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Genova per noi (e loro)


Avatar Redazionale , il 01/07/13

10 anni fa - Genova, arte architettura e sorprese per i più piccoli

Genova, alla scoperta di architetture ardite, capolavori di arte e gelati indimenticabili vista mare

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TECNOLOGIA VECCHIA MANIERA Si dice tecnologia e si pensa immediatamente a cellulari, smartphone, tablet e chissà quale altra diavoleria di ultimissima generazione. In realtà, altrettanto tecnologiche e sovente molto più ardite sono le ingegnose soluzioni che si nascondono dietro le creazioni architettoniche, pittoriche e scultoree dei secoli passati, in grado di conquistare anche i più scettici. Genova antica è un labirinto di stradine e stretti vicoli intricati, dove all’improvviso si aprono piccole piazzette dominate da imponenti palazzi o antiche chiese. Via Garibaldi, via Cairoli (un tempo Strada Nuova e Strada Nuovissima) e via Balbi costituiscono il salotto di lusso della città, aperte tra la metà del Cinquecento e la fine del Settecento per consentire lo sviluppo urbanistico di Genova e vero e proprio palcoscenico per l'aristocrazia cittadina che poteva così mostrare pubblicamente il proprio prestigio e la propria ricchezza.

I ROLLI Nel 2006 l’Unesco ha inserito il Sistema dei Palazzi di Rolli nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. I rolli di Genova erano gli elenchi delle dimore eccellenti delle nobili famiglie che, sulle base di un sorteggio pubblico, venivano scelte per dare ospitalità a personalità di rilievo a Genova per visite di Stato, poi diventate dimore per viaggiatori illustri in occasione del Gran Tour (www.rolliestradenuove.it). Molti edifici hanno conservato intatta la loro struttura originale e sono visitabili, perché sede di istituzioni e musei, come Palazzo Bianco (dove sono esposti lavori di Caravaggio, Veronese, Van Dyck, Rubens, Murillo, Magnasco), Palazzo Rosso (con la ricca quadreria appartenuta alla nobile famiglia Brignole-Sale), Palazzo Tursi, Palazzo Spinola di Pellicceria e Palazzo Reale (www.museidigenova.it). La Cattedrale di San Lorenzo è un elegante esempio di commistione tra architettura romanica e gotico francese, mentre il Palazzo della Nuova Borsa, terminato nel 1912, testimonia con grande eleganza e decoro l’indole da mercante dei genovesi. Villa Croce vale una passeggiata per gli appassionati di arte contemporanea (www.museidigenova.it), con la sua esposizione permanente e le sue mostre temporanee; Palazzo Ducale, ricostruito e ampliato più volte nel corso dei secoli, è la principale sede espositiva della città e questa estate propone gli scatti fotografici realizzati da Stanley Kubrick tra il 1945 e il 1950, quando lavorava per la rivista americana “Look” (www.palazzoducale.genova.it).

UN GELATO AL LIMON Stanchi per il caldo e il gran guardare, potete rinfrescarvi salendo alla Spianata di Castelletto a bordo dell’ascensore liberty di piazza Portello. Da qui si può godere di un bellissimo panorama sulla città nella sua interezza, con i palazzi dai colori pastello che degradano fino al mare, il Porto Antico e le grandi navi, le cupole delle chiese nascoste all’ombra degli stretti vicoli, la luce intensa e calda che illumina questa costa (il vero nome del luogo sarebbe Belvedere Montaldo, ma i genovesi la chiamano Spianata Castelletto) e gustare la migliore granita di Genova, seduti alla gelateria Don Paolo (Spianata castelletto 57/R). Per la notte, un indirizzo di grande fascino è Palazzo Cicala, di fronte al Duomo, dove dormire all’ombra di stucchi e decorazioni rococò (www.palazzocicala.it). Per gustare una buona cucina ligure con materie prime locali, invece, si può approfittare del ristorante bistrot Il Marin, all’interno della sede genovese di Eataly. Con lo sguardo perso sul Porto Antico, attraverso le grandi vetrate recentemente ristrutturate da Renzo Piano, si possono assaporare il pescato del giorno e ottime birre artigianali (www.genova.eataly.it, tel. 0108698722). Per finire in bellezza ci sono la pasticceria e la gelateria di Eataly. Chi invece volesse assaggiare la cucina povera della tradizione, farinata, torte di verdure e acciughe ripiene, non deve assolutamente mancare la trattoria ristorante Sa Pesta (www.sapesta.it, tel. 01 2468336).

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A TUTTO COLORE Concepito come un laboratorio di sperimentazione continua, il Museo Luzzati di Porta Siberia (museoluzzati.it), nel cuore del Porto Antico, conserva l’archivio delle opere di Emanuele Luzzati e le propone al pubblico in mostre tematiche. Una delle mission principali del museo è l’attività coi bambini, per i quali vengono organizzati interessanti laboratori, come Officina dei colori, che al fresco del giardino di Ombre Rosse, nel centro della città, propone un percorso attraverso il colore per piccoli dai 5 agli 11 anni. I laboratori sono sconsigliati a chi non vuole sporcarsi le mani, dal momento che sono previste attività di giardinaggio, cucina, maxi pittura e disegno dal vero a zonzo per i vicoli di Genova, laboratori creativi e letture. A due passi da Porta Siberia c'e' un altro indirizzo del buon cibo, l’antica Osteria di Vico Palla, allestita all’interno di un pittoresco edificio seicentesco e assai rinomata per lo stoccafisso (www.anticaosteriavicopalla.com, tel. 010.2466575).

LA PROVA DEI SENSI Allestita a bordo di una chiatta ormeggiata nel Porto Antico, a pochi passi dal Galata Museo del Mare, Dialogo nel buio è un percorso multisensoriale in totale assenza di luce, dove anche i più semplici e banali gesti quotidiani si trasformano in un’esperienza straordinaria ed emotivamente molto coinvolgente; qui non c’è niente da vedere ma molto, moltissimo da imparare e da provare. Accompagnati da guide non vendenti, i visitatori si confrontano con un altro modo di vedere, dove non è la vista a fare da guida, ma il tatto, l’udito, l’olfatto e perfino il gusto. Tutto si amplifica e si modifica, la comunicazione, la percezione della realtà circostante, l’uso (recuperato) di sensi che molto sovente dimentichiamo di avere a nostra disposizione, un po’ viziati dalle tecnologie che tante volte ne prendono il posto (www.dialogonelbuio.genova.it).

Credits: Merlofotografia, Museo Luzzati, Nugae srl


Pubblicato da Paolo Sardi, 01/07/2013
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