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Prova su strada

Ducati Monster 797: prova, caratteristiche, prezzo [VIDEO]


Avatar di Andrea  Rapelli , il 24/03/17

7 anni fa -

La Ducati Monster 797 è la porta d'accesso al mondo naked Ducati, accessibile nel prezzo ma sempre con un DNA premium

E' LA MONSTER, BELLEZZA Dopo 1200 S e 1200 R, Ducati Monster 797 ritorna all'essenza e diventa la porta d'accesso al mondo naked Ducati. Lei che il concetto di moto naked l'ha inventato, ben 24 anni fa.

ENTRY LEVEL PREMIUM Una storia di successo, quella delle Monster baby, iniziata nel 1994 con la M600. Che ha avuto il merito di portare tanti giovani (e un sacco di nuovi clienti) a guidare Ducati. Oggi, le mire della 797 sono simili, ma diverse. Perché lei deve essere accessibile – prezzo base sotto i 9.000 – ma anche premium.

TELAIO CON UNA MOTO INTORNO Come è accaduto in passato, la Ducati Monster 797 è stata disegnata attorno al telaio a traliccio, marchio di fabbrica di Borgo Panigale. Costruito in un sol pezzo, dal cannotto di sterzo alla coda, è sovrastato dallo scultoreo serbatoio in acciaio, fissato tramite il classico gancio stile scarpone da sci. Snello e tornito il codino, tutto nuovo, immancabile il faro tondo, con luce di posizione a led. E' una Monster, dubbi zero.

BIBRACCIO A strizzare l'occhio al passato è anche il forcellone bibraccio fuso in alluminio, un richiamo alla Monster 696 del 2008. Gestito da un monoammortizzatore Sachs – in bella vista, sul lato sinistro della moto - regolabile in estensione e precarico, collegato direttamente al forcellone. Davanti, invece, c'è una forcella Kayaba a steli rovesciati da 43 mm di diametro, la stessa della Monster 821 ma con taratura rivista.

PIU' SNELLA Rispetto alla 821 l'interasse della Monster 797 diminuisce (da 1.480 a 1.435 mm), così come l'inclinazione cannotto – da 24,3° a 24° - e l'avancorsa, che passa da 93,2° a 90° tondi. A scendere è anche il peso: 205,5 kg in ordine di marcia per la 821, 193 kg per la Monster 797, sempre con il serbatoio riempito per il 90%.

ALETTE E ARIA Le alette sui cilindri parlano chiaro: a muovere la Monster 797 ci pensa il classico Desmodue da 803 cc raffreddato ad aria - lo stesso della Scramblerovviamente in regola con l'Euro 4. Esprime 75 cv a 8.250 giri, conditi con 68,9 Nm a 5.750 giri. Ma a quota 3.500 giri c'è già oltre l'80% della coppia massima. Il cambio è a sei marce, la frizione (a cavo) è assistita e antisaltellamento. I tagliandi sono programmati ogni 12.000 km.

BREMBO E BOSCH Per i freni Ducati non ha certo badato a spese sulla Monster 797: davanti troviamo due dischi da 320 mm di diametro, morsi da pinze radiali monoblocco Brembo M4.32 con pompa assiale mentre dietro c'è un disco da 245 mm. Entrambi possono contare sui servigi dell'ABS Bosch 9.1 MP. La tecnologia, se escludiamo la presa USB sotto la sella e la possibilità di implementare il Ducati Multimedia System, finisce qui: zero controlli elettronici, zero mappe. La Monster 797 è essenziale anche in questo.

PREZZI E COLORI La Ducati Monster 797 parte da una base di 8.950 euro, in rosso. Per il Star White Silk (bianco con cerchi e telaio rossi) e per il Dark Stealth (nero) occorre mettere in conto 100 euro in più. Se invece vi piacciono cupolino e unghia monoposto, allora dovrete sborsare almeno 9.350 euro, per la Monster 797 Plus. Grande la disponibilità di optional: si va dagli scarichi Termignoni alle borse da viaggio, passando per due tipi di selle – più alta di 25 mm o più bassa di 20 mm. Adesso, però, è arrivato il momento di guidare... Cliccate qui sotto, sul Come va, per leggere la prova.

GIRO ESPLORATIVO Prima di partire, un rapido giro intorno alla Monster 797. Fatta bene nelle zone più in vista – guardare specchi, blocchetti elettrici e in generale la parte alta della moto per conferma – e con qualche risparmio nella zona bassa: parlo delle pedane, un po'... tagliate con l'accetta per gli standard Ducati.

LCD SENZA BENZINA Entry level è anche la strumentazione: il generoso pannello LCD è ben leggibile e offre una certa quantità di informazioni, ma mancano indicazioni sul livello carburante e sulla marcia inserita. Nessuna regolazione per la leva frizione, ma a dire il vero non se ne sente la necessità.

UN BEL CONTROLLO La sella, a 805 mm da terra, non impensierisce nemmeno i fisici minuti: toccar terra con tutto il piede è facile. La triangolazione sella-manubrio-pedane della Ducati Monster 797 è leggermente più turistica rispetto a quella della 821: le pedane sono un filo più avanzate mentre il manubrio è un poco più alto. Non è affaticante e, allo stesso tempo, mantieni sempre un bel controllo.

PESO PIUMA Basta la prima inversione ad U per ritrovare la Monster di sempre, quella che hai bisogno un bel po' di spazio per girare, causa angolo di sterzo quasi da sportiva. Nonostante questo, in città la Monster 797 è piuttosto amichevole. La frizione è morbida, il cambio un burro. E il peso non complica le cose nelle manovre a bassa velocità.

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MEGLIO NON SOTTO I 2.000 Ricordate solo che il bicilindrico non gradisce scendere sotto i 2.000 giri e, soprattutto nelle marce basse, dovrete fare i conti con un certo effetto on-off. Che arriva non solo dalla risposta del gas (a cavo) e dal carattere del Desmodue, ma anche, probabilmente, da un certo gioco del reparto trasmissione.

DA' FIDUCIA Per dimenticarsene occorre puntare il muso verso i monti dell'Esterel, teatro della prova: qui esce la vera indole della Monster 797. Che adesso è rotonda, non spigola in ingresso curva, dà sempre fiducia - anche in percorrenza - e, in più, è pure agile nei veloci cambi di direzione. Guidandola in modo brillante, senza esagerare, dà il meglio di sé. E diverte, anche se non siete piloti.

DISCORSI DA IMPALLINATI Se invece si cominciano ad aggredire le curve con il coltello tra i denti, la 797 mostra un po' il fianco. Si vorrebbe una forcella con una taratura più sostenuta nella prima parte di escursione, mentre il mono diventa improvvisamente troppo secco. Ma si tratta di discorsi da impallinati: in fin dei conti, lei diverte senza impegnare troppo. Ci si ritrova a viaggiare veloci senza fatica: bene così!

IN MEDIO STAT VIRTUS Il bicilindrico graffia nella voce e ai medi: dà tutto dai 3.000 ai circa 6.500 giri. L'allungo non è il suo forte, così come viaggiare agli alti regimi. Meglio tenerlo in mezzo, usando molto il cambio. Il che non rappresenta un problema, visto che le marce entrano sempre senza difficoltà. Meno bene il capitolo vibrazioni: ce ne sono un bel po', soprattutto sulle pedane intorno ai 6.000 giri. Il controllo di trazione? Non c'è ma non se ne sente la mancanza.

NEOPATENTATI In ottica neopatentato – c'è pure una versione depotenziata – il freno davanti è fin troppo: il doppio disco con pinza radiale Brembo offre decelerazioni prontissime e quasi da corsa ma la prontezza della leva, un filo eccessiva per il tipo di moto, sporca un po' la guida. Fra l'altro, il pedale non è particolarmente solerte e va stimolato a dovere per avere una risposta decisa.

GODURIA! PERO'... Nonostante questi piccoli difetti, devo essere sincero: durante i 160 km di giro mi sono proprio goduto la Ducati Monster 797. Che dimostra di essere un'interessante nave scuola, oltre che una entry level di lusso. Anche con soli 75 cavalli. Certo di avversarie, là fuori, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Anche a prezzi inferiori....

ABBIGLIAMENTO UTILIZZATO
CASCO HJC RPHA11 Il top di gamma per la pista HJC è un casco che fascia bene cranio e guance, senza però diventare fastidioso. Buona la qualità, così come la ventilazione, con due prese d'aria chiudibili sulla fronte e una sul mento e due estrattori d'aria posteriori. La calotta è in fibre composite mentre la visiera ha un meccanismo per lo sgancio rapido (il Pinlock è di serie). Non mancano interni rimovibili e lavabili, la chiusura ad anello e un peso forma di soli 1.300 g. Le taglie vanno dalla XXS alla XXL mentre il prezzo parte da 399,90 euro.

GIACCA DAINESE AVRO D1 Pregiata pelle bovina Tutu, tessuto bi-elastico e fodera interna trattata con ioni d’argento. Completa di certificazione CE Cat II. Questo bel giubbotto è l’ideale per la guida sportiva grazie soprattutto al comfort garantito dalla tecnologia brevettata Microelastic. La fodera interna è removibile e non mancano prese d’aria per regolare la temperatura interna. Quasi scontate le protezione per spalle e gomiti e la predisposizione per il paraschiena. Prezzo: 499,95 euro

PANTALONI DAINESE JEANS D1 EVO Un bel jeans realizzato in tessuto composto da cotone e fibra aramidica capace di renderlo confortevole e resistente alle abrasioni. È dotato di protezioni omologate sulle ginocchia, comodamente removibili attraverso una zip sopra al ginocchio. Non mancano rinforzi in fibra DuPont™ KEVLAR® e la predisposizione interna per protezioni aggiuntive sui fianchi. Ideali per un utilizzo cittadino e sportivo. Prezzo: 209,95 euro

GUANTI DAINESE 4 STROKE EVO È un guanto corto dallo spiccato carattere sportivo. Inserti compositi in acciaio inox e TPR su nocche e dorso regalano un look tecnico ed aggressivo. Naturalmente è certificato CE e questa versione EVO aggiunge una nuova costruzione esterna rinforzata del mignolo e inserti in resina termoplastica sulle giunture delle dita. Rispetto alla versione precedente anche il grip del palmo è maggiore così come la resistenza all’usura. Prezzo: 189,95 euro

SCARPE DAINESE DYNO D1 La calzata è un po' ostica ma, una volta addosso, non sembra nemmeno di averle. Non sono pesantissime e sono ottime per le moto di intonazione sportiva. Fasciano piuttosto bene la caviglia e hanno protezioni estese sui talloni. Oltre agli inserti in gomma in corrispondenza della leva del cambio, non mancano slider sostituibili. La tomaia è in tessuto non impermeabile ma traspirante. I numeri vanno dal 39 al 47 e i colori disponibili sono tre (nero, rosso, bianco). Prezzo store online Dainese: 199,95 euro


Pubblicato da Andrea Rapelli, 24/03/2017
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