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Prova su strada

Su strada con la Toyota Land Cruiser my 2003


Avatar di Mario Cornicchia , il 15/12/02

21 anni fa -

Inarrestabile, perché non sarebbe una Land Cruiser, ma confortevole, per combattere le SUV blasonate. Qualità Toyota, design da Robot d'Acciaio, motore diesel a cui si vorrebbe chiedere qualche cavallo in più.

COM’E’ Lo stile è più gentile rispetto alla serie precedente ma sempre ispirato a Goldrake, con alabarda spaziale e maglio perforante. In fondo deve mostrare le armi da vero fuoristrada che nasconde sotto le lamiere…

GIAPPOEUROPEA I dentoni cromati della calandra sono meno sviluppati e la sagoma ricorda meno quella di uno scatolone. Tutt’intorno corre una cintura di protezione fatta da massicci paraurti e parafanghi sporgenti. Dietro, le luci con le nervature fanno un po’ nun-me-toccate-che-ve-spezzo. Lo stile è stato sviluppato in Europa, ma è come far la plastica a un giapponese sperando che sembri uno svizzero: classico stile da fuoristrada made in Japan.

VIA SPIGA Intelligente la proposta Wagon, la 5 porte pensata per i safari cittadini. Tetto liscio senza barre portapacchi, spariscono le predelline laterali, la ruota di scorta si nasconde sotto il bagagliaio e il portellone si ingentilisce: et voilà, l’auto da Tuareg si trasforma nell’auto della sciura bene. Goldrake depone le armi e veste in grisaglia…

AMMIRAGLIA Negli interni, i maestri di stile Toyota se la cavano meglio. Dentro, la Land Cruiser offre un ambiente decisamente elegante e accogliente. Oltre che assolutamente ben costruito. La plancia ha una consolle centrale segnata da due bei profili in lega spazzolata che incorporano le bocchette di ventilazione e delimitano ai lati la zona dei comandi secondari, climatizzazione, stereo e, quando montato, il maxi touch screen del navigatore satellitare.

SOTTO CONTROLLO Strumenti grandi, ben leggibili e disponibili anche in versione optoelettronica come quelli montati dalle Lexus. Al centro della plancia, in alto, un comodo visore informa dei dati di viaggio come la temperatura ambiente, il consumo di carburante, la velocità media, le distanze da percorrere e le caratteristiche di navigazione, come la bussola, l’altimetro e la pressione barometrica.

FRITTO MISTO Facciamo la SUV o la nave del deserto? Quesito nei piani alti di Toyota, dove si decidono le strategie. Tutte e due, è stata la risposta. Così i tecnici hanno dovuto lavorare sulla classica impostazione delle vere fuoristrada, con la carrozzeria che si appoggia sul telaio a longheroni, per offrire però comfort e guidabilità da SUV autostradale, con sospensioni automobilistiche. 

ELETTRONICA Goldrake una dotazione di elettronica così completa se la sogna. La Land ha tutto: VSC (controllo stabilità), Abs con ripartitore di frenata Ebd e BA per la massima potenza nelle frenate di emergenza, A-TRC (controllo di trazione) e due novità, almeno per Toyota: DAC, il sistema che mantiene la velocità minima in discesa fuoristrada (5/7 km/h in avanti, 3/5 km/h in retromarcia) pinzando i freni automaticamente (simile a quello inventato da Land-Rover), e HAC, la versione elettronica del sistema montato da Subaru per partire in salita senza problemi.

MOTORI Due i motori disponibili, uno a gasolio e uno a benzina. Il motore turbodiesel è un quattro cilindri Euro 3 della famiglia D4-D, i common rail di Toyota, da 3 litri e 163CV (120kW) con 343Nm di coppia massima disponibili tra 1600 e 3200 giri. Quanto basta per spingere i 2600 kg (2850 la 5 porte) della nave spaziale Toyota da 0 a 100km/h in 12,7 secondi,  fino a 165km/h (170 con il cambio automatico), con consumi medi nell’ordine dei 10 km/litro. Il V6 a benzina da 4 litri, disponibile in tarda primavera 2003, ha prestazioni più vicine a quelle di un’ammiraglia: 249CV (183kW), 380Nm a 3800 giri, 0-100 in 9,5 secondi, 175 km/h.

VERSIONI Due carrozzerie, a tre e a cinque porte. Due allestimenti: Base, con paraurti grezzi, fiancate senza protezioni e dotazione q.b. (quanto basta: climatizzatore manuale, volante regolabile in altezza e profondità, airbag frontali, audio con cassette,  Abs con Ebd e BA, retrovisori esterni risaldabili e ripiegabili elettricamente e fendinebbia), Sol (con climatizzatore automatico,  paraurti e parafanghi in tinta, protezioni laterali, cruise control, plancia e portiere con interni in lega e legno, audio con 6 Cd, airbag laterali e a tendina). E due versioni speciali, Executive a tre porte (con climatizzatore differenziato destra/sinistra, interni in pelle, strumentazione Optitron, sedili riscaldabili, VSC, A-TRC, HAC, DAC, lavafari, pannelli porte in pelle e legno, strumentazione Optitron, interni in pelle) e Wagon a cinque porte ripulita nell’estetica con medesima dotazione. Prezzi da 34.500 a 37.600 euro.

COME VA Le predelline sono di aiuto per salire a bordo della Land Cruiser. La posizione di guida è molto alta, da giga-fuoristrada. Il prezzo da pagare per 22cm di altezza minima da terra della carrozzeria. Grandi sedili confortevoli (senza regolazione lombare), ottima visibilità su tutti i fronti, comandi e strumenti a portata di mano e di occhio. Ottima la strumentazione per visibilità e chiarezza, così come il visore sulla plancia.

LEVE DEL POTERE Un bel lavoro di ergonomia a bordo della Land, e non si capisce la scelta di consentire la regolazione del volante in altezza e in profondità mediante due differenti sblocchi, una levetta a sinistra del volante per l’altezza, uno sblocco sotto il piantone per la profondità. Un comando unico per le due funzioni sarebbe decisamente più pratico.

QUALITA’ Non per nulla Lexus, il marchio di lusso di Toyota,  si aggiudica ogni anno il primo posto nel rapporto affidabilità J.D.Power. Toyota non è certo il marchio povero: la qualità percepita è davvero di ottimo livello, anche nei dettagli: unita al disegno degli interni elegante e potente fa dell’abitacolo della Land Cruiser un abitacolo da vera ammiraglia.

SPAZIO Lo spazio a bordo non manca. Più di 480 centimetri di lunghezza (circa 440cm la 3 porte), circa 190 in altezza: la Land Cruiser lunga è un’alternativa alle monovolume, con la opzione della terza fila di sedili che si ripiegano sui fianchi quando non servono.

DIFORDI’ Chevvordì? La famiglia dei quattro cilindri a iniezione diretta common rail Toyota D4-D si allarga con la versione 3 litri. Forse sarebbe stato meglio un D6-D, un bel sei cilindri. Il dieselone ha un rumore contenuto, è pastoso nell’erogazione ma i 163 CV a disposizione sembrano essere giusti giusti per muovere i 2850 chilogrammi della 5 porte. Non che sia un chiodo, ma i motori della concorrenza sembrano più muscolosi, con uno spunto ai bassi regimi più vigoroso. È l’unico punto in cui la Land non eccelle, anche se comunque si merita una bella sufficienza piena.

COMFORT Motore silenzioso, buona aerodinamica (soltanto qualche fruscio alle alte velocità), perfetto isolamento dalla strada… Sulla Land Cruiser si viaggia bene, sia a pieno gas in autostrada, sia sulle strade sterrate. Accompagnati da un impianto stereo di gran livello da 400 Watt.

TEMS Ho potuto provare soltanto la versione con le sospensioni TEMS, le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico. Al contrario di quanto spossa pensare, la posizione più confortevole è quella SPORT, che provoca meno scuotimenti della carrozzeria e quindi di busto, testa e collo. La posizione Comfort si apprezza nel fuoristrada, con colpi meno secchi nelle buche e sugli ostacoli.

PATINOIRE Alta, pesante, lunga e con una coda grande e squadrata che pare uno zaino: ai fini del bilanciamento dei pesi è una sfida alle leggi della fisica… Eppure la nave spaziale danza tra una curva e l’altra con una leggerezza inaspettata. All’inizio sembra coricarsi più di quanto si vorrebbe, mette un po’ in soggezione, temo che mi sfuggano di mano quasi 3 tonnellate e non sarebbe una bella cosa… poi si capisce che è ben piantata a terra e che anzi la guida sporca non le dispiace per nulla, scivolando sui suoi gommoni con la grazia di una ballerina. Un elefantone con il tutu.

SICURA Certo, mole e stazza invitano alla guida pulita, ma anche in situazioni di emergenza, in qualche curva in cui mi prende un po’ troppo entusiasmo, la Land perdona più di quanto sia lecito aspettarsi: i freni sembrano infaticabili e sono potenti come quelli di una sportiva, alcune staccate all’ultimo metro e con la coda messa male non creano problemi.

VSC Se avete ospiti apprensivi e avete una guida brillante preparatevi a un concerto di beep. Il VSC, il controllo elettronico antisbandata, è molto previdente e avvisa per tempo che la manovra può richiedere il suo intervento con una serie di beep. Si premura di correggere con molta discrezione (beep beep a parte) entusiasmi ben controllati, frena a volte con violenza soprattutto quando le irregolarità della strada fanno saltare la Land facendo pensare il VSC a un decollo. Alla fine, tenere a bada o ingannare il VSC diventa un gioco…


Pubblicato da M.A. Corniche, 15/12/2002
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