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KTM SX-F 350... e le altre


Avatar Redazionale , il 21/05/10

13 anni fa - Con il consueto ampio anticipo la Casa di Mattighofen ha presentato la sua "collezione Off Road" 2011. Protagonista assoluta la nuova 350 Cross che con Cairoli sta già dominando il mondiale. È l'inizio di una nuova era?

Con il consueto ampio anticipo la Casa di Mattighofen ha presentato la sua "collezione Off Road" 2011. Protagonista assoluta la nuova 350 Cross che con Cairoli sta già dominando il mondiale. È l'inizio di una nuova era?


IL TROPPO STROPPIA?
Alt un attimo, fermi tutti, forse abbiamo esagerato. IL mondo della moto riflette e capisce che esagerare con i cavalli non è sempre proficuo. Non si spiegherebbe altrimenti il proliferare di cilindrate "intermedie" (che poi a dirla tutta sono anche quelle che esistevano un tempo, abbandonate alla ricerca di maggiore potenza) che vogliono ricreare il giusto equilibrio di guida. Già, equilibrio è la parola magica quando si parla di moto. Perché se hai un bel telaio ma pochi cavalli fai fatica. Ma se hai troppi cavalli e non riesci a sfruttarli di fatica ne fai ancora di più. Insomma, come in una ricetta perfetta, ci vuole il giusto dosaggio di ogni ingrediente.

PASSO INDETRO PER ANDARE AVANTI La verità è che l'aumento di cilindrata è di sicuro la soluzione più semplice e rapida per guadagnar cavalli, ma poi con il progredire della tecnologia i cavalli diventano troppi e questo può diventare un problema. Moto troppo potenti, poco sfruttabili dagli esperti, figuriamoci dagli amatori, possono mettere in difficoltà anche le vendite. Ecco quindi perché è utile fare un passettino indietro, creando una via di mezzo che possa riunire i vantaggi di due categorie limitandone al massimo gli svantaggi.


STRADA O FUORI STESSA COSA
Se nella strada assistiamo quindi al proliferare di moto 750-800cc (mezza via tra 600 e mille), nell'offroad è la nuova 350 di KTM a puntare i piedi per dimostrare che con lei si può avere il meglio di tutto. E se talenti assoluti come Stefan Everts e Tony Cairoli affermano che è così, c'è davvero da credergli. KTM è il marchio leader assoluto dell'off road, è dal 1953 che in Austria costruiscono moto da fuoristrada ed è logico che sia Mattighofen a dettare la strada che poi gli altri inevitabilmente seguono. Questa 350, fidatevi, non resterà l'unica.

CAMBIA TUTTO Ma entrando nel dettaglio, cos'ha di nuovo questa SX-F 350? Praticamente tutto, perché chi è abituato a parlare di KTM sa che i capisaldi fino ad oggi sono stati il telaio in acciaio, l'alimentazione a carburatore e la sospensione posteriore PDS. Bene, con la 350 molte cose cambiano. Il motore è evidentemente derivato dal già potente 250 (non è quindi un 450 ridotto) del quale il treemmezzo ricalca praticamente alla perfezione gli ingombri, e, quasi, il peso, visto che il 250 pesa 25 kg, e il 350 27,4 kg compreso l'avviamento elettrico (il 450 pesa 31 kg).


FORMULA 1
La compattezza, quindi è assoluta, e la tecnologia incredibilmente avanzata. Basti pensare alle valvole azionate da bilancieri a dito (roba da formula 1) e al contralbero di bilanciamento con gli inserti al tungsteno (costosi, ma consentono di contenere le dimensioni). Insomma dentro questo motore c'è quanto di meglio l'ingegneria motoristica possa offrire al momento.

INIEZIONE MULTIMAPPA L'altra novità è l'arrivo dell'iniezione elettronica keihin con corpo farfallato da 42 mm, condivisa in questo caso con la SX-F 250, che mette a disposizione del pilota tre mappature (standard, soft, advanced). Un kit fornito come accessorio consente poi, collegandosi con un PC alla centralina, di variare a piacimento le mappature e di conseguenza la risposta e la potenza del motore. La 350 arriva di serie con l'avviamento elettrico, anche questa è una novità assoluta, ed è priva del kick starter che però può essere richiesto come optional e porta ad un aggravio di peso di 1,5 kg.

SOSPENSIONE PROGRESSIVA Le novità ciclistiche non sono da meno: per anni KTM ha portato avanti la teoria della sospensione PDS (senza leveraggio progressivo, la progressione è ottenuta direttamente all'interno dell'ammortizzatore) dimostrando che questa soluzione può essere vincente nell'enduro (dove KTM domina) e anche nel cross. Ma l'arrivo di Stefan Everts nell'entourage degli arancioni (conivolto nel progetto 350 fin dal primo disegno) ha portato una ventata di novità. Così la 350, come tutte le 4T cross, adotta il leveraggio progressivo, una svolta quasi epocale per KTM. Le 2T cross restano invece fedeli al sistema PDS.


NUOVO TELAIO
In compenso, per tutte le moto arriva un telaio ridisegnato e ottimizzato nelle rigidezze e un altrettanto nuovo forcellone. Anche le ruote cambiano le nuove Excel color argento hanno consentito di risparmiare 200 grammi per ogni ruota. Resta poi confermata la dotazione di primo livello per quel che riguarda la componentistica. Freni Brembo, sospensioni WP, piastre forcella ricavate dal pieno e frizione idraulica sono solo alcune delle chicche che le KTM off road possono vantare.

TANTA SCELTA La SX-F 450 alla fine è quella che cambia meno, restando fedele all'alimentazione a carburatore e chiudendo la gamma cross più ampia sulla piazza. Sono ben 6 i modelli disponibili: tre due tempi (125, 150, 250) e tre quattro tempi (250, 350, 450) ma c'è da credere che la treemmezzo (in listino a 8600 €) sarà la star delle vendite.

ENDURO NOVITÀ PER I 2T Con tutte le novità introdotte nel cross c'è il rischio di dimenticarsi delle enduro, che in effetti hanno ricevuto aggiornamenti di dettaglio, soprattutto per quel che riguarda la gamma a quattro tempi, tra tutte l'arrivo del nuovo serbatoio trasparente e i paramani offerti di serie.

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250 CON L'ELETTRICO
Le novità più interessanti riguardano invece le EXC a due tempi e in particolare le moto preferite dai migliori piloti (che quasi tutti sono tornati al 2T preferito per leggerezza e reattività). Il passo in avanti più grande lo fa senza dubbio la 250 che "copiando" la 300 riceve l'avviamento elettrico, una comodità imbattibile su una moto da enduro.

SEI MARCE Per entrambe arrivano un nuovo cilindro e un nuovo pistone che migliora ulteriormente l'erogazione ai bassi e soprattutto il nuovo cambio a sei marce. Le 4T ricevono invece una nuova campana frizione in acciaio più robusta. Ovviamente è inutile sottolineare come per tutte le moto ci siano nuove grafiche e nuovi accostamenti cromatici (quest'anno l'immancabile arancio è accoppiato al bianco).

COME VA La SX-F 350 offre la giusta via di mezzo tra la prepotenza assoluta della MX1 e la leggerezza e gestibilità della più compatta MX2. Anche i crossisti più esperti presenti alla prova (da cui ho raccolto le impressioni più approfondite delle mie) non hanno potuto che apprezzare l'equilibrio offerto dalla 350 che in un aggettivo si potrebbe definire completa.

TUTTO IL GIUSTO Ha potenza più che sufficiente per andare fortissimo ma senza essere al limite dell'ingestibilità (per i più) della 450. C'è pochissimo peso in più rispetto alla SX-F 250, anzi, diremmo che siamo più o meno allo stesso livello per cui quello che si fa sentire sulla 350 è il maggiore effetto giroscopico dovuto alle masse in rotazione nel motore. Ma anche in questo caso, come comportamento dinamico la "media" KTM resta più vicina alla 250 che alla 450.


MEDIA O MAXI?
Poi però il motore è un'altra cosa e ci si accorge subito quando scendendo dalla 350 si sale sulla 250 e si cerca il gas con più insistenza e facilità. Se l'agilità è infatti degna di una MX2, il motore ha tanta birra in più, tanto che agli alti regimi la 350 pretende rispetto. Anche chi deciderà di fare "un passo indietro" dalla 450 non resterà deluso, anche perché giocando con le mappature si può ottenere un motore ancora più cattivo.

ENDURO Il percorso enduro scelto per la prova era stretto, lento e martoriato da rocce e radici sporgenti. Inutile dire che in questo contesto le agili 2 tempi spadroneggiavano, una motorizzazione che KTM continua caparbiamente a sviluppare dimostrando con i fatti (e le vittorie nelle gare) che è tutt'altro che estinta. Bellissime sia la 300 sia la 250 che rispetto al passato ho trovato molto migliorate come erogazione anche se la 300 resta la mia preferita.


300 LA OFF PER TUTTI
La 300 EXC-E, a mio parere, è la moto perfetta per farci di tutto, dal vincere le gare al fare il giretto la domenica da amatore. Questa moto unisce la leggerezza del motore 2T con il "corpo" e la fluidità di una 4T. Il risultato è una moto eccezionale che ti rende sempre la vita facile in ogni situazione, agile, con un mare di trazione, capace di arrampicarsi come una capra con un semplice colpo di gas. La possibilità di poter scegliere tra due mappature per l'accensione, poi, fa sì che sia possibile cucirsi addosso la moto adattandola al tracciato o alle proprie esigenze/capacità.

250 4T LA VITA È BELLA La 250 EXC-F (8.400 €) mi ha fatto una bellissima impressione. L'avantreno è indubbiamente più piantato rispetto a quello dei modelli 2T, la moto è rassicurante, non scarta sui sassi, copia alla grande e mantiene una gran trazione su tutti i terreni. Il motore è un trattorino che non mette in difficoltà per l'erogazione molto ben spalmata su tutto l'arco dei giri. Forse sotto non è una furia ma medi e alti sono di ottimo livello. La migliore probabilmente per chi vuole divertirsi con una fatica ragionevole.


E LE ALTRE....
400 e 450 offrono quel qualcosa in più per chi cerca più sprint, la 530 è la moto da uomini duri, a meno che non la vogliate usare sempre sottocoppia... Resta (per me) sempre sbalorditiva la EXC 125, un mezzo incredibilmente performante ma, soprattutto, anche dotato di un tiro ai bassi che se non la provi non ci credi. È la moto dei ragazzi, ma anche di chi ha passato i 16 da un po' e vuole iniziare con un mezzo iperleggero e dal gran motore. Io me ne sono innamorato....


Pubblicato da Stefano Cordara, 21/05/2010
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