Il termine tuning identifica l’insieme di modifiche estetiche e meccaniche apportate a un veicolo per personalizzarne l’aspetto, le prestazioni o le funzionalità. Un fenomeno globale che spazia dalla semplice riverniciatura al cambio radicale di impianti e componenti.
Tuttavia, in Italia, ogni modifica è soggetta a precise normative: la personalizzazione non può compromettere la sicurezza stradale, la funzionalità del veicolo o violare il codice della strada. Vediamo insieme che cosa è consentito, cosa è proibito e cosa è invece regolamentato, per non rischiare multe e sanzioni.
- Le modifiche legali e quelle vietate
- Il tuning meccanico
- Modifiche agli interni
- L'oscuramento dei vetri
- Cambiare l'impianto audio
- Le sanzioni che si rischiano
- FAQ - domande frequenti
- Conclusioni
Tuning auto: modifiche legali e vietate
In Italia si dice che tutte le cose si dividono in tre categorie: o sono illegali, o sono immorali, oppure fanno ingrassare. Il tuning, in particolare, è argomento spinoso e tutto o quasi si dice sia vietato. Ma le cose non stanno proprio così.
In linea generale le modifiche all'auto sono legali se:
coerenti con quanto indicato nella carta di circolazione, oppure
omologate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
In assenza di tali condizioni, si rischiano sanzioni amministrative e il ritiro della carta di circolazione. Ma rimane un certo margine di intervento.
Colorazione e rivestimento: libertà limitata
Cambiare il colore dell’auto è permesso senza specifiche autorizzazioni, purché non si imiti l’aspetto dei veicoli delle forze dell’ordine.
Nel rispetto di questa prima condizione, si può usare qualsiasi tinta o combinazione di colori: applicati con una classica verniciatura oppure con il car wrapping, ossia l’applicazione di pellicole adesive.
In quest'ultimo caso, tuttavia ci sono delle limitazioni:
Le pellicole non possono essere cromate o luminescenti su grandi superfici per evitare di abbagliare coi riflessi gli altri automobilisti.
È vietato coprire fari, parabrezza, finestrini anteriori e targa, per garantire la visibilità al guidatore e la riconoscibilità del veicolo.
Ultimo ma non per importanza, le pellicole usate per i vetri devono essere omologate.
Tuning estetico: cosa è consentito
Sono permesse alcune modifiche alla carrozzeria e agli accessori esterni, a patto che rispettino requisiti specifici:
Spoiler e minigonne sono ammessi se non superano la sagoma del veicolo e non presentano spigoli taglienti.
Gli specchietti possono essere cambiati con componenti approvati.
Luci personalizzate sono ammesse solo se omologate e se rientrano negli spazi e nelle specifiche previste (bianco/giallo per luci anteriori, rosso per posteriori, arancione per frecce) e se vengono installate da officine autorizzate.
Le luci decorative che si proiettano verso terra non sono consentite.
Vietate le modifiche ai paraurti, se non con componenti già previsti tra gli accessori omologati: che solo in questo caso possono essere annotati sulla carta di circolazione (libretto).
Modifiche meccaniche: vincoli rigidi per motore, centralina e scarico
Le modifiche meccaniche richiedono molta cautela:
Vietata la rimozione del FAP (filtro antiparticolato), per non superare le emissioni di omologazione.
Il cambio della centralina è illegale se altera le prestazioni.
È permessa l’installazione di impianti GPL o metano, previa omologazione da parte della motorizzazione.
Le marmitte possono essere sostituite solo con componenti omologati che rispettino i limiti di rumorosità.
Freni, sospensioni e pneumatici
Freni e assetti possono essere modificati con maggiore libertà, secondo queste regole:
I freni devono avere certificato di omologazione e attestato di corretta installazione.
È possibile montare cerchi maggiorati NAD con nullaosta del fabbricante del cerchio e attestato di corretta installazione rilasciato dal gommista. Con tali documenti in mano bisogna provvedere alla registrazione in motorizzazione.
Assetti ribassati sono ammessi se ottenuti con kit ufficiali omologati e garantiti della Casa costruttrice del veicolo. In genere, con questi kit, il ribassamento non supera i 15 mm.
Modifiche agli interni: cosa si può fare
L’interno dell’auto offre più libertà, ma non è terra di nessuno:
Sedili posteriori possono essere rimossi solo temporaneamente (ad esempio per un trasloco), altrimenti si modifica la destinazione d’uso del veicolo.
Vietata l’eliminazione dei sedili anteriori.
La Roll Cage può essere installata solo con nullaosta della motorizzazione e deve essere omologata.
Qualsiasi modifica non deve compromettere visibilità e capacità di manovra del conducente.
Oscuramento vetri: limiti e condizioni
I vetri oscurati sono ammessi con restrizioni:
Vietato oscurare parabrezza e finestrini anteriori.
Consentito l’uso di pellicole solo sui vetri posteriori e lunotto.
Le pellicole devono essere omologate e marchiate, e devono garantire visibilità interna.
Necessaria la presenza di specchietti retrovisori su entrambi i lati.
I vetri oscurati sono insomma ammessi, ma devono sempre consentire di vedere all’interno dell’auto.
Hi-Fi e infotainment: zona franca del tuning
Le modifiche agli impianti audio e infotainment sono tra le più libere:
Nessun limite per installazione di sistemi multimediali o luci led interne.
L’unico vincolo riguarda l’intensità del suono: il volume non deve superare i 60 LAeq dB (A), per non distrarre il conducente o compromettere la sicurezza (Articolo 350 Reg. CdS).
In caso di violazione: multa da 42 a 163 euro e possibilità di contestazione per disturbo alla quiete pubblica in base all'articolo 155 del CdS.
Attenzione: la norma è vecchia e risale al 1992. Il limite di 60 LAeq dB (A) equivale al volume di una normale conversazione tra due persone e non esiste autoradio di serie che oggi non sia già in grado di superare quel volume.
Vale dunque il buonsenso di non alzare troppo la musica da non riuscire più a sentire le sirene dei mezzi di soccorso o altri suoni fondamentali per la sicurezza. La norma, comunque, non risulta abrogata, qundi in caso di contenzioso resta valida.
Tuning illegale: le sanzioni previste
Secondo l’articolo 78 del Codice della Strada, le modifiche non omologate o non comunicate possono costare caro:
Multe da 430 a 1.731 euro.
Ritiro immediato della carta di circolazione.
In caso di manomissioni ambientali, si può ipotizzare reato penale.
Va sottolineato che tali sanzioni valgono solo per i veicoli che circolano su strada pubblica. Le regole non si applicano a veicoli da esposizione, competizione o uso privato esclusivo.
FAQ sul tuning auto
È possibile modificare legalmente l’impianto di scarico dell’auto?
Sì, ma solo utilizzando componenti omologati e silenziati. Deve essere rispettato il limite di rumorosità e la modifica va registrata.
Posso montare un impianto audio potente nella mia auto?
Sì, purché non superi i limiti di intensità sonora previsti e non ostacoli la guida.
Si possono oscurare i vetri anteriori?
No, è vietato oscurare parabrezza e finestrini anteriori. Sono consentite pellicole solo sui vetri posteriori e lunotto, se omologate.
Le minigonne sono legali?
Sì, se non superano la sagoma del veicolo, non hanno spigoli vivi e sono saldamente ancorate.
Posso cambiare colore all’auto senza autorizzazione?
Sì, il colore non è un elemento identificativo essenziale. Tuttavia, è vietato imitare veicoli delle forze dell’ordine.
Le modifiche interne, come la roll cage, sono consentite?
Solo se omologate e installate secondo norme precise. Serve il nullaosta della motorizzazione.
Quali sono le ''modifiche sostanziali'' che richiedono una nuova omologazione dell'auto?
Sono le modifiche alle caratteristiche tecniche e funzionali indicate nel certificato di omologazione o di approvazione e nella carta di circolazione, oppure modifiche al telaio, anche per adeguare l'uso del veicolo da parte di portatori di disabilità.
Quali modifiche non richiedono una nuova omologazione del veicolo?
L’omologazione non è richiesta quando vengano montate parti già omologate per l’auto sottoposta a tuning, oppure quando gli interventi siano sostanzialmente irrilevanti.
Conclusione
Il tuning auto in Italia è una pratica possibile ma fortemente regolamentata. Dalla carrozzeria agli impianti audio, passando per modifiche meccaniche e decorative, ogni intervento deve rispettare limiti normativi chiari.
Prima di personalizzare il proprio veicolo, è essenziale conoscere cosa è permesso, cosa va omologato e cosa è vietato. Solo così si può evitare il rischio di sanzioni, garantendo sicurezza e legalità sulla strada.
Va ricordato che ogni modifica sostanziale al veicolo (caratteristiche, equipaggiamenti o telaio, ad esempio) richiede una nuova omologazione, tramite accertamento e prova da parte degli uffici competenti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Entro 60 giorni dall’(eventuale) approvazione delle modifiche, gli uffici competenti ne danno comunicazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) che provvede ad adeguare gli oneri fiscali. Non avrai pensato di cavartela gratis, vero?
Per approfondire le normative sul tuning e consultare le omologazioni aggiornate, visita il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.