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SUPERBIKE 2016

SBK Assen 2016: Tom Sykes in pole, ma Jonathan Rea vince gara 1


Avatar di Federico  Maffioli , il 16/04/16

7 anni fa - Ad Assen Tom Sykes parte in pole, Jonathan Rea vince gara uno

Sykes ancora in pole, ma Rea ad Assen porta a casa la quarta vittoria consecutiva

SUPERPOLE Anche il sabato mattina, come è stato per tutto il venerdì, il maltempo gioca un ruolo da protagonista e ad Assen i piloti sono costretti a girare con il freddo e l’asfalto bagnato. Quando inizia la superpole le temperature rimangono basse, però le condizioni migliorano, con il forte vento che asciuga la pista, ma rende le moto più difficili da controllare. Risultato: nessuno usa la gomma da qualifica perché l’asfalto è troppo freddo, e il solito Tom Sykes chiude le qualifiche con il crono di 1.35.440, l’unico a girare sotto 1.36, dimostrando ancora una volta di essere il riferimento quando si tratta del giro secco con o senza gomma da tempo. Con la seconda posizione in griglia di partenza, invece, Sylvain Guintoli dimostra di avere una Yamaha competitiva e molto a posto di assetto, mentre il compagno di squadra Alex Lowes cade e finisce dodicesimo senza riuscire a provare un giro lanciato. Davide Giugliano è la bella sorpresa del sabato mattina, che chiude la prima fila con il terzo miglior crono a quasi un secondo di ritardo dal riferimento della Kawasaki numero 66. Quarto tempo, invece, per il Campione in carica Jonathan Rea, che chiude le qualifiche senza correre troppi rischi e più lento di soli dieci millesimi dalla Ducati ufficiale numero 34. Il pilota di casa Micheal van der Mark parte dalla quinta casella, davanti a Chaz Davies sesto e in difficoltà con il motore poco reattivo della sua Ducati, probabilmente ancora settato con un’erogazione da bagnato più dolce. Nel Team Althea BMW è Markus Reiterberger a fare il miglior risultato, settimo davanti alla Ducati di Xavi Fores e al compagno di squadra Jordi Torres in nona casella. Chiudono la superpole Nicky Hayden con il decimo tempo, molto competitivo fino a quando ci sono state condizioni da bagnato, ma più in difficoltà sull’asciutto, e Lorenzo Savadori undicesimo, in crescita e molto competitivo su questo circuito.

CHE GARA! Peccato per le tante cadute, ma gara uno ad Assen è stata una delle più belle viste quest'anno e non stiamo parlando in termini di Campionato Superbike, ma in assoluto. Alla fine Jonathan Rea taglia per primo il traguardo, Guintoli, Sykes e van der Mark cadono e Giugliano è costretto al ritiro, con i tre piloti che partivano dalla prima fila fuori dai giochi. Viste le premesse di oggi, la gara di domani è da segnare in grassetto sul calendario, impossibile perdersela!

QUATTRO DI FILA Jonathan Rea vince in gara uno, centrando il quarto successo consecutivo su questa pista e vincendo ad Assen per l’ottava volta in Superbike. Dopo un’ottima partenza, il Campione in carica ha saputo gestire molto bene la gara, ha aspettato il momento giusto e, quando ha potuto, ha preso quel piccolo margine di vantaggio che gli ha fatto tagliare il traguardo in solitaria. Parte bene anche Tom Sykes, ma il pilota Kawasaki all’ottavo giro arriva lungo all’ultima variante e cade nel tentativo di contrastare il compagno di squadra.

NE RIPARLIAMO DOMANI Chaz Davies arriva secondo, rallentato nel finale dalla ruota anteriore finita. La Ducati numero 7 parte dalla sesta casella, ma in soli tre giri il vice campione in carica si porta in testa alla gara e lì rimane per quattordici giri consecutivi. Oggi Davies si è giocato la vittoria fino all’ultimo, peccato davvero che abbia dovuto mollare alla fine. Ancora uno zero, invece, per il suo compagno di squadra Davide Giugliano, autore di uno splendido terzo tempo in qualifica, ma costretto al ritiro dopo metà gara. Per entrambi, aspettiamo di vederli in pista domani!

GOOD JOB Come era successo l’anno scorso, anche oggi una Honda sale sul terzo gradino del podio in gara uno. La differenza, rispetto al 2015, è che la moto in questione è quella di Nicky Hayden e non del suo compagno di squadra Michael van der Mark, caduto a tre giri dal termine mentre era in lotta per la prima posizione. L’ex iridato MotoGP conquista così il suo primo podio in Superbike, dopo una gara sempre nel gruppo di testa.

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PUNTI PESANTI Bilancio positivo anche per MV Agusta, con il suo pilota Leon Camier che taglia il traguardo in quarta posizione dopo un’ottima gara iniziata dalla tredicesima casella. Aria di festa anche nel box del Team Althea Bmw che festeggia gli ottimi risultati di Jordi Torres e Markus Reiterberger rispettivamente in quinta e settima posizione.  

MIGLIOR PIAZZAMENTO Lorenzo Savadori chiude gara uno in sesta posizione, dimostrando che ad Assen ha le idee ben chiare, talento e voglia di far bene. Un risultato importante, aiutato anche dalle tante cadute in gara, che fino a questo momento rappresenta il miglior piazzamento per il Team Iodaracing. Più in difficoltà, invece, il compagno di squadra Alex De angelis che passa sotto la bandiera a scacchi in dodicesima posizione.

NULLA DI FATTO Ancora una volta la Yamaha dimostra di essere molto competitiva sul giro secco, ma non riesce a centrare un obiettivo importante in gara. Sylvain Guintoli conquista la seconda casella in griglia di partenza, ma cade dopo solo quattro giri mentre era in sesta posizione. Un po’ meglio per il compagno di squadra Alex Lowes, che chiude ottavo, in ritardo, però, di quasi trenta secondi dal vincitore Jonathan Rea.

COSI' IN GARA UNO Questo l’ordine di arrivo della Superbike in Gara uno ad Assen: 1)Tom Sykes, Kawasaki;  2) Chaz Davies, Ducati 3) Nicky Hayden, Honda; 4) Leon Camier, Mv Agusta; 6) Lorenzo Savadori, Aprilia; 7) Makus Reiterberger, BMW; 8) Alex Loews, Yamaha; 9) Roman Ramos, Kawasaki; 10) Lucas Mahias, Kawasaki; 11) Joshua Brookes, Bmw; 12) Alex De Angelis, Aprilia; 13) Xavi Fores, Ducati; 14) Matteo Baiocco, Ducati; 15) Matthieu Lussiana, BMW; 16) Josh Hook, Kawasaki; 17) Jacobsen Szkopek, Yamaha. Non classificati: Michael van der Mark, Honda; Karel Abraham, BMW; Davide Giugliano, Ducati; Tom Sykes, Kawasaki; Sylvain Guintoli, Yamaha. 


Pubblicato da Federico Maffioli, 16/04/2016
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