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Prova su strada

Alfa Romeo GT


Avatar di Mario Cornicchia , il 10/11/03

20 anni fa -

È morto il coupé, il coupé è vivo. O meglio, tutti si adoperano per rianimarlo: c'è chi rende pieghevole e apribile il tetto, chi non ha mezze misure in termini di prestazioni e chi gioca la carta della versatilità. Come Alfa che per la GT punta ai cuori sportivi che pensano anche alla praticità di quattro posti e a un bagagliaio vero e flessibile.

COM’E’

Il tema coupé è stato sviluppato bene da Bertone sulle quote della 156, donatrice degli organi, pianale compreso. Il frontale è scolpito intorno all’immancabile scudetto, per l’occasione molto forte e altrettanto pulito, oltre che poco cromato, e alle immancabili due grandi bocche di ventilazione sotto la linea del paraurti. Elegante la forma del tetto, che ricorda nella linea dei finestrini laterali e nella bombatura del lunotto gli stilemi della GT Junior degli anni ’60: si chiude su una coda massiccia e levigata, interrotta soltanto da piccole luci a virgola. I parafanghi sono sporgenti, da Granturismo, per contenere cerchi da 16 o da 17 pollici. Un tema difficile, da Bar Sport, ben realizzato in puro stile Alfa.

ALFA STYLE

Lo stile del Biscione, così evidente all’esterno, si ritrova anche all’interno con soluzioni già viste sulle Alfa di ultima generazione. Cruscotto separato dalla plancia, a tripla palpebra con quattro strumenti circolari e visore multifunzione (che comunica informazioni come ora, data, segnale acustico programmabile, anomalie, radio, telefono, check control e trip computer). Torretta centrale sopra la plancia per la ventilazione e consolle centrale color alluminio per tutti i comandi secondari, schermo del sistema Connect compreso, comandi del climatizzatore bi-zona e autoradio con Cd (optional anche con Mp3). E poi le bocchette tonde ai lati della plancia, un tocco da vecchia Alfa. Uno stile personale, sportivo e realizzato con discreta cura.

ALFATEX

Torna il tessuto speciale Alfa Romeo ma non si chiama più Texalfa come sulla Giulia. Ora si chiama Alfatex ed è più tecnologico, in microfibra traspirante. In alternativa si può ottenere il rivestimento in pelle dei sedili o tre ambienti sellati a mano tutti in pelle, plancia compresa. Un bel effetto Ferrari quello offerto dalla plancia rivestita in pelle, al posto della plastica opaca di serie molto sportiva.

CINQUE POSTI

Ebbene sì, la GT è omologata per cinque adulti. Forse adulti della tribù dei pigmei Baka. I posti anteriori sono confortevoli e con sedili grandi, due vere poltrone. L’accesso ai posti posteriori è facilitato dallo scorrimento in avanti dei sedili ma ospiti taglia XL passano un po’ a fatica nello spazio a disposizione. Le due poltrone posteriori sono confortevoli anche se il tetto sfiora la testa pure ai normotipi e lo spazio per le gambe non è sibaritico. Insomma, due posti posteriori di confortevole emergenza in 448 centimetri di lunghezza.

VERSATILE

Rispetto ad alcune coupé monouso, da utilizzare solo ed esclusivamente per gioco, la GT scudettata si presta anche a compiti familiari e urbani. Fare la spesa settimanale, partire per una lunga vacanza, trasportare il piccolo mobile della nonna non sono un problema grazie al portellone posteriore da wagon e al bagagliaio da 320 litri che, grazie alla possibilità di ripiegare in avanti separatamente i sedili posteriori, arriva a un volume disponibile di circa 900 litri. Una coupè un po’ wagon da tutti i giorni.

MOTORI

Quattro i cuori sportivi disponibili, tre a benzina e uno a gasolio. A benzina, l’ormai storico V6 Alfa ora 3.200 e con distribuzione a 24 valvole per 240 CV (176 kW) a 6200 giri/min e 300 Nm a 4800 giri/min. Poi il moderno 2.0 JTS a iniezione diretta da 165 CV (121 kW) e 206 Nm a 3250 giri: rispetto al 2.0 Twin Spark guadagna 15 cv e 25 Nm, con consumi inferiori. Infine, il collaudato 1.8 Twin Spark da 140 CV (103 kW) che sarà disponibile successivamente al lancio. A gasolio, Alfa GT monta il 1.9 M-Jet 16v capace, per l’occasione, di 150 CV (110 kW) e 305 Nm a 2000 giri. Due cambi meccanici: a sei marce, abbinato al 3.2 V6 24V e al 1.9 M-Jet 16v, e un cinque marce per 1.8 Twin Spark e 2.0 JTS. Disponibile anche il cambio robotizzato Selespeed abbinato solo al 2.0 JTS e rivisto con le logiche di gestione di Alfa 156 GTA.

LA GAMMA

Tre motori al lancio e tre allestimenti, Progression , Distinctive e Luxury. La Progression offre un set completo di airbag (frontali, laterali e window bag), Abs con Ebd, climatizzatore bi-zona, tergi-lavafari, VDC antisbandata, cruise control, cerchi in lega, autoradio con Cd e specchi riscaldabili. In pratica ha già tutto quanto serve e la Distintive aggiunge sedili in pelle, comandi radio al volante e stereo Bose con Cd Mp3. La Luxury completa la dotazione con sistema Connect NAV+ e sedili e plancia in pelle pieno fiore. I prezzi vanno da 26.200 euro per la 2.0 JTS Progression (la 1.9 M-Jet Progression costa 700 euro in più) a 42.000 euro per la 3.2 V6 Luxury. Lancio da gennaio.

COME VA

La GT è una vera coupé, con il tetto basso. La sensazione, seduti alla guida e di stare al volante di un’auto sportiva, con ampi sedili ben profilati (forse troppo profilati per i più corpulenti) e con la seduta ben avvicinabile al pavimento, con la sensazione di guida un po’ sdraiata da sportiva. Il volante potrebbe scendere un poco più in basso (senza coprire, peraltro, gli strumenti) per completare la sensazione di guida sportiva e la regolazione in profondità potrebbe essere più ampia. Nel complesso una sensazione positiva, con un bel volante a tre razze e una consolle centrale da cui si accede facilmente a tutti i comandi che servono durante la guida.

RAPPORTO DIRETTO

Che sia sportiva ci si accorge non solo dalla posizione di guida, ma anche dal comportamento. La GT si guida bene, con soddisfazione e sicurezza. Lo sterzo ha sempre il giusto peso per capire cosa succede sotto le ruote che seguono fedelmente i desideri del pilota. È facile impostare traiettorie precise che la GT percorre senza sbavature, anche quando si esagera o si fa apposta a metterla in difficoltà.

ROMBO DI TUONO

D’accordo che l’omo ha da puzza’ e che una sportiva ha da fasse senti’, ma la GT sembra sinceramente un po’ troppo rumorosa. Si fa sentire distintamente nell’abitacolo il rumore del motore ma anche il rotolamento delle ruote sull’asfalto si percepisce piuttosto distintamente. Un viaggio con la GT ho l’impressione che si riveli piuttosto stancante, anche chiedendo all’ottimo impianto Bose di coprire il sottofondo…

1.9 M-Jet

Nella corsa alle potenze, la GT acquista il multijet alla massima potenza. 150 cavalli docili e facili, sempre disponibili anche quando si viaggia in sesta marcia in colonna a basso regime. Di spinta ce n’è sempre e da 2000 giri in poi la spinta è sportiva, con l’ago del contagiri che sale rapidamente e il motore che non si perde d’animo nemmeno vicino alla zona rossa. Il rumore del motore è contenuto per un diesel, anzi ricorda il rombo Alfa del 2.0 JTS. Nella guida, il peso sull’anteriore e la grande coppia rendono la guida meno neutra e più divertente.

2.0 JTS

Ormai acquistare un’auto con il motore a benzina pare una eresia, vista la piacevolezza di guida (oltre all’economia) che offrono i motori a gasolio di ultima generazione. Invece il 2.0 JTS da 165 cavalli merita considerazione. È un gran bel motore a benzina, con una buona dose di potenza ma anche con un comportamento a tutti i regimi che non fa rimpiangere un diesel. Anzi, offre un grande piacere di guida sportiva. Complimenti ai tecnici Alfa per il sound che ricorda quello delle vecchie Giulia. Anche se si sente troppo, come si diceva…

SELESPEED

Il 2.0 JTS può essere abbinato al cambio Selespeed, meccanico robotizzato. La differenza di prezzo va considerata ma il Selespeed garantisce soddisfazioni. Nella guida tutta automatica i cambi marcia sono confortevoli, sufficientemente veloci ed effettuati al momento giusto, senza indecisioni. Più veloce dei cambi automatici adottati da Alfa (su 166, per esempio). È la modalità forse che più interessa nella guida di tutti i giorni ma la vera prova per il Selespeed è la guida sportiva, quando si utilizzano le padelle dietro il volante (scalata a sinistra, salita a destra) o la mini-leva del cambio per scegliere la marcia. Eccezionale nelle scalate, con doppiette da manuale e inserimento della marcia più bassa perfetto, senza il minimo beccheggio, il Selespeed funziona bene e veloce anche quando si cerca la marcia più lunga, con un colpo da sportiva pistaiola quando inserisce la marcia.

3.2 V6

È ormai un motore storico per l’Alfa Romeo, dalla voce inconfondibile. Un motore tutta coppia, che dà soddisfazione anche soltanto avviarlo. Erogazione regolare, coppia da diesel, allungo da benzina, quanto basta per trasformare la GT in una GT di fascino. È l’unica motorizzazione per cui si accetta l’insonorizzazione insoddisfacente. Vale quanto detto per il diesel: più peso e più coppia rendono la guida meno neutra, meno facile. Ma anche più divertente.
Pubblicato da M.A. Corniche, 10/11/2003
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