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SP Chaos: sogno o son desto, l'ultracar da 3.000 CV esiste? (video)


Avatar di Alessandro Perelli , il 04/11/21

2 anni fa - I numeri stratosferici della macchina greca lasciano tutti perplessi

Video SP Automotive Chaos: dubbi sulla hypercar da 3.000 CV
Più potente, veloce e costosa di qualsiasi hypercar mai costruita, l' "ultracar" greca fa sorgere molti dubbi agli appassionati. Arriverà mai?

IL WEB POTREBBE MISCHIARE REALTÀ E FANTASIA Partiamo con una premessa: oggi non è difficile mostrare alla platea mondiale un prodotto esclusivo o innovativo grazie allo strapotere mediatico offerto del web, anche nel settore automotive. Il nuovo modello non è ancora pronto? Poco male: un bel set fotografico, un bravo disegnatore et voilà, ecco la berlina, il SUV modaiolo oppure la supercar di ultima generazione, ma che in realtà sono ancora un progetto sulla carta. Detto questo, al di qua dello schermo di un computer bisogna essere bravi a catturare le notizie più “vere” e prendere le distanze dai “fake”, ma non è sempre facile. Volete un esempio? Se Ferrari in forma ufficiale mostra le immagini del suo tanto atteso SUV, ci saranno pochi dubbi sulla veridicità delle foto e dei dati dichiarati. Ma se sul web compaiono gli scatti di un’automobile da oltre 3.000 CV (!) costruita da un poco conosciuto specialista greco, insomma, qualche domanda è lecito farsela. Attenzione, non stiamo tacciando alcuno di essere un furbetto o, peggio, un truffatore, ma la credibilità e l’affidabilità di un marchio prestigioso sono frutto di anni e anni di lavoro e consolidati rapporti con clienti e media. Ok, il “pippone” a sfondo etico è terminato, adesso passiamo all’attualità.

SP Automotive Chaos: esiste davvero l' ''ultracar'' da 3.000 CV? SP Automotive Chaos: esiste davvero l' ''ultracar'' da 3.000 CV?

SP CHAOS: L’ULTRACAR ESISTE DAVVERO? Se l'obiettivo della startup greca Spyros Panopoulos Automotive (o SP Automotive in breve) era creare clamore attorno alla loro “ultracar” Chaos, allora missione compiuta. Anche noi siamo rimasti colpiti dallo sciorinare di tali numeri e prestazioni (''ha suscitato una buona dose di curiosità'', come scritto nell'articolo). Tuttavia, non sono state solo rose e fiori dopo la presentazione, poiché la platea degli appassionati di tutto il mondo, oltre ai giornalisti locali e internazionali, ha messo in dubbio la validità delle specifiche a dir poco mozzafiato dell’auto, e persino sull'esistenza del progetto stesso. Effettivamente, anche a noi la scheda tecnica della Chaos ha lasciato sbalorditi e ammettiamo di esserlo tuttora. Insomma, un pizzico di sano scetticismo esiste riguardo le specifiche presentate da un piccolo costruttore, che si è presentato al mondo solo di recente e senza un pedigree consolidato.

SP Automotive Chaos: l'abitacolo dell'esclusiva automobile greca SP Automotive Chaos: l'abitacolo dell'esclusiva automobile greca

QUALCHE DATO PER CAPIRE DI COSA SI PARLA Ma facciamo un passo indietro per ricordare le specifiche della Chaos, che è equipaggiata con un motore a benzina V10 biturbo da 4,0 litri di nuova concezione, che eroga (o erogherebbe) fino a 3.065 CV (ma ci sarebbe anche una più “tranquilla” versione da circa 2.000 CV) per uno 0-100 km/h in appena 1,55 secondi, uno sprint sul quarto di miglio (circa 400 metri) in 7,5 secondi e una velocità massima superiore a 500 km/h. Questi dati sarebbero sufficienti per bruciare in partenza l'auto elettrica di produzione più performante al mondo, la Rimac Nevera (8,58 secondi sul ¼ di miglio) e per superare senza indugio la velocità massima della Bugatti Chiron Super Sport 300+ a 490,484 km/h.

SP Automotive Chaos: il profilo super aerodinamico dell'auto SP Automotive Chaos: il profilo super aerodinamico dell'auto 

SUPER PERFORMANCE E SUPER PREZZO Sarebbe anche un’automobile ben più costosa rispetto alle altre due. Infatti, con il prezzo dichiarato da SP Automotive tra 5,5 milioni di euro (la versione da 2.000 CV) a 12,4 milioni di euro (la versione da 3.000 CV), la Chaos diventerebbe una delle nuove auto più costose della storia. D’altro canto, non è che Rimac o Bugatti non offrano prestazioni e prezzi sconvolgenti facendo sembrare marchi affermati come Ferrari e Lamborghini delle normali auto di produzione. Tuttavia, né Rimac né Bugatti hanno costruito automobili incredibili nell’arco di un paio d'anni. Per esempio, Rimac è stata fondata nel 2009, anche se le basi per l'azienda sono state gettate nel 2007, con il Concept One, poi svelato nel 2011. La Nevera di Rimac è arrivata diversi anni dopo nel 2018, nata grazie agli investimenti di costruttori del calibro di Porsche e Hyundai. E Bugatti è un marchio che ha fatto la storia dell’automobilismo, oggi nell’orbita di Rimac, ma con una partecipazione del 45% di Porsche (Gruppo Volkswagen). Insomma, non proprio dei debuttanti… Per questo motivo molti si sono persuasi che il fondatore di SP Automotive Spyros Panopoulos dovrebbe essere più moderato nel dichiarare numeri così impegnativi senza prima fornire prove tangibili sul reale potenziale della sua auto. E secondo stampa e appassionati sarebbe molto utile far vedere qualcosa di diverso da quelle che sembrano essere le foto di un modello statico 3D, che non aiuta certo a costruire fiducia, indipendentemente dalle intenzioni.

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SP Automotive Chaos: un dettaglio della coda con i fari a LED SP Automotive Chaos: un dettaglio della coda con i fari a LED

DUBBI CONDIVISI ANCHE SUI SOCIAL MEDIA Sulla pagina Facebook ufficiale dell'azienda, gli utenti dei social media hanno sottolineato l'uso di rendering per l'auto, inoltre lo sfondo fotografico della fabbrica si è rivelato essere un semplice magazzino nel Regno Unito. Panopoulos ha risposto che questa è una pratica comune tra molte case automobilistiche, e ha ragione. I costruttori usano spesso sfondi manipolati per gli shooting dei loro nuovo modelli. D'altra parte, gli utenti online si sono anche chiesti se davvero SP Automotive fosse stata pronta a presentare l'auto al Salone di Ginevra 2021 (annullato anche quest'anno), perché oggi il ritardo accumulato arriva a sei mesi e della macchina vera, nemmeno l’ombra.

SP Automotive Chaos: la super auto greca nascosta da un velo SP Automotive Chaos: la super auto greca nascosta da un velo

ZERO PARTNER PER UN PROGETTO COSÌ AMBIZIOSO Semmai, è strano che SP Group non abbia elencato alcun partner di sviluppo per un progetto tanto complesso e oneroso, il che suggerirebbe che tutto viene fatto internamente da un'azienda che deve ancora mostrare le sue strutture – Panopoulos ha detto che lo farà a tempo debito. E ancora, suona strana la mancanza di una collaborazione con produttori specializzati in elettronica o funzionalità software come la tecnologia della realtà aumentata, gli occhiali VR, le funzionalità 5G, il riconoscimento facciale e delle impronte digitali e i comandi vocali, annunciati quando è stata presentata la macchina. Invece, è stata comunicata una lista di aziende e brand che supporteranno SP Automotive nel presentare, collaudare e vendere la Chaos, tra le quali Top Gear della BBC, Sotheby's e Red Bull. Ma anche in questo caso, bocche cucite sui programmi.

SP Automotive Chaos: il titolare Spyros Panopoulos SP Automotive Chaos: il titolare Spyros Panopoulos

UN VIDEO SVELA LE FORME DELLA ULTRACAR Dopo il putiferio scatenato sul web da appassionati e media, il titolare Mr. Panopoulos ha dato una risposta con cui prova a replicare alle preoccupazioni pubblicando un breve video (sotto), dove si riescono a intravvedere le forme della macchina nascoste da un telo. Ma è la natura stessa delle startup che, giustamente, porta il pubblico e gli investitori a chiedersi se possono fidarsi di un progetto realizzato ex novo e se il piano industriale è finanziariamente sostenibile. Il mondo tech e automobilistico sono pieni di fallimenti anche quando i prototipi funzionanti avevano offerto qualche garanzia in più rispetto a oggi. Detto questo, ovviamente tale pensiero vale oggi, cioè in base a quello che tutti hanno visto, sentito e letto di SP Automotive. Spetta all'azienda stessa affrontare le legittime preoccupazioni e mantenere le sue promesse in modo tempestivo. Forse, diffondere le notizie in maniera più mirata nel tempo invece di sbandierare repentinamente dati tecnici impressionanti sarebbe stato un approccio più prudente ed efficace.


Pubblicato da Alessandro Perelli, 04/11/2021
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