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Transizione energetica

Stop diesel e benzina, in UK le prime crepe? Cosa ha detto (davvero) Sunak


Avatar di Lorenzo Centenari , il 25/07/23

9 mesi fa - Il primo ministro avanza dubbi circa la scadenza, il suo partito lo smentisce

Stop diesel e benzina dal 2030 in UK, i dubbi di Sunak e le reazioni
Il primo ministro avanza dubbi circa la scadenza e viene subito smentito pure dai membri del suo partito. Perché il dibattito è tabù?

Avanti tutta con lo stop ai propulsori termici, ma avanti piano su politiche a sfavore dei consumatori. Ecco allora che monta l'equivoco. Nel Regno Unito la scadenza per benzina e diesel ''puri'' è già stata fissata al 2030, quindi con anticipo rispetto alla deadline del 2035 individuata dall'Unione Europea. Ora, tuttavia, il primo ministro Risci Sunak avanza alcuni dubbi. Poi interviene a gamba tesa il suo collega di partito Michael Gove, che nega in modo categorico eventuali correzioni della rotta ''green''. Di fatto, tuttavia, il dibattito si è ufficialmente aperto. Breve riassunto per comprendere cosa sta succedendo in Gran Bretagna.

UK, stop a diesel e benzina dal 2030. O forse no UK, stop a diesel e benzina dal 2030. O forse no

DUBITO ERGO SUM Succede che nei giorni scorsi Sunak ha affermato di non poter confermare se la norma sul divieto di vendita di automobili diesel e benzina a partire dal 2030 sarebbe andata avanti come inizialmente previsto. Questo, in nome del principio secondo il quale eventuali nuove leggi incentrate sul clima che abbiano ''un impatto ingiusto sul pubblico'' dovrebbero essere attenuate. Il Regno Unito, sostiene Sunak, ''farà progressi verso lo zero netto'', ma ''in un modo proporzionato e pragmatico'' che ''non dia inutilmente alle persone più problemi e più costi nella loro vita'', poiché ''non è quello che mi interessa e che sono disposto a fare''.

POMPIERI Salvo poi essere smentito dal Segretario di stato per le comunità e i governi locali Michael Gove, che ai microfoni del programma ''Today'' di BBC Radio 4 così si esprimeva: ''Ci impegniamo a mantenere la nostra politica volta a garantire che entro il 2030 non vengano vendute nuove auto a benzina e diesel. Sono sicuro - ha aggiunto Gove - che alcune persone vorrebbero cambiare quella politica: lo capisco, ma quella politica rimane''. Quando gli viene chiesto se bloccare la vendita di nuove auto termiche nel 2030 imporrebbe costi eccessivi alle persone, Gove risponde che ''no, non dovrebbe''.

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POMPIERI 2 In seguito alle dichiarazioni di Sunak, dichiarazioni che avrebbero messo in allarme soprattutto l'organizzazione ChargeUK che rappresenta gli operatori dei punti di ricarica, anche un portavoce ufficiale di Downing Street si sarebbe affrettato a spegnere le polemiche. “Questo rimane il nostro impegno - avrebbe riferito al The Telegraph -. Come avete sentito dal primo ministro, quello che vogliamo fare è garantire che questo approccio sia proporzionato e pragmatico e non abbia un impatto ingiusto sul pubblico''.

IL COMMENTO Smentite ufficiali a parte, nel percorso apparentemente obbligato verso la transizione forzosa all'elettrico, una breccia si è irrimediabilmente aperta. E si è aperta proprio in uno dei Paesi che tra i primi al mondo ha sposato l'agenda ''green''. Le riflessioni di Sunak sono ispirate al buon senso. E se gli attacchi dell'industria direttamente coinvolta nella rivoluzione ecologica sono comprensibili, sorprende (per non dire, insospettisce) che pure le istituzioni, di mettere in discussione una misura tanto drastica e di passare al vaglio alternative, non vogliano nemmeno sentirne parlare. 


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 25/07/2023
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