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Editoriale

Parigi val bene una messa... al bando dei monopattini elettrici?


Avatar di Emanuele Colombo , il 09/04/23

11 mesi fa - Dopo il referendum di Parigi, riflettiamo sui monopattini elettrici

Vietare i monopattini elettrici: l'esempio di Parigi
Dopo il referendum, Parigi segue il volere dei cittadini votanti e dispone la messa al bando dei monopattini elettrici a noleggio

Non importa che al referendum abbia partecipato meno dell'8% degli aventi diritto: visto il sostanziale plebiscito, Parigi asseconda il volere dei votanti disponendo la messa al bando dei monopattini elettrici a noleggio a partire dal 1 settembre 2023. Decisione difficile, vista l'esigua base di voti e la chiara e immediata avversione delle aziende che operano nel campo, ma tant'è: anche nella capitale francese la maleducazione, la prepotenza e lo sprezzo delle regole, unite all'intrinseca pericolosità di immettere nel traffico veicoli che non frenano bene come gli altri, ha suscitato una reazione forte e un passaggio immediato alle vie di fatto. Con tutto che Parigi è stata tra le prime a sperimentare questa nuova forma di micro-mobilità, nella speranza che servisse a ridurre l'impatto ambientale del settore trasporti. Rimane libera la circolazione dei monopattini privati, ma è chiaro che se verranno bloccate le flotte a noleggio il numero dei circolanti si ridurrà drasticamente.

Comparativa monopattini elettrici: Ducati Pro-III Comparativa monopattini elettrici: Ducati Pro-III

MILANO CAPOFILA... DEI PROBLEMI In Italia il terreno di scontro più caldo è Milano, dove la convivenza tra i monopattini, i pedoni e gli altri veicoli si è dimostrata particolarmente difficile. Un po' per l'uso spregiudicato di questi veicoli (persino come mezzi da carico, come mostra la foto di copertina) un po' per una rete di piste ciclabili realizzata frettolosamente e con tante criticità irrisolte, in un contesto già congestionato. Fatto sta che dal giugno 2020 sono stati quasi duemila gli incidenti che, nel capoluogo lombardo, hanno visto coinvolti i monopattini elettrici. Mal contati sono due al giorno, e questo nonostante l'inasprimento delle regole che dovrebbero disciplinarne l'uso e punirne l'abuso.

PAROLE PAROLE PAROLE Nel più classico gioco delle parti, l'assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile di Regione Lombardia Franco Lucente invoca con urgenza ''una regolamentazione rigida e precisa'', mentre il sindaco del Comune di Milano Beppe Sala prende tempo, perplesso sulle scelte di Parigi, vista l'esigua percentuale dei votanti: ''è meglio che a decidere siano i cittadini o l'amministrazione del sindaco?'', dice. ''Regione Lombardia si è già mossa da tempo, con una proposta di legge approvata in Consiglio regionale e inviata in Parlamento, che introduce l'obbligatorietà del casco anche per i maggiorenni, l'obbligo di copertura assicurativa per tutti e la frequenza di un corso di abilitazione per i conducenti minorenni'', dice Lucente. Quello che però viene sistematicamente ignorato in questi casi è che qualunque regola non vale nulla se non si è in grado (o non si ha la volontà) di farla rispettare. I ciclisti, dopotutto, fanno da sempre ciò che gli pare e nessuno fa nulla in proposito.

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TUTTI SANZIONABILI Una legge chiara e con sanzioni precise, infatti, c'è già: tanto per i monopattini elettrici quanto per le e-bike ed è sotto gli occhi che nessuno la rispetta e nessuno si preoccupa di contestare comportamenti proibiti. Tanto da automobilisti quanto da pedoni vediamo quotidianamente monopattini e bici elettriche sfrecciare ovunque senza rispetto per l'uso del casco da parte dei minori, senza rispetto per il divieto di portare passeggeri, senza rispetto per i pedoni nelle aree pedonali, senza rispetto dei limiti di velocità imposti dalla legge.

CE NE SAREBBE ANCHE PER LE E-BIKE Tante volte viene anche il dubbio che sia diffuso, tra i biker addetti alle consegne, l'utilizzo di e-bike molto più potenti e veloci del consentito. Ma chi li ferma mai? Chi controlla? Chi sanziona? Forse ogni tanto capita che se ne ''punisca uno per educarne cento'', ma a giudicare dal risultato, quei cento guardano sempre da un'altra parte. Se davvero si vuole ottenere qualche risultato, l'unica strada percorribile è quella scelta da Parigi: colpire le società di noleggio per togliere immediatamente dalla strada migliaia di veicoli. Draconiano, sicuramente. Eccessivo, forse. Ma almeno non sarebbe pretestuoso.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 09/04/2023
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