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Ducati Hypermotard 698: un cilindro, tanto divertimento. La prova video


Avatar di Danilo Chissalé , il 12/02/24

2 mesi fa - Ducati Hypermotard 698: impennate e derapate per conquistare i giovani. La prova video

Ducati Hypermotard 698 Mono convince per il suo motore grintoso e per l'equilibrio della sua ciclistica. Prova video, pregi e difetti

Ducati lancia la sfida alla trinità dei motard stradali, lo fa con una moto – la nuova Hypermotard 698 Mono – tutt’altro che banale, che riporta il monocilindrico nel listino della Casa di Borgo Panigale, e dal significato strategico: si punta al pubblico giovane, che vuole una moto ricca di personalità, divertente ma anche legata al DNA Ducati, fatto di sportività e tecnologia. Per esaltarne al massimo il potenziale Ducati ci ha messo alla prova un Kartodromo e delle gomme in mescola, cosa chiedere di meglio? Forse una prova su strada, vero scenario della nuova Hypermotard 698, ma non mancherà l’occasione.

COM’È FATTA

Ducati Hypermotard 698 Mono 2024, le due versioni a confronto Ducati Hypermotard 698 Mono 2024, le due versioni a confronto

La nuova Hypermotard 698 Mono, non ci sono dubbi, è legata a doppio filo alla sorella maggiore Hypermotard 950 (qui la prova) dal punto di vista estetico; lo stile essenziale, con le sovrastrutture ridotte al minimo, parafango alto, codino sfuggente e tabelle porta numero, richiamano il mondo dei motard da competizione. Completano il quadro i cerchi in lega a cinque razze, doppi silenziatori montati in alto ai lati della coda, altro tratto caratteristico della gamma Hypermotard – se non per una piccola interruzione -, ma anche il faro a LED con DRL a forma di C richiamano la sorellona.

BEN FATTA In Ducati la nuova Hypermotard l’hanno pensata “giusta”, con una versione standard – rigorosamente rossa – con pochi adesivi e plastiche “grezze”, per lasciare spazio alla personalizzazione di chi vorrà sfruttarla come una tela da dipingere con la propria personalità, al suo fianco la versione RVE con livrea Graffiti, dallo stile urban e realizzata davvero a regola d’arte. Al tatto e alla vista, nonostante la semplicità intrinseca legata alla tipologia di moto, la Hypermono è ben fatta e i materiali di ottima qualità, basti pensare ai carter motore in magnesio.

Ducati Hypermotard 698 Mono 2024, i carte motore sono in magnesio Ducati Hypermotard 698 Mono 2024, i carte motore sono in magnesio

UN CUORE GRANDE COSÌ Come amano dire in Ducati il motore è il Re, il protagonista indiscusso e mai come questa volta non mi sento di dargli torto dato che si tratta di una prima assoluta. Dietro al monocilindrico da 659 cc c’è da quello della Panigale 1299, nello specifico tutta la parte termica, con pistone dall’alesaggio enorme di 116 mm, valore record per un monocilindrico stradale, abbinato a una corsa di 62,4 mm, misure molto superquadre. Grazie a queste, al pistone box-in-box, alle valvole di aspirazione in titanio, alla camicia cilindro in alluminio, allo spinotto dotato di riporto DLC e la distribuzione Desmodromica, il monocilindrico di Ducati gira a regimi iperbolici per uno monocilindrico, con il limitatore posto a 10.250 giri. Ma da record non è solo la misura di alesaggio, bensì anche il picco di potenza massima di 77,5 CV a 9.750 giri – che possono diventare 84,5 con lo scarico Termignoni completo e filtro aria racing – mentre la coppia è di 62,7 Nm a 8.000 giri/min.

Ducati Hypermotard 698 Mono 2024, il monocilindrico è protagonista Ducati Hypermotard 698 Mono 2024, il monocilindrico è protagonista

AIUTI ELETTRONICI Nell’era della tecnologia, l’elettronica di gestione e aiuto alla guida è come il sale in una pietanza, da sapore e lo rende migliore, Ducati lo sa e investe tempo e risorse per essere al vertice della categoria. Sulla Hypermotard 698 l'elettronica deriva strettamente da quella della Panigale V4, nessuna moto nel segmento (nemmeno la sua sorella maggiore) riesce a raggiungere un tale livello di sofisticatezza: ci sono infatti ABS Cornering, Ducati Traction Control, Ducati Wheelie Control, Engine Brake Control, Ducati Power Launch e Ducati Quick Shift, di serie sulla versione RVE e optional sulla Hyper di serie. I riding mode sono 4 (Sport, Road, Urban e Wet) e di default ci sono i vari livelli di Engine Mode (disponibile su 3 livelli), DTC, EBC e ABS, quest'ultimo in ben 4 differenti livelli – 2 dei quali con funzionalità Slide-by-Brake, per l'ingresso di traverso – come su nessuna Ducati prima d'ora. Il tutto è gestibile dalla strumentazione LCD da 3,8”, piccolino ma leggibile in tutte le informazioni principali e dotato di led che indicano quando cambiare marcia e quando invece si è in procinto del limitatore.

CICLISTICA La sfida più grande nello sviluppo della nuova Hypermotard 698 Mono, per stessa ammissione degli ingegneri Ducati, è stato trovare l’equilibrio tra il carattere “fun” del motard, con l’avantreno leggero e pronto a sollevarsi ad ogni accelerazione, con la stabilità e la precisione tipica delle moto di Borgo Panigale. L’obbiettivo è stato raggiunto lavorando sulle quote del telaio a traliccio (a sezione e spessori differenziati) e del forcellone con leveraggio progressivo. Le misure caratteristiche vedono un interasse corto – 1.443 mm), avancorsa di 108 mm e angolo del cannotto di sterzo di 26.1°, per un peso in ordine di marcia, ma senza carburante nel serbatoio da 12 litri, di 151 kg.

Ducati Hypermotard 698 Mono 2024, dettaglio del forcellone in alluminio Ducati Hypermotard 698 Mono 2024, dettaglio del forcellone in alluminio

COMPONENTISTICA TOP Per quanto riguarda la componentistica non sono state effettuate rinunce: all’anteriore lavora una forcella Marzocchi da 45 mm completamente regolabile, così come il mono ammortizzatore Sachs, i cerchi fusi montano pneumatici Pirelli Diablo Rosso IV 120/70 e 160/60, mentre i dischi freno, Brembo da 330 mm con pinza radiale Brembo M4.32 davanti e da 240 mm dietro, sono dotati di flangie in alluminio che permettono un risparmio di peso del 17% rispetto alle unità in acciaio.

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COME VA

Manubrio dritto, sella alta e piatta, in sella alla Hypermotard 698 le sensazioni sono tipiche del mondo del traverso. Se non si è avvezzi a questo tipo di triangolazione bisogna farci l’abitudine sulle prime, ma personalmente mi è basto poco per trovare il giusto feeling. Con la sella alta 904 mm dal suolo chi non supera il metro e settanta potrebbe avere qualche problemino a toccare il terreno, meglio acquistare la sella optional ribassata a 889 mm. Potrebbe sembrare ancora troppo alta fermandosi ai freddi numeri, in realtà la Hyper è snella in vita, con un arco al cavallo ridotto che aiuta a facilitare le operazioni, senza contare che il mono ammortizzatore tende a cedere sotto il peso del pilota, abbassandosi di qualche centimetro.

Ducati Hypermotard 698 Mono 2024 in azione in pista Ducati Hypermotard 698 Mono 2024 in azione in pista

CHE BEL COMPROMESSO “First reaction: shock”! Citando il nostro ex premier Renzi in una sua performance in lingua inglese. Lo confesso, nei primi cinque minuti di prova sono stato preso un po’ in contropiede dall’agilità della Hypermotard, d’altronde pare che al giorno d’oggi sia quasi obbligatorio avere una moto da 220 kg e più tra le gambe. Fatte le dovute presentazioni, però, tra me e lei è nato un feeling a pelle quasi inaspettato. Il merito è dell’equilibrio tra la rapidità con qui cambia di direzione nelle curve strette, abbinata all’incredibile presenza del suo avantreno nelle curve più veloci, con il ginocchio che sfiorava l’asfalto. In questo la Hyper 698 stabilisce un nuovo riferimento di categoria che le rivali difficilmente riusciranno a raggiungere.  

DONDOLA COMPOSTA Capitolo trasferimenti di carico: amati dai motardisti, visti come fumo negli occhi da chi ha passato giorni in sella a sportive e naked. Sulla Hypermotard 698 Mono ovviamente non mancano, nel corso della giornata di test ho avuto modo di provare la versione standard con un setting più morbido (troppo per il mio dolce peso da cucciolo di ippopotamo) per facilitare la familiarizzazione con il circuito e la moto, e la RVE, che ha la stessa componentistica ma preparata con un setting più sostenuto. In entrambi i casi, però, le reazioni della moto erano sempre piuttosto composte e prevedibili, con le sospensioni che rispondono bene alle regolazioni. Ottimo anche l’apporto dell’impianto frenante: un solo disco basta e avanza a garantire buone decelerazioni, l’ottima componentistica e il peso ridotto aiutano e non poco.

Ducati Hypermotard 698 Mono 2024, la prova Ducati Hypermotard 698 Mono 2024, la prova

MONO AL MASSIMO A mettere la ciliegina sulla torta al gusto piacere di guida ci pensa il motore, che tra i cordoli del circuito trova un ambiente amichevole. In pista si gira spesso su di giri, proprio dove il Superquadro Mono rende al meglio; ai medi la spinta è convincente e il sound quasi inganna, facendoti credere che la sua spinta sia finita… ma così non è. Insistendo sul gas, infatti, c’è ancora spinta da sfruttare, quasi fino alla zona rossa. Così si usa meno il cambio, comunque fulmineo e preciso nel funzionamento grazie al quick-shifter. Ottima, come sempre accade nell’ultimo periodo, la connessione comando del gas-corpi farfallati, con un’erogazione pulita e lineare anche nei transitori. Resterebbe da capire giusto come questo motore grintosissimo agli alti si comporterà sottocoppia e con il gas non spalancato, ma per questo ci sarà la prova su strada, utile anche a capire come se la caverà in termini di vibrazioni trasmesse, teoricamente smorzate da un doppio contralbero di bilanciamento.

Ducati Hypermotard 698 Mono 2024: impennare è un'arte Ducati Hypermotard 698 Mono 2024: impennare è un'arte

APPRENDISTA STUNT Impennate e derapate sono l’essenza del motard ma, come ben sappiamo, sono manovre che richiedono esperienza e abilità. A dare un aiuto a chi non ha nel proprio curriculum le soft skills di cui sopra ci pensa l’evoluta elettronica del motard bolognese. Su tutte le versioni, impostando l’ABS sul livello 3 si potrà iniziare a prendere dimestichezza con la perdita d’aderenza al posteriore, mentre al livello 2 la derapata consentita è quasi ai livelli dei pro. Va fatta una precisazione, per riuscire a effettuare la manovra serve abilità e coordinazione: trasferire il peso all’anteriore con una bella frenata, scalare marcia e e, per finire, pestare il freno posteriore; se tutto verrà eseguito correttamente saranno applausi a scena aperta… altrimenti preparatevi alle prese in giro dei vostri amici. Discorso opposto, invece, per l’assistente all’impennata, attivo solo con lo scarico racing Termignoni (non omologato per l’uso su strada), che aiuta a tenere la moto in impennata con un angolo di 35° con il solo requisito minimo di spalancare il gas.

PREZZO

Ducati Hypermotard 698 Mono 2024 Ducati Hypermotard 698 Mono 2024

La nuova Ducati Hypermotard 698 Mono sarà disponibile nelle concessionarie al prezzo di 12.890 euro, mentre serviranno 1.000 euro in più per la versione RVE. Tra le opzioni anche quella depotenziata a 35 kW, interessante per i giovani anche grazie ad un prezzo di listino di 11.890 euro.

SCHEDA TECNICA

Ducati Hypermotard 698 Mono
Motore Monocilindrico
Cilindrata 659 cc
Potenza 77,5 CV a 9.750 giri
Coppia 62,7 Nm a 8.000 giri/min.
Peso 151 kg o.d.m (senza benzina)
Prezzo Da 12.890 euro

Pubblicato da Danilo Chissalè, 12/02/2024
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Listino Ducati Hypermotard 698
Allestimento CV / Kw Prezzo
Hypermotard 698 Hypermotard 698 Mono 78 / 57 12.890 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Ducati Hypermotard 698 visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Ducati Hypermotard 698
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