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Confronto:

SBK 2010 a Cartagena


Avatar Redazionale , il 17/02/10

14 anni fa - Oltre 1500 km di pista per eleggere la regina delle Superbike 2010

Oltre 1500 km di pista per eleggere la regina delle Superbike 2010

Benvenuto nello Speciale SBK 2010 A CARTAGENA, composto da 5 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario SBK 2010 A CARTAGENA qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

Tre moto, tre tester di diverse capacità, due tecnici, 6 treni di pneumatici e una pista a disposizione su cui percorrere quasi 1500 km in tutto. Così abbiamo messo a confronto per due giorni interi le tre Superbike più ambite del momento. Perché proprio loro? Il motivo è semplice, l'arrivo delle ultime 1000 ha portato ad una frammentazione del segmento delle maxi supersportive. Se nelle competizioni alla fine corrono tutte nello stesso campionato, sul mercato le tecnologia e i prezzi hanno portato a differenti sottosegmenti. Ci sono le Jap più economiche e se vogliamo "normali" da una parte e ci sono le superbike più raffinate e costose (quelle da 20.000 € o giù di li) dall'altra. Esattamente nel mezzo troviamo Aprilia RSV4 R, BMW S1000RR , e Yamaha R1. La prima è la versione per umani della moto di Max Biaggi, meno esoterica ma ugualmente efficace costa 16.000 €. La seconda (15.850 € che diventano 17.200 con l'elettronica) è la prima moto supersportiva della storia BMW. Una moto che vuole conquistare terreno grazie alla potenza del suo motore e alla gestione dinamica estremamente sofisticata. La terza è la prima superbike giapponese a quattro cilindri a voler offrire una personalità unica grazie ad un motore a scoppi irregolari. La moto che ha vinto l'ultimo mondiale Superbike, è una Giapponese un po' meno giapponese del solito anche per il prezzo, visto che costa 16.990 €. E poi, le tre moto hanno molto in comune quando si parla di elettronica, sono al momento le uniche 1.000 a offrire in un sol colpo l'acceleratore Ride by Wire, sistemi multimappa di gestione del motore, aspirazioni a geometria variabile (BMW e Yamaha) e, nel caso della bavarese, anche un ABS e un controllo di trazione di altissimo livello. Insomma di carne al fuoco ce n'è davvero molta e per "cuocerla" per benino abbiamo analizzato a fondo le moto... ecco cosa ne è uscito. In collaborazione con Marco Selvetti, Luca Pedersoli, Massimo Tresoldi, Maurizio Alari.

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Pubblicato da Stefano Cordara, 17/02/2010
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