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SYM Joyride 300: uno scooter così non s'era mai visto. La prova


Avatar di Danilo Chissalé , il 04/10/22

1 anno fa - SYM Joyride 300: ruota da 16 pollici e pedana piatta per un GT sono una prima

Ha le forme da GT ma la ruota da 16 pollici e la pedana piatta come gli scooter "cittadini". Ecco come se la cava il nuova SYM Joyride 300

Il panorama degli scooter 300 è ampio, si va dai comodi GT ai più cittadini scooter a ruota alta, ma sono in pochi quelli che riescono a mettere insieme i pregi di entrambi i modi… anzi forse uno solo. Questa “mosca bianca” è presente nel listino SYM e si chiama il Joyride 300 16, uno scooter dalle forme GT ma con ruota anteriore da 16 pollici e la pedana piatta, per scoprire se per davvero riesce nell’impresa di diventare lo scooter definitivo l’ho messo alla prova nel traffico cittadino di Milano, ma non sono mancate nemmeno le curve e un po' di tangenziali, terreno di caccia per gli scooter di media cilindrata.

COM’È FATTO

Nonostante la pedana piatta e la ruota da 16 pollici il SYM Joyride 300 ha forme più da GT che non da snello slalomista cittadino. Il suo design è caratterizzato da forme sfaccettate e spigolose, le plastiche con cui è realizzato sembrano solide e ben assemblate, SYM fa della “concretezza” uno dei suoi punti di forza, insieme al prezzo d’acquisto, ma a questo ci arriviamo tra poco. Il sapore moderno va a braccetto con la dotazione tecnologica dello scooter.

IL NECESSARIO Le luci sono full LED e al centro del ponte di comando trova spazio un display LCD a colori dalle grafiche facilmente leggibili, qualche info utile in più non guasterebbe (mancano la temperatura dell’aria e un indicatore dei consumi), ma in città a volte e meglio non farsi distrare. Distrazione spesso fa rima con smartphone, che non si potrà connettere al pannello strumenti ma può rimanere sempre carico grazie alla presa USB veloce presente nel vano retroscudo. Completa il quadro la Smart key che permette di tenere comodamente in tasca le chiavi e accendere lo scooter, aprire il vano sotto sella o il tappo del serbatoio con un semplice commutatore.

PRATICITÀ Quando si parla di scooter il tema praticità non è mai secondario, anzi! Il Joyride 300 sotto questo aspetto non si batte. Oltre al già citato vano nel retroscudo, profondo e dotato di presa di ricarica ma senza serratura, c’è un ampio vano sottosella in cui riporre un casco integrale più altri piccoli oggetti, senza alcun dubbio, però, l’asso di briscola è la pedana piatta: spaziosa a sufficienza per ospitare la classica confezione di acqua minerale e rimane anche dello spazio in abbondanza per poggiare i comodamente i piedi.

LA MECCANICA Sotto le plastiche del Joyride 300 16 c’è tanto degli altri pari cilindrata SYM, a partire dal collaudato motore monocilindrico (omologato Euro5) da 278 cc, capace di 26 CV e 26 Nm di coppia massima. Il telaio tubolare in acciaio lavora in sinergia con la forcella tradizionale all’anteriore e la classica coppia di ammortizzatori al posteriore con escursione utile di 115 e 100 mm. L’impianto frenante, con ABS a due canali, fa affidamento su dischi da 260 mm e 240 mm mentre gli pneumatici sono in misura 110/70-16 davanti e 140/70-14 dietro. Il peso a secco è di 186 kg mentre il serbatoio del carburante può contenere 11,5 litri di benzina.

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COME VA

In sella al Joyride la posizione di guida è piuttosto singolare: la seduta è quella di uno scooter GT ma il manubrio e la pedana piatta portano ad una triangolazione più attiva del solito. Il motivo è che per rendere la pedana utilizzabile il serbatoio del carburante corre sotto di essa, le gambe sono un po’ più rannicchiate del solito ma, soprattutto, lo spazio per distenderle è minore rispetto agli “scooter poltrona”. A parte questa singolarità, il SYM mi ha convito per la sua ergonomia, si ha tanto controllo, e per la facilità con cui si riesce a toccare il terreno al semaforo. Ben accolto anche il passeggero, che può godere di una sella ampia e ben imbottita ben posizionata anche in quanto ad altezza.

CITTÀ NO PROBLEM In città, habitat ideale degli scooter, anche il Joyride si sente a proprio agio. Quello che mi ha conquistato è il suo avantreno rapido e “leggero”, si riesce a maneggiare con tantissima facilità. Le sospensioni si destreggiano senza particolari problemi con la gran parte degli ostacoli tipici delle città, la forcella in particolare mi ha convinto per la sua capacità di filtraggio mentre la coppia di ammortizzatori al posteriore risponde un po’ più secca quando le asperità si fanno più pronunciate, un problema che accomuna tanti scooter che al posteriore non hanno troppa escursione utile. La soluzione al problema – seppur parziale – l’ha trovata Honda con il suo ADV 350 dotato si sospensioni a lunga escursione (e di ottima qualità). Ben a punto la trasmissione, al semaforo si parte con piglio giusto e senza esitazioni.

GUIDA (IN) EXTRA Grazie alla cilindrata le gite fuoriporta con il Joyride non sono affatto precluse, anzi. Il motore, seppur non sia un portento in termini assoluti di potenza e coppia, ha il brio necessario per affrontare anche lunghi tratti a velocità sostenuta. In questo frangente non ho notato vibrazioni fastidiose e ho apprezzato l’ottima stabilità sui curvoni veloci. Nota utile per i piegatori seriali, anche con lo scooter: è praticamente impossibile – a meno di non cercarlo di proposito – far grattare il cavalletto in curva, la luce a terra è davvero elevata. Ovviamente il Joyride non è pensato come scooter sportivo, e lo si denota anche dalla taratura dell’ABS al posteriore molto invasivo, ottima invece la frenata all’anteriore, ma questa caratteristica comunque gli rende onore.

AUTOBAHN (A 130) Molto più nelle sue corde è invece il ruolo di compagno per i commuter, tutti quei pendolari che dalla provincia si spostano nelle metropoli, magari affrontando anche tangenziali e autostrade. Il Joyride si spinge fino a 130 km/h e qualcosa in più senza particolari problemi. Molto buona la protezione aerodinamica, specialmente per il busto e buona parte del casco con il plexi nella posizione più bassa, alzandolo si guadagna qualche millimetro extra che sicuramente farà felici i più alti. Lo scudo più stretto rispetto ai tradizionali GT lascia passare qualche vortice d’aria nella zona delle ginocchia, se lo scooter lo userete tutto l’anno valutate l’opzione copertina, ormai un must per tutti gli scooteristi.

PREZZO

Il Sym Joyride 300 16 è disponibile in 4 differenti colorazioni (bianco, grigio, blu o nero) a 4.999 euro franco concessionario con 4 anni di garanzia e 4 anni di assistenza offerti dalla casa. Attualmente è in corso una promozione che fa scendere la cifra necessaria per portarlo a casa a 4.699 euro f.c. Un prezzo decisamente interessante, come spesso accade per gli scooter di SYM, questo, insieme al plus della pedana piatta potrebbe essere il suo punto di forza per strappare quote di mercato un po’ in ogni segmento.

SCHEDA TECNICA

SYM JOYRIDE 300
MOTORE Monocilindrico, Euro5
CILINDRATA 278 cc
POTENZA 26 CV a 8.000 giri/min
COPPIA 26 Nm a 6.000 giri/min
PESO 186 kg a secco
PREZZO 4.999 euro (4.699 in promo)

Pubblicato da Danilo Chissalè, 04/10/2022
Gallery
Listino Sym Joyride 300 16
Allestimento CV / Kw Prezzo
Joyride 300 16 26 / - 4.999 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Sym Joyride 300 16 visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Sym Joyride 300 16
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