte a fianco del volante, sulla plancia, per avere la Viacard a portata di mano. Giusto per dire che la Polo di quinta generazione non cambia molto all'interno rispetto alla precedente, se non per i nuovi tessuti e la grafica degli strumenti ridisegnata. Bisogno di cambiamento non sentito, con l'eredità di un abitacolo senza lusso ma confortevole, ben fatto e razionale con tutti i comandi a portata di mano al centro della plancia. Di serie ci sono gli airbag frontali e laterali, a richiesta anche quelli a tendina per i posti anteriori e posteriori.

MOTORI PULITI

Irrobustita nella struttura, soprattutto nella parte centrale, la Polo si aggiorna anche nei motori con una doppia scelta per il 1.4 TDI a gasolio, da 70 o 80 cavalli, con il 1.9 TDI da 130 cavalli e con il 1.4 a iniezione diretta di benzina FSI da 86 cavalli. Una gamma di motori Euro 4 per tutti i gusti, con cinque motori a benzina, due 1.2 a tre cilindri e tre 1.4 a quattro cilindri con potenze da 55 a 100 cv, e quattro motori TDI, due 1.4 a tre cilindri e due 1.9 a quattro cilindri con potenze da 70 a 130 cv. Cambio manuale a cinque marce per tutte eccezion fatta per il sei marce della 1.9 TDI da 130cv. Un cambio automatico a quattro rapporti è abbinato al 1.4 a benzina da 75 cv.

PREZZI CORTI

Le nuove Polo hanno prezzi uguali in valore assoluto alle Polo quarta serie ma, in realtà, costano meno tenendo conto dell'equipaggiamento: da 12.258 euro a 18.888 euro. La Trendline, modello base, è dotata di 4 Airbag, ABS, alzacristalli anteriori elettrici, chiusura centralizzata, volante regolabile in senso verticale e orizzontale, filtro antipolline e servosterzo elettroidraulico adattativo. Per trovare il climatizzatore Climatic nella dotazione di serie è necessario orientarsi alla Comfortline, dotata anche di fari anabbaglianti con funzione Coming Home (rimangono accesi per alcuni secondi dopo aver chiuso l'auto), finiture esterne in tinta, specchi esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, divanetto posteriore sdoppiato asimmetricamente, cassetti sotto i sedili anteriori, sedili anteriori regolabili in altezza e chiusura centralizzata con telecomando. La Sportiline, disponibile soltanto abbinata ai motori più prestanti, aggiunge cerchi in lega e tocchi sportivi. Per i distratti, tra gli optional ci sono i sensori di posteggio e quelli che tengono sotto controllo la pressione delle gomme.

COME VA

Se una cosa non manca alla Polo, è la buona sensazione di qualità e robustezza che trasmette già da quando si mette mano alla maniglia della portiera. L'occhio più tecnico si accorge della qualità del prodotto accorge già prima misurando le tolleranze minime con cui sono accostate le parti che compongono la carrozzeria. Verniciatura curata e belle plastiche completano il quadro: la sensazione di spendere bene i propri soldi.

ALLA TEDESCA

La qualità delle plastiche utilizzate per l'arredamento interno non è delle più lussuose, ma pare robusta ed è piacevole l'effetto gommatura utilizzato per la consolle centrale. L'abitacolo è spazioso tanto ai posti anteriori quanto a quelli posteriori, dove possono stare comodi anche un paio di quintali distribuiti su due capi da uno e ottantacinque. La nuova Polo è più lunga di 19 millimetri (391 centimetri) rispetto alla precedente e lo spazio interno è praticamente invariato, con un abitacolo spazioso per quattro adulti e un bagagliaio da 270 litri che, grazie al divanetto posteriore sdoppiato asimmetricamente (60/40) e abbattibile (dalla Comfortline), amplia il suo volume fino a 1.030 litri.

ALLA GRANDE

Piccola ma forte, recita la pubblicità. E bella tosta la Polo lo è davvero, con un comfort da grande. Scocca e sospensioni lisciano bene, in termini di stabilità, e filtrano bene, in termini di comfort, le strade con le pieghe più difficili da stirare, anche affrontate a velocità proibitive, oltre che proibite. Il lavoro di messa a punto svolto sulle sospensioni, l'irrobustimento della scocca e il nuovo servosterzo elettroidraulico fanno il loro dovere. Così come il nuovo servofreno Dual Rate, che a pari pressione sul pedale incrementa gradualmente la stretta sui freni per aiutare la frenata. Un poco rumorosa la meccanica, con il rumore del motore che si fa sentire nell'abitacolo. Non

86-70-80

Misure da Miss? O cavalleria dei nuovi motori disponibili per la Polo. C'è anche il 1.9 TDI da 130cv, ma 130 è una misura imbarazzante per una Miss, forse anche per una Polo. L'ormai collaudato 1.4 FSI è uno dei motori più moderni che una piccola può montare, silenzioso, con consumi contenuti e 86 cavalli a disposizione che rendono la Polo una piccola grande, ben equipaggiata anche per trasferimenti autostradali. Per un uso prettamente cittadino, non vanno dimenticati gli ottimi tre cilindri 1.2, brillanti e sempre pronti ad accelerare e a disimpegnarsi nel traffico. A un prezzo decisamente più contenuto.

MEGLIO MAGGIORATA

Doppia scelta: invece di un 1.4 TDI da 75 cavalli la nuova Polo propone due versioni del 1.4, da 70 e da 80 cavalli. Se la scelta porta ad approvvigionarsi alla pompa del gasolio (avrete fatto bene i vostri conti...) non risparmiate. La differenza tra i due motori è considerevole, piuttosto spenta la versione da 70 cavalli e molto brillante e piacevole la versione da 80 cavalli. Se avete scelto il gasolio perché pensate di trascorrere molto tempo con la vostra nuova Polo, concedetevi questo piccolo lusso: costa circa 900 euro e li vale tutti. Lusso inutile, invece, la versione da 130 cavalli, a meno che non siate fanatici dei numeri da scheda tecnica e della guida sportiva: 80 cavalli bastano e avanzano per trovarsi quasi involontariamente a 180 tachimetrici e non è il caso di spendere quasi tremila euro in più per 50 cavalli...
Pubblicato da M.A. Corniche, 01/06/2005
Gallery
Vedi anche