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Sergio Marchionne: condizioni stabili ma gravi


Avatar di Marco Congiu , il 23/07/18

5 anni fa - Aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni di salute di Marchionne

Sergio Marchionne: come sta, condizioni di salute, aggiornamenti

Come sta Marchionne? È la domanda che si fa tutto il mondo della finanza da quando sono state diffuse le prime notizie

COME STA Da giorni non ci si domanda altro: come sta Sergio Marchionne? La domanda è sorta spontanea nelle menti degli addetti ai lavori, ma anche in quelle della gente comune. L'ex amministratore delegato di FCA e Presidente Ferrari da sabato 21 luglio non ricopre più le sue cariche. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, con l'improvvisa convocazione del CDA di Fiat Chrysler Automobiles seguita a breve giro dal laconico comunicato di John Elkann: «Sergio non tornerà più». Ad oggi, 25 luglio, non sono ancora stati diffusi bollettini medici ufficiali da parte dell'Ospedale Universitario di Zurigo sulle condizioni di salute di Marchionne. Ci sono, però, nuovi aggiornamenti ufficiosi non smentiti.

VITA PRIVATA Sergio Marchionne, nato 66 anni fa a Chieti in Abruzzo, abita in Svizzera, a Blonay. Ha due figli avuti dal primo matrimonio con la moglie Orlandina, Alessio Giacomo e Jonathan Tyler. Dal 2012 è legato sentimentalmente a Manuela Battezzato, manager di FCA attiva nel settore comunicazioni: «la mia fortuna», come la chiama Marchionne.

IN SVIZZERA L'ultima apparizione in pubblico di Sergio Marchionne è datata 26 giugno 2018, in occasione della consegna di una Jeep Wrangler all'Arma dei Carabinieri. Apparso stanco e affaticato, Marchionne non si è risparmiato la consueta battuta di spirito quando, avvicinatosi ad un'unità cinofila, ha commentato «vediamo se riconosci il figlio di un carabiniere». Da allora, il buio. Recatosi in Svizzera per un intervento alla spalla - «Tranquilli, torno presto» aveva dichiarato al suo entourage – non si è più ripreso. «Condizioni irreversibili». Lo si dice molto chiaramente.

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LE CONDIZIONI Dalla clinica di Zurigo in cui Sergio Marchionne è ricoverato si è alzato un muro difensivo. Nessuno commenta, nessuno rilascia dichiarazioni ufficiose. La privacy del manager e della sua famiglia sono tenute in massima considerazione. Quello che è oramai praticamente certo, tuttavia, è che la degenza di Marchionne non fosse dovuta unicamente ad un intervento di routine alla spalla, ma a qualcosa di più serio che ha avuto inevitabili complicazioni sulla sua salute provata da anni di uso e abuso di sigarette.

IL FUMO Si legge in una lettera aperta di Franzo Grande Stevens pubblicata sul Corriere della Sera: “Quando dalla tv di Londra appresi il giovedì sera che egli era stato ricoverato a Zurigo, pensai purtroppo che fosse in pericolo di vita. Perché conoscevo la sua incapacità di sottrarsi al fumo continuo delle sigarette. Tuttavia, quando seppi che era soltanto un «intervento alla spalla», sperai. Invece, come temevo, da Zurigo ebbi la conferma che i suoi polmoni erano stati aggrediti e capii che era vicino alla fine”.

ULTIMA ORA Secondo quanto pubblicato da Lettera43.it il principale imputato dell'improvviso peggioramento di salute di Sergio Marchionne non sarebbe stato l'abuso di sigarette. Il quadro clinico del manager italo-canadese era già compromesso da un problema cronico alla tiroide per cui doveva prendere quotidianamente farmaci ma da tempo le forti fitte alla spalla erano diventate il problema principale tanto da costringerlo all'assunzione di cortisone per rendere meno dolorosi i movimenti del braccio. Secondo questa ricostruzione il normale check up di Zurigo nascondeva in realtà una  operazione, ritenuta ad alto rischio, per intervenire sul sarcoma alla spalla invasivo diagnosticato già tempo addietro. Al Lingotto nessuno era a conoscenza delle reali condizioni di Marchionne, neanche John Elkann, visto che la fitta agenda di appuntamenti era stata confermata ed era data per certa la sua presenza alla presentazione semestramale di oggi del Gruppo FCA. Purtroppo il già rischioso intervento si è trasformato in dramma quando Marchionne è stato colpito da embolia cerebrale che lo ha portato in coma con danni cerebrali permanenti. La situazione irreversibile ha fatto scattare la nomina di un nuovo amministratore delegato e non semplici deleghe provvisorie, visto che il manager viene tenuto in vita artificialmente dalle macchine.


Pubblicato da Marco Congiu, 23/07/2018
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