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Prova video

Aprilia RS 660 Extrema: basta lei o ci vorrebbe una Factory? La prova


Avatar di Danilo Chissalé , il 25/08/23

8 mesi fa - La top di gamma messa alla prova in pista. Ecco com'è andata

Grafica dedicata, accessori esclusivi e qualche "extra" non previsto di serie, così la RS 660 Extrema mi ha conquistato. La prova video

Per chi oggi ha qualche capello bianco in testa il nome Aprilia Extrema fa ancora “alzare il minimo”, oggi questo nome non è più utilizzato per una delle migliori ottavo di litro mai prodotte bensì per la sportiva più venduta in Europa,la RS 660. L’erede è all’altezza dell’antenata? Questo non saprei dirvelo (nel 1992 avevo appena un anno) ma posso senza dubbio dirvi se questa versione particolare è migliore rispetto alla standard e se vale la pena spendere qualche soldino in più. L’ho messa alla prova al Cremona Circuit in occasione degli Aprilia Racer Days, ecco come se l’è cavata.

COME CAMBIA

Aprilia RS 660 Extrema 2023 Aprilia RS 660 Extrema 2023

Con la RS 660 quelli di Aprilia hanno fatto bingo, su strada se ne vedono tante e proprio quello è il suo habitat ideale. Sportiva, leggera, tecnologica, relativamente confortevole, facile da guidare e non esageratamente costosa, questi gli ingredienti che l’hanno portata sul tetto d’Europa. Ma siccome in Aprilia non riescono ad accontentarsi delle versioni standard – e meno male – ecco riemergere il nome Extrema. Ora, la domanda sorge spontanea: come mai non hanno fatto una RS 660 Factory? Secondo la Casa di Noale non ce n’era il bisogno, la RS 660 è la migliore della categoria e non aveva senso renderla esageratamente costosa, inserendo sospensioni ultra sofisticate o potenza in più. Ma per soddisfare i palati più raffinati la Extrema ha tutto quello che serve. Cosa? Adesso ci arriviamo.

PAROLA D’ORDINE LEGGEREZZA La RS 660 deteneva già il record per il rapporto peso/potenza nella sua categoria, ma per far andare più forte una moto le opzioni sono tendenzialmente due, aggiungere cavalli o ridurre peso. La prima opzione è stata esclusa per ovvi motivi, sulla seconda invece Aprilia ha lavorato facendo ampio uso di fibra di carbonio. Sono realizzati con questo materiale il parafango anteriore, il puntale e lo scarico realizzato da SC-Project specificamente per la carenata veneta. Il risparmio sul piatto della bilancia è di ben 3 kg con queste modifiche, il dato dichiarato scende così a 166 kg a secco. Per rendere al nuova Extrema ancor più riconoscibile c’è una grafica dedicata con motivo a scacchi e un patriottico tricolore che male non fa. La Extrema risparmia qualche ulteriore grammo, almeno nella sua configurazione originale, rinunciando a pedane e sella passeggero, che vengono consegnate al momento dell’acquisto.

TUTTO AL SUO POSTO Per il resto tutto viene confermato, dal motore alla ciclistica. Il bicilindrico parallelo frontemarcia da 660 cc, per 100 CV e 67 Nm di coppia non ha subito aggiornamenti, nemmeno nella rapportatura finale, cosa invece accaduta alla Tuono 660 nella sua versione Factory. Confermate anche le sospensioni KYB, l’impianto frenante Brembo e il telaio in leggero alluminio. Ovviamente non poteva mancare l’elettronica firmata APRC, evolutissima, personalizzabile nei vari parametri e, novità per la Extrema, dotata di un nuovo software in grado di riconoscere immediatamente se il cambio è in configurazione normale o rovesciata cambiando semplicemente la posizione della forchetta.  

COME VA

Aprilia RS 660 Extrema 2023 Aprilia RS 660 Extrema 2023

Già in occasione del primo contatto su strada avevo apprezzato l’ergonomia della RS 660, sportiva ed efficace ma non punitiva per le articolazioni e anche l’Extrema si conferma una valida compagna di giochi. Certo, se l’utilizzo primario fosse quello tra i cordoli magari delle pedane più arretrate e rialzate oltre ad un paio di semi manubri più bassi renderebbero la RS 660 ancora più efficace, ma non è quello per cui è nata. E poi lo ammetto, a me la posizione più confortevole piace, le articolazioni cigolano e un po’ di confort non lo disdegno nemmeno tra i cordoli di un circuito.

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FACILISSIMO Ci sono moto che ti obbligano ad un periodo di apprendistato, una sorta di fase di corteggiamento fatta di picchi d’idillio ma anche di incomprensioni, non la RS 660. La Extrema è estrema solo nel nome, in realtà è facile e amichevole, due curve e sembra di conoscerla da una vita e nel frattempo il ginocchio raschia l’asfalto… fossero tutte così! Ma la facilità non è solo nei primi metri, la si ritrova in ogni operazione che si fa in sella, lo sforzo fisico è praticamente inesistente.

CICLISTICA… “COL TRUCCO” Ok è arrivato il momento di dire la verità. Per fare emergere il massimo del potenziale la moto che ho provato a Cremona aveva alcune piccole (ma significative) modifiche preparate da Aprilia. Al posto degli pneumatici Pirelli Rosso Corsa 2 i nuovissimi Supercorsa SC1 e in luogo del mono ammortizzatore KYB originale quello Öhlins presente a catalogo accessori Aprilia. Hanno influenzato l’esito del test? Indubbiamente sì, ma sono modifiche che prenderebbe in considerazione la maggior parte degli smanettoni che decidono di affrontare qualche turno in pista, dunque vengono perdonate. Queste modifiche, insieme al set up della forcella indicato da Aprilia per l’uso tra i cordoli, hanno reso la già validissima RS 660 una vera e propria lama tra le curve. Precisissima nell’impostare la traiettoria, facile da far scendere in piega, rapida nei cambi di direzione più lenti ma al contempo stabile sul veloce, e rigorosa nel mantenere la traiettoria in uscita di curva nonostante il mio “dolce” peso.

Aprilia RS 660 Extrema: forse il setting della forcella andava rivisto per il mio peso? Aprilia RS 660 Extrema: forse il setting della forcella andava rivisto per il mio peso?

QUEL DENTE IN PIÙ… A proposito di peso, io non ho certo la stazza di Aleix Espargarò, anzi potrei essere tranquillamente la sua custodia e avanzerebbe anche spezio per gli indumenti di un weekend, tutto ciò non ha reso certo il compito facile al “piccolo” 660. Il suo carattere è ben noto oramai, un bicilindrico atipico che alla castagna sotto preferisce diluire la spinta lungo tutto l’arco del contagiri, senza disdegnare qualche puntatina verso la zona rossa. Aprilia, essendo la RS una sportiva e non una naked come la Tuono 660, ha preferito mantenere la rapportatura del motore originale per preservare la velocità di punta, io invece avrei gradito maggior spinta in basso e a metà, dato che comunque con ''soli'' 100 CV le 600 cc con il 4 in linea sono comunque più performanti sul dritto. Cosa migliorerei? Forse la rapidità della cambiata in scalata, per tutelare il motore da pericolosi fuorigiri il quick shifter non gradisce quando gli si mette eccessiva fretta, ma si tratta di dettagli che forse interesserebbero più a chi con la moto deve affrontare un campionato, ma a quel punto potrebbe anche intervenire sulla centralina. 

LA FACTORY CI VOLEVA? E ora provo a rispondere personalmente alla domanda che ho posto ad Aprilia, ovvero perché non una Factory al posto dell'Extrema? La risposta ''diplomatica'' di Aprilia è comprensibile e personalmente la condivido in parte, anche se, considerando il prezzo della moto, probabilmente al posto della fibra di carbonio avrei preferito di serie gli optional montati sulla Extrema ''speciale'' che ho provato e la rapportatura della Tuono 660 Factory, che non ha caso a vinto ad exequo la comparativa naked ''top spec'' con una Triumph decisamente superiore in termini di prestazioni pure. La riprova di ciò che affermo è che nella stessa giornata in cui io ero in sella alla mia Extrema, i miei colleghi Michele e Paolo - istruttori durante i Racer Days - mi guardavano straniti quando esprimevo la mia soddisfazione, lontana della loro, per il rigore della moto quando si alza il ritmo: il mono di serie non è neanche lontanamente vicino a quello optional e anche le nuovissime Pirelli hanno offrono qualcosina in più rispetto alle Dunlop (stanche dalla giornata di corsi) montate sugli esemplari in prova. Non una bocciatura però, o almeno non alla moto in sé, che è valida sia per chi vuol fare le prime esperienze in pista, sia per i più esperti, ma tutt'al più sul prezzo a cui la moto viene proposta. 

PREZZO E SCHEDA TECNICA

Aprilia RS 660 Extrema in azione Aprilia RS 660 Extrema in azione

Visto che lo abbiamo nominato più volte parliamo di prezzo. La Aprilia RS 660 Extrema, con il suo bagaglio di fibra di carbonio e la livrea dedicata, costa 13.499 euro, 1.800 euro in più della versione ''standard''.

APRILIA RS 660 EXTREMA
Motore Bicilindrico parallelo, Euro5
Cilindrata 659 cc
Potenza 100 CV a 10.500 giri/min
Coppia 67 Nm 6.250 giri/min
Peso 166 kg a secco
Prezzo 13.499 euro

Pubblicato da Danilo Chissalè, 25/08/2023
Gallery
Listino Aprilia RS 660
Allestimento CV / Kw Prezzo
RS 660 100 / 74 11.699 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Aprilia RS 660 visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Aprilia RS 660
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