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Auto Pick-up per uso privato: leggi, storia, modelli, prezzi
Guida pratica

La guida completa al mondo dei pick-up


Avatar di Emanuele Colombo , il 11/04/20

3 anni fa - Un po' mezzi da lavoro un po' SUV di lusso: i pick-up

Facciamo chiarezza sulla normativa che regola l'uso privato e aziendale dei pick-up. La storia, i modelli, le caratteristiche

PICK UP PER USO PERSONALE LA GUIDA PRATICA

I PIÙ AMATI DAGLI AMERICANI Autentiche icone della mobilità a Stelle e Strisce, i pick-up sono tra i veicoli a motore più venduti negli USA. Ottimi mezzi da lavoro o da cantiere, offrono una versatilità senza pari laddove gli spazi non creano mai difficoltà di manovra. Perché sono in grado di rivestire diversi ruoli, secondo le esigenze: quelli di furgone, di SUV o di fuoristrada veri e propri e il livello di comfort e finiture,in molti casi, si confronta a testa alta con quello delle auto normali. Ma in Italia in tanti si pongono domande come: posso usarlo per portare amici e famigliari? Che cosa dice la legge? Cosa implica l'immatricolazione come autocarro leggero? Ci sono l'imiti all'impiego di un autocarro per uso privato o personale? Ci sono problemi al trasporto di persone? Facciamo chiarezza sulla normativa, completando il quadro con la guida all'acquisto dei pick-up in vendita in Italia e i consigli per trovare i pick-up usati più economici.

I PICK-UP PER USO PERSONALE: QUESTIONE DI REGISTRAZIONE

LA LEGGE È CAMBIATA NEL 2000 Per la legge italiana i pick-up fino a 3,5 tonnellate di massa a pieno carico fanno parte della categoria N1, ossia quella degli autocarri leggeri, e da più parti sentirete dire che ciò ne vieta l'uso per motivi personali. Leggenda vuole che questi veicoli si possano usare solo per il trasporto delle merci legate a una determinata attività, ma nel 2000 la Commissione Europea è intervenuta per fare chiarezza e cambiare le cose.

LE CATEGORIE DI REGISTRAZIONE In particolare, quella che era la registrazione sulla Carta di Circolazione (il famoso libretto del veicolo) come veicolo a uso promiscuo ha lasciato il posto a due distinte categorie, specificate nell'Articolo 82 del Codice Della Strada: da un lato abbiamo il veicolo registrato per uso proprio, dall'altro il veicolo registrato per uso di terzi. Nel caso vogliate acquistare un pick-up, al momento dell'immatricolazione, ponete la massima attenzione nella scelta e nella verifica della categoria di registrazione dello stesso riportata sulla Carta di Circolazione al punto J.1, perché...

USO PROPRIO E USO DI TERZI Un veicolo N1 registrato a uso proprio è utilizzabile a tutti gli effetti come qualsiasi auto privata, con piccole ma significative differenze a seconda che lo si intesti a una persona fisica (uso personale) o che lo si intesti a una Partita IVA (uso aziendale, vedi paragrafo più in basso). Ciò trova riscontro anche sul sito PoliziaMunicipale.it. Un veicolo registrato per uso di terzi è invece, effettivamente, limitato nel suo impiego a motivi professionali: può essere condotto solo da un dipendente dell'azienda proprietaria e per usi connessi all'attività lavorativa negli orari e nei giorni di apertura. Solo così può essere definito un veicolo a reddito commerciale, ossia “veicolo che lavora dietro corrispettivo nell’interesse di terzi non intestatari”: categoria in cui rientrano, per esempio, i furgoni dei corrieri.

LA REGISTRAZIONE SI PUÒ CAMBIARE? Comprando un pick-up (o qualsiasi altro veicolo classificato autocarro) di seconda mano è necessario verificare che la sua registrazione risponda alle nostre esigenze. Nel caso così non fosse, e si volesse per esempio fare uso proprio di un mezzo registrato per uso di terzi, sarà sufficiente richiedere il cambio di registrazione onde non cadere nell'irregolarità legata all'uso di un veicolo non conforme.

PICK-UP PER USO AZIENDALE: LA QUESTIONE INTESTAZIONE

AZIENDALE E USO PRIVATO Se il pick-up è intestato a persona fisica, ciò ne impedisce la gestione fiscale e la detraibilità, che invece sono possibili se il veicolo è intestato a Partita Iva, in quanto bene strumentale. Nel caso si scelga si intestare un pick-up per uso proprio a una Partita Iva, quindi per uso aziendale, si vengono a creare due situazioni da gestire con cautela. La prima riguarda l'uso del veicolo per motivi diversi da quelli lavorativi: ciò non crea problemi dal punto di vista del CdS, ma potrebbe essere contestato dal punto di vista fiscale.

RECUPERO FISCALE Per giustificare l'utilizzo di un pick-up aziendale anche nel tempo libero e per uso privato, è suggerito di rinunciare a un recupero fiscale del 100% in favore di un imponibile calcolato in base a quella che viene definita pro rata temporis. Per i dettagli contattate direttamente il vostro commercialista, ma in sostanza si tratta - dopo aver recuperato l'IVA per intero - di definire una detrazione dell'autocarro in una percentuale ragionevole per il tuo tipo di attività svolta: una percentuale che preveda una restante parte a perdere per giustificare il tempo di utilizzo privato del veicolo.

AMICI E PARENTI ALLA GUIDA Ancora più delicata è la guida del veicolo da parte di amici e parenti, che facilmente espone a contestazioni da parte delle forze dell'ordine. Altamente sconsigliato è affidare la conduzione a persone completamente estranee alla società proprietaria del mezzo. In tutti gli altri casi è necessaria una delega firmata dall'amministratore: meglio se di scadenza breve.

IN CASO DI CONTESTAZIONI

MATERIA DIBATTUTA Nonostante la giurisprudenza chiarisca l'uso proprio di un pick-up, così come di qualunque veicolo di categoria N1, capita che esponenti delle forze dell'ordine vogliano emettere ugualmente un verbale. In tal caso, una strategia difensiva l'ha spiegata Mauro Valli sul suo sito Vallistore.com. Valli, dal 1991, è specializzato nella vendita di auto americane, tra cui, naturalmente, i pick-up. E per risolvere positivamente le controversie dice che...

PER VINCERE IL RICORSO Nel caso vi venga fatto un verbale, il consiglio di Valli è: “Di annotare nello spazio dedicato alle note (dello stesso verbale) che il vostro autocarro è di tipo N1 avente massa complessiva a pieno carico inferiore a 35 qt. e che facevate presente allo stesso agente che si tratta di un veicolo registrato come uso proprio. Chiedete inoltre all'agente di firmare con firma leggibile oppure di fornire esplicitamente il suo nome e cognome”.

CONTRO GLI ABUSI Tutte le informazioni di cui sopra sono utili per un eventuale ricorso. Inoltre: “Se minacceranno di ritirarvi la carta di circolazione dovete sapere che, dal punto di vista legale, si ritiene che l’eventuale ritiro della carta di circolazione da parte dei verbalizzanti, potrebbe ipotizzare abuso in atti d’ufficio in quanto gli stessi violerebbero la nota del Ministero degli Interni emessa in data 12/3/1991 tutt’ora valida”, conclude Valli.

PICK-UP E BLOCCHI DEL TRAFFICO

NON SONO MEZZI PESANTI Non è che, trattandosi di mezzi idonei a un uso commerciale e per il trasporto merci, i pick-up sono maggiormente soggetti ai blocchi del traffico? Magari a quelli dei mezzi pesanti? Il dubbio è lecito, ma la risposta è: i mezzi pesanti sono quelli di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate, mentre i nostri cassonati di categoria N1 non possono superare le 3,5 tonnellate a pieno carico. Il blocco dei mezzi pesanti, insomma, non li spaventa, ma visto che ogni nuova ordinanza locale fa storia a sé, assicuratevi di volta in volta di leggere gli eventuali provvedimenti che facciano riferimento agli autocarri leggeri.

LE CARATTERISTICHE DEI PICK-UP

LI VEDI DAL CASSONE Non serve un occhio allenato per distinguere un pick-up da un altro tipo di veicolo. I pickups – come si direbbe in America – si distinguono infatti per la presenza di un cassone, che sostituisce il bagagliaio: lo sostituisce, si badi bene, non lo affianca, lasciando il carico allo scoperto, a meno di non ricorrere ad accessori che lo chiudano, in parte o in toto, con strutture rigide dotate di serratura.

DIVERSI NELLA STRUTTURA Il cassone è separato dall'abitacolo, che può essere a due soli posti (single cab); a quattro posti e con due sole porte d'accesso (extended cab); oppure con quattro porte e due file di sedili (double cab). Altra distinzione riguarda il tipo di telaio e le sospensioni. I pick-up più moderni utilizzano di solito scocche portanti e sospensioni a ruote indipendenti come le normali berline d'alta gamma. I mezzi più tradizionali conservano il telaio a longheroni, sul quale cabina e cassone vengono fissati.

Telaio a longheroni e sospensioni ad assale rigido e balestre su Volkswagen Amarok 2012 Telaio a longheroni e sospensioni ad assale rigido e balestre su Volkswagen Amarok 2012

MOLTI SONO 4X4 Questi ultimi risultano spesso un po' meno confortevoli e raffinati nella guida su strada, ma conservano, talvolta, sospensioni posteriori a balestre con ponte rigido: una soluzione valida per sopportare carichi gravosi. Molto diffusa, in questa categoria di veicoli, la trazione 4x4 (spesso ad attivazione manuale oppure on demand, con un sistema a controllo elettronico), che non di rado si accompagna a differenziali bloccabili e a un cambio dotato di marce ridotte, che conferisce loro caratteristiche di autentici fuoristrada.

I PICK-UP SUL LIBRETTO Sulla Carta di Circolazione, ossia il famoso libretto, le tre tipologie sono riassunte con due distinti codici carrozzeria: K0 per il generico veicolo con cassone, a cui in tempi più recenti è stato affiancato il codice K9 per il veicolo con cassone e cabina allungata. Nella scelta di un pick-up non fatevi condizionare dalla potenza del motore, nel timore che si ripercuota sulla tassa di circolazione: questi veicoli pagano il bollo in base alla portata, non ai CV o ai kW.

LI ATTREZZI COME VUOI Lo spazio destinato ai passeggeri è in competizione con la capacità di carico, tanto più grande la cabina, tanto meno lo sarà la superficie del cassone. Che da parte sua, ricorrendo anche - ma non solo - ad accessori di fornitori specializzati, può essere attrezzato con bauli amovibili dotati di serratura; vasconi impermeabili che ne migliorano la lavabilità; coperture di tela o plastica dura pensate per proteggere il carico dai malintenzionati, hard top finestrati e persino moduli abitativi per farli diventare dei camper in miniatura.

PICK-UP 2020: I MODELLI VENDUTI IN ITALIA

In attesa che debutti sul mercato l'attesissimo Tesla Cybertruck, il primo pick-up elettrico di serie, ecco una rassegna completa di tutti i modelli tradizionali importati ufficialmente in Italia.

FIAT FULLBACK

Disponibile con cabina estesa (2 porte, 4 posti e cassone da 185 x 147 cm) o cabina doppia (4 porte, 5 posti e cassone da 152 x 147 cm) è lungo da 5,22 a 5,28 metri secondo le versioni. La trazione integrale è dotata di marce ridotte, per il fuoristrada impegnativo. Motori solo diesel da 2,4 litri, con potenze da 154 a 181 CV. Prezzi a partire da 31.782 euro. Fiat Fullback nasce nel 2016 e le quotazioni per un modello usato d'occasione partono da 14.000 euro circa, per superare i 34.000 euro nel caso delle versioni più accessoriate a km 0. Visto il successo commerciale non proprio entusiasmante, dovrebbe uscire di listino entro l'estate 2020, ma al momento di scrivere risulta ancora disponibile sul sito Fiat Professional (qui la prova della Fiat Fullback).

Fiat Fullback, vista 3/4 anteriore Fiat Fullback, vista 3/4 anteriore

FORD RANGER

Lungo 5,36 metri, o 5,40 m nella versione più grintosa Raptor, è proposto nella sola versione a cabina doppia, con 4 porte, 5 posti e un cassone di 156 x 155 cm di superficie. Può contare su una trazione integrale inseribile fino a 120 km/h e sulle marce ridotte, per superare le pendenze più ripide, mentre l'offerta dei motori – tutti a gasolio – prevede unità da 2,0 litri con potenze tra 170 e 213 CV oppure un 3,2 litri da 200 CV. I prezzi partono da 35.402 euro, ma sul mercato dell'usato si trovano occasioni per tutte le tasche. Questo perché il modello attuale nasce nel 2012 ed è stato aggiornato nel 2019: ed ecco che si va da 12.500 euro per gli esemplari più sfruttati a 52.000 euro e oltre per le km 0 più accessoriate (qui la prova della Ford Ranger).

VEDI ANCHE



Ford Ranger Raptor 2019 salto Ford Ranger Raptor 2019 salto

GREAT WALL STEED 6

Una sola versione per non generare dubbi: doppia cabina, con 4 porte e 5 posti, e un cassone di 155 x 146 cm, per una lunghezza complessiva di 5,35 metri. La trazione è integrale e il cambio – a 5 marce – prevede le ridotte. Un solo motore, di derivazione Mitsubishi: un 2,4 litri a benzina da 122 CV che diventa bi-fuel con l'impianto a GPL firmato Landi e montato dall'importatore italiano. I prezzi partono da 19.893 euro e ne fanno uno dei pick-up più economici sul mercato. Lanciato nel 2011 e aggiornato nel 2017, lo Steed 6 si trova usato con prezzi tra 10.000 e 22.000 euro circa.

Great Wall Steed 6, vista 3/4 anteriore Great Wall Steed 6, vista 3/4 anteriore

ISUZU D-MAX

Disponibile con cabina estesa (2 porte, 4 posti e cassone da 180 x 153 cm) o cabina doppia (4 porte, 5 posti e cassone da 149 x 153 cm) è lungo da 5,30 metri. La trazione è 4x4, di tipo inseribile, e il cambio prevede le marce ridotte. Unica la scelta per il motore: un diesel da 1,9 litri e 163 CV di potenza. Prezzi a partire da 27.877 euro. Nata nel 2012, l'attuale generazione del D-Max è stata aggiornata nel 2017; in passato veniva proposta anche con motorizzazioni di maggiore cubatura e le quotazioni per un modello usato d'occasione partono da meno di 12.000 euro, per raggiungere i 26.000 euro nel caso degli esemplari più recenti. Rare le offerte a km 0.

Isuzu D-Max, vista 3/4 anteriore Isuzu D-Max, vista 3/4 anteriore

MAHINDRA GOA PIK-UP PLUS

Proposto oggi nell'unica versione a cabina doppia, con 4 porte e 5 posti, è lungo 5,18 metri e ha un cassone che misura 149 x 152 cm. Disponibile sia con trazione integrale sia con la sola trazione posteriore, prevede le marce ridotte al cambio solo nella versione 4x4. Un solo motore, a gasolio, da 2,2 litri e 140 CV. I prezzi partono da 22.294 euro e lo collocano a buon diritto tra i pick-up economici. Lanciato nel 2008 e aggiornato nel 2019, si trova usato – anche in versione single cab – con prezzi tra 4.500 e 15.000 euro circa.

Mahindra Goa 2019, vista 3/4 anteriore Mahindra Goa 2019, vista 3/4 anteriore

MERCEDES CLASSE X

Nato nel 2017, con il marchio che porta non può che collocarsi nella fascia alta del mercato: vero, la base meccanica è in comune con Nissan Navara e Renault Alaskan (vedi sotto), ma la personalizzazione estetica – anche degli interni – è evidente. Lungo 5,34 m ha 4 porte, 5 posti e un cassone da 156 x 159 cm. Proposto sia con trazione esclusivamente posteriore sia con trazione integrale e marce ridotte, offre la scelta tra due motorizzazioni, entrambe Diesel: 2,3 litri nelle varianti da 163 o 190 CV e 3,0 litri da 258 CV. I prezzi partono da 36.978 euro; usato si trova a partire da meno di 30.000 euro, mentre esemplari recentissimi possono superare i 50.000 euro. Come il Fiat Fullback sembra destinato a uscire di produzione entro maggio 2020 (qui la prova della Mercedes Classe X).

Mercedes Classe X, alterego di Nissan Navara Mercedes Classe X, alterego di Nissan Navara

MITSUBISHI L200

Nato nel 2015 e rinnovato nel 2019 è un must della categoria. Proposto sia con cabina estesa a 2 porte e 4 posti, sia con cabina doppia a 4 porte e 5 posti, è lungo tra 5,22 m e 5,31 m: a seconda dell'allestimento, non del tipo di cabina, che da parte sua influisce solo sul cassone (185 x 147 cm oppure 152 x 147 cm). Offerto con trazione integrale e marce ridotte, propone un solo motore, Diesel, da 2,3 litri e 150 CV. I prezzi partono da 30.950 euro; usato si trova a partire da circa 16.000 euro, per superare i 36.000 euro dei modelli a km 0 (qui la prova della Mitsubishi L200).

NISSAN NAVARA

Nato nel 2015, ma aggiornato nel 2019, è offerto in due versioni: la King Cab (cabina estesa) a 4 posti, lunga 5,26 m, e la double cab che porta con sé 5 posti e una lunghezza del mezzo di 5,33 m. Nel primo caso il cassone ha una superficie di carico di 180 x 156 cm, che si riducono a 159 x 156 cm nel caso della cabina doppia. L'offerta prevede un solo motore a gasolio da 2,3 litri, ma declinato in due livelli di potenza: 163 o 190 CV. La trazione è integrale con le ridotte. Il listino attacca a 31.167 euro, mente gli esemplari d'occasione spaziano da 18.000 ai 39.000 euro per le km 0 (qui un approfondimento sulla Nissan Navara 2020).

Nuovo Nissan Navara 2020, vista 3/4 anteriore Nuovo Nissan Navara 2020, vista 3/4 anteriore

RENAULT ALASKAN

Con una lunghezza che va da 5,33 a 5,40 m secondo gli allestimenti, è uno dei pick-up più grandi sul mercato. Parente del Nissan Navara, è offerto solo in versione double cab, che tuttavia è omologata per 4 passeggeri. Il piano di carico misura 158 x 156 cm e il motore Diesel da 2,3 litri è proposto nelle varianti da 163 o 190 CV. La trazione è integrale e il cambio prevede le ridotte. Prezzi a partire da 35.295 euro. Si risparmia con l'usato, ma è un'auto poco diffusa: i primi esemplari, del 2017, si trovano a partire da circa 25.000 euro, mentre le km 0 top si aggirano sui 33.000 euro (qui un approfondimento su Renault Alaskan 2020).

Renault Alaskan, vista 3/4 anteriore Renault Alaskan, vista 3/4 anteriore

SSANGYONG REXTON SPORTS

Nato nel 2018 ha una lunghezza di 5,10 m e un cassone un po' meno ampio della media (130 x 157 cm), che avvantaggia lo spazio in abitacolo. Offerto nella sola variante a cabina doppia, con 4 porte e 5 posti, ha anche una sola motorizzazione: un Diesel da 2,2 litri e 181 CV, con trazione integrale e cambio dotato di marce ridotte. Il listino attacca a 30.900 euro, ma è un modello su cui si riescono a fare ottimi affari, con modelli a km 0 del 2019 tra 23.000 e 29.000 euro.

Ssangyong Rexton Sports, vista 3/4 anteriore Ssangyong Rexton Sports, vista 3/4 anteriore

TOYOTA HILUX

Lontano parente del SUV Land Cruiser, il pick-up Toyota è proposto sia con cabina estesa sia con cabina doppia. La prima, con 2 porte e 4 posti, ha un cassone tra i più ampi della categoria, di 185 x 154 cm. Chi sceglie la versione con due porte e un posto in più sacrifica il piano di carico, che si riduce a 153 x 154 cm. Un solo motore a disposizione, il Diesel da 2,4 litri e 150 CV, abbinato a trazione integrale e ridotte. I prezzi partono da 32.300 euro, ma i primi esemplari d'occasione della generazione attuale, datati 2016, si portano a casa con meno di 25.000 euro. Le km 0 più recenti superano i 36.000 euro.

Toyota Hilux, vista 3/4 anteriore Toyota Hilux, vista 3/4 anteriore

UAZ PICKUP

Nato nel 2018 ha molte caratteristiche che lo distinguono dalla massa: sospensioni ad assali rigidi e motorizzazioni che snobbano il gasolio per puntare su unità a benzina o a GPL: entrambe basate sul 2,7 litri da 135 CV. Trazione integrale e cambio con ridotte completano il quadro tecnico di questo pick-up da 5,13 m, che vanta una cabina doppia (con 4 porte e 5 posti) e un cassone piuttosto risicato: da 138 x 127 cm. Ma i prezzi sono bassi: si parte da 22.966 euro. Usato e km 0? Praticamente introvabili.

Uaz Pickup, vista 3/4 anteriore Uaz Pickup, vista 3/4 anteriore

VOLKSWAGEN AMAROK

Lungo 5,25 m, mette sul piatto un abitacolo a doppia cabina al top per finiture e comfort. Quattro porte e 5 posti, quindi, con un cassone da 156 x 162 cm. Un solo motore, diesel da 3,0 litri, declinato nelle varianti da 204 o 258 CV: niente superbollo con la versione top, visto che gli autocarri pagano sulla portata e non sulla potenza. Secondo le versioni sono previsti diversi tipi di trazione integrale, con marce ridotte. I prezzi sono da SUV premium: si parte da 38.214 euro, ma il mercato dell'usato è ricco di occasioni. I primi esemplari risalgono al 2010 e si portano a casa a meno di 11.000 euro. Le ultime km 0 meglio accessoriate possono superare i 55.000 euro.

LA STORIA DEI PICK-UP

GLI ALBORI Alcuni dicono che la parola pick-up sia stata utilizzata per la prima volta dal costruttore americano Studebacker già nel 1852, ma di pick-up si comincia a parlare sul serio nel 1913, quando la carrozzeria americana Galion Alsteel Body Company (oggi Galion-Godwin Truck Body Co.) costruì e installò per la prima volta un cassone per il trasporto delle merci sul telaio leggermente modificato di una Ford Model T. L'idea era quella di fornire un veicolo da trasporto più efficace del tradizionale carro a trazione animale e più economico degli autocarri da una tonnellata di portata utile. L'idea piacque e nel giro di pochi anni le officine che praticavano queste modifiche ai telai delle automobili fiorirono. Nel 1917 la base impiegata dalla Galion Alsteel diventava la Ford modello TT e per ricavarsi una fetta di un  mercato in espansione, Dodge introduceva nel 1924 un pickup da 3/4 di tonnellata con cabina e carrozzeria costruiti interamente in legno.

IL PRIMO È FORD Il primo vero pick-up di serie arriva nel 1925, quando Ford mette in produzione il Ford Model T Runabout con carrozzeria Pickup, della portata di mezza tonnellata. Il pianale è quello della Model T, la carrozzeria è in acciaio e le sospensioni posteriori montano molle rinforzate per far fronte alla guida a pieno carico. La denominazione ufficiale è Ford Model T Runabout con carrozzeria Pickup e costa 281 dollari. L'intera produzione ammonterà a 34.000 unità: con tutto che già nel 1928 la Model T viene sostituita dalla Ford Model A. Il passaggio alla nuova piattaforma porta in dote la cabina chiusa, un parabrezza di vetro di sicurezza, finestrini laterali apribili e cambio a tre velocità.

1925 Ford Model T Runabout Pickup 1925 Ford Model T Runabout Pickup

DIVENTANO DI MODA Il mercato è in espansione, ma è solo negli anni 50 che i truck, come vengono spesso chiamati i pick-up in America, cominciano a trasformarsi in veicoli più confortevoli e rifiniti: precursori di quelli che conosciamo oggi. Non più mezzi esclusivamente da lavoro, insomma, ma veicoli alla moda che la gente acquista come primario mezzo di trasporto. La produzione negli Stati Uniti ha ricevuto grande impulso dopo l'introduzione della cosiddetta Chicken Tax del 1963, una norma protezionistica che vietava l'importazione di pickup stranieri nel mercato interno.

VIA LIBERA ALLE PRESTAZIONI La vera svolta, tuttavia, si è verificata nel 1973, con l'introduzione di una rigida politica per il contenimento dei consumi di carburante e delle emissioni: norme che affliggevano molti tipi di veicoli di grandi dimensioni destinati al tasporto di persone, ma non i ''pick-up truck'', che rimanevano soggetti a standard meno severi. Ciò ha favorito lo sviluppo di modelli ad alte prestazioni, che solo in tempi relativamente recenti hanno dovuto fare i conti con i SUV sui mercati di riferimento.

I PICK-UP NEL MONDO Certo, tutto questo accade negli USA, che sono di gran lunga il mercato più ricco per questo tipo di veicoli, la cui quota sull'immatricolato si attesta attorno al 18%. I truck ottengono buoni riscontri anche in Sud America (dove Fiat ha appena lanciato l'aggiornamento della Fiat Strada), Sud Africa e Tailandia, mentre in Italia sono poco diffusi. Un po' per le dimensioni generalmente molto generose, che non di rado superano i 5 metri di lunghezza, un po' per la mancanza di chiarezza normativa esposta nei paragrafi precedenti, che negli anni passati complicava non poco la vita a chi voleva un pick-up per uso privato.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 11/04/2020
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