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MotoGP 2020

Se ti chiami Zarco e corri a Le Mans... ci sono buone possibilità che tu cada


Avatar di Luca Manacorda , il 02/12/20

3 anni fa - Il resoconto delle cadute del Motomondiale 2020

Cadute 2020: Le Mans e Zarco al vertice delle classifiche
Il resoconto delle cadute del Motomondiale 2020 vede ancora volta il GP Francia in cima alla classifica

PERICOLO CADUTA... PILOTI Completata la stagione più travagliata degli ultimi anni, per il Motomondiale è tempi di statistiche di fine anno. Come sempre, una delle più interessanti è quella relativa al numero di cadute registrate nelle tre classi nel corso dell'anno. Nel 2020 sono state in tutto 722, di cui 180 nella MotoGP, pari a una media di 12,8 per evento che supera l'11,6 del 2019 ed è la quarta più alta degli ultimi anni, battuta dal triennio 2016-2018. Insomma, si è caduto tanto, ma meno dei picchi registrati non tanto tempo fa.

CADUTE PER SESSIONE Se ci limitiamo alle cadute avvenute in gara, il record è della Moto2 con 90, seguita dalla Moto3 con 76, mentre i veterani della MotoGP si fermano a 56. Per la classe regina, la sessione di prove libere più pericolosa è stata la FP2 con 30 cadute, una in più delle FP3. Il sabato mattina è però il periodo in cui si cade di più considerando tutte e tre le classi, con ben 121 episodi.

Motomondiale 2020: cadute per sessione Motomondiale 2020: cadute per sessione

CADUTE PER GRAN PREMIO Guardando alle statistiche dei singoli eventi, il GP Francia disputato sul circuito di Le Mans si è confermato per il secondo anno consecutivo l'appuntamento in cui è più facile cadere. Il cambio di collocazione temporale ha inciso poco, dato che dai 90 episodi del 2019 si è saliti a 100. Numeri comunque impressionanti, ancor di più se confrontati con le altre gare. Al secondo posto c'è il GP Catalogna disputato a Barcellona con ''sole'' 64 cadute, terzi a pari merito Misano e Valencia.

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I RECORD DI CLASSE Passando invece alle classifiche individuali, non sorprende che in MotoGP al comando ci sia Johann Zarco. Il francese è finito spesso nel mirino dei colleghi per le sue manovre, dal celebre e spaventoso incidente del Red Bull Ring fino all'ultimo weekend a Portimao, e comanda con 15 cadute, solo due in meno rispetto al 2019, una stagione con più gare rispetto alle 15 di quest'anno. Alle sue spalle il debuttante Alex Marquez con 14, chiude il podio Aleix Espargaro, un altro specialista del settore, se consideriamo che in passato vanta stagioni da 19 e 15 cadute. Il recordman assoluto di quest'anno è però un pilota della Moto2, Kasma Daniel, che con 20 batte un altro habituè come Jorge Navarro, fermatosi a 19 ma in passato in grado di arrivare addirittua a quota 30. All'opposto, da segnalare come l'olandese Bo Bendsneyder sia caduto una sola volta pur gareggiando in tutti e 15 i weekend. Infine, in Moto3 è Gabriel Rodrigo del team Gresini a svettare con 18 cadute.

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IL PUNTO PIU' PERICOLOSO Per concludere, scopriamo quali curve hanno collezionato il maggior numero di cadute. A vincere è ovviamente Le Mans, in particolare curva 3 che ha totalizzato ben 30 cadute, solo due in meno di quelle registrate nell'intero weekend del GP Portogallo disputato su una pista inedita per tutti. Al secondo posto, ma staccata di 9 lunghezze, curva 2 del Circuit de Catalunya, mentre il podio è chiusu da curva 2 del Motorland Aragon con 16.


Pubblicato da Luca Manacorda, 02/12/2020
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