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Questa? Non è la solita Ferrari GTO. Guarda il video


Avatar di Emanuele Colombo , il 20/12/19

4 anni fa - Ferrari 330 GTO 1966: prezzo, foto, video, sound

Se la Ferrari 250 GTO è rara, questa lo è ancora di più. Sapreste dire che modello è? Volete sentire il canto del suo V12?

PIÙ RARA DELLA 250 Tutti, o quasi conoscono la Ferrari 250 GTO, auto iconica che raccoglie cifre milionarie alle aste in virtù della sua rarità - ne hanno costruite solo 36 - e del palmarés agonistico dei vari esemplari. Pochi sanno, però, che della GTO del '62 esiste una versione ancora più rara, quella che vi presentiamo in questo articolo. Si tratta della Ferrari 330 GTO, di cui esistono solo tre esemplari. Volete saperne di più?

100 CAVALLI IN PIÙ La Ferrari 330 GTO è un'evoluzione della 250 GTO con telaio allungato e cofano dotato di bombatura superiore, per ospitare un motore maggiorato. L'interasse passa da 2.400 a 2.420 mm; la cilindrata del V12, da 3.000 a 4.000 cc, attraverso l'aumento della corsa. Risultato. Dagli originari 300 CV si passava a 390/400 CV di potenza. Il cambio manuale a 4 marce non era sincronizzato.

Ferrari 330 GTO Ferrari 330 GTO

L'ESORDIO IN GARA La prima auto fu schierata alla 1.000 km del Nurburgring del 1962 e si piazzò seconda dietro alla Dino 246SP. Danneggiata prima di poter competere a Le Mans, fu rimpiazzata con un altro esemplare allestito su un telaio differente (numero 3765LM). A portarla in gara sul circuito de La Sarthe furono Lorenzo Bandini e Mike Parkes, che dovettero ritirarsi per il surriscaldmento del motore.

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STIRPE VINCENTE A vincere l'evento fu comunque una Ferrari con telaio e propulsore identici, ma carrozzeria spider: la 330 TRI/LM. Dopo Le Mans, alla 330 GTO numero di telaio 3765LM fu sostituito il motore con un 3 litri che consentì al pilota Ferdinando Latteri di competere in Italia nel 1965.

L'ULTIMA È STRADALE Un'ultima Ferrari 330 GTO, questa volta con specifiche per l'uso stradale, fu allestita sul telaio 4561SA su richiesta di Michel Paul-Cavallier: industriale francese degli anni 50 e 60, presidente e amministratore delegato della Pont-a-Musson trasmissioni, successivamente entrata a far parte del gruppo Saint Gobain.

LE SPECIFICHE L'auto di Cavallier era equipaggiata di servofreno, fari carenati, interni di colore blu e cambio sincronizzato, sulla base di telaio allungato e motore da competizione. Il sound del V12 Ferrari da 4.0 litri? Possiamo farcene un'idea grazie al video ripreso da Belgian Motorsport durante un evento per auto classiche a Monza. Alzate il volume!


Pubblicato da Emanuele Colombo, 20/12/2019
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