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Ferrari fa Poker: motore dell'anno per il quarto anno di fila


Avatar di Dario Paolo Botta , il 22/05/19

4 anni fa - Il motore Ferrari V8 3,9 campione all'International Engine of the Year

Poker Ferrari: il premio motore dell'anno va al V8 della 488 GTB

All'International Engine of the Year il V8 della Ferrari 488 GTB conquista il premio miglior propulsore dell'anno: le specifiche

CAVALLI DI RAZZA Ferrari si aggiudica per il quarto anno di fila il premio per il miglior motore dell’anno all’International Engine of the Year 2019. Parliamo del propulsore V8 3,9 litri da 720 CV che equipaggia la Ferrari 488 GTB, la 488 Pista e la 488 Spider. Un risultato sorprendente se si pensa che nessuno era mai riuscito a conquistare l’abito premio per quattro anni consecutivi. La manifestazione, che quest’anno si è tenuta a Stoccarda, ha visto la casa del cavallino rampante strappare un punteggio finale di 425. Staccati gli avversari: Land Rover la seconda classificata con il suo propulsore full-electric si è fermata a soli 328 punti. Mercedes ha chiuso invece in terza posizione conquistando con il suo V8 AMG 4 litri biturbo 280 punti.

SENZA RIVALI Il propulsore di Maranello ha letteralmente stracciato la concorrenza, sfoggiando una superiorità netta e incontrastata. Le sue ottime prestazioni hanno infatti consentito al Cavallino rampante di conquistare anche il titolo come miglior motore di potenza superiore ai 650 CV, e miglior motore con potenza compresa fra i 550 CV e 650 CV. Il Trionfante V8 oltre ad equipaggiare le diverse versioni della 488 è presente, in versione depotenziata da 3.855 cc, sulla Ferrari Portofino da 600 CV e sulla GTC4 Lusso T da 610 CV.

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V8 AL MICROSCOPIO La prima Gran Turismo di Maranello a montare il V8 fu la 304 GT4 nel lontano 1974, da allora molto tempo è passato e la tecnologia ha fatto balzi da giganti, tant’è che il moderno 8 cilindri che equipaggia la Ferrari 488 può essere considerato un prodigio della tecnica. Il 3,9 litri V8 (nome in codice F154 CB) è abbinato a un sistema di sovralimentazione che conta di due turbocompressori twin-scroll IHI raffreddati ad acqua, posti all’esterno delle bancate a V per favorire un miglior bilanciamento complessivo. Testata, basamento e monoblocco sono realizzati in lega d’alluminio tramite un processo di fusione artigianale che tocca temperature di 750°. Tutte le parti del propulsore vengono realizzate nello stabilimento di Maranello, una vera eccezione nel panorama automobilistico mondiale.


Pubblicato da Dario Paolo Botta, 22/05/2019
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