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ASSICURAZIONI

RC auto: quanto costa in media una polizza?


Avatar di Michele Perrino, il 16/03/20

4 anni fa - Il prezzo delle assicurazioni auto: nel 2019 l'RC auto costa meno

RC auto: il prezzo delle assicurazioni in Italia

Il prezzo medio delle RC auto, nel quarto trimestre 2019, si abbassa. Napoli la provincia più cara, Oristano la più economica

RC AUTO: QUANTO MI COSTI? Il prezzo delle assicurazioni continua il trend discendente. A renderlo noto è l'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni). Nel quarto trimestre 2019, infatti, fa toccare un -2,7% su base annua. Il prezzo medio di una polizza RC auto è di 404 euro, 11 euro meno rispetto allo stesso periodo del 2018. Prima di vedere come cambiano i prezzi nelle maggiori province italiane vi consigliamo di dare un'occhiata al nostro articolo sulla RC auto familiare.

CALANO AL SUD A far segnare le riduzioni di prezzo maggiori sono alcune province del sud: Caltanissetta mette a referto un -6,9%, Vibo Valentia -5,5%, Enna, Agrigento e Taranto -5,2%, Reggio Calabria -5,1%. Cala anche Napoli, -1,9%, che rimane comunque la città italiana dove il prezzo medio di una polizza auto è più elevato: nel capoluogo campano è a quota 606,8 euro. Va precisato che, al netto delle imposte, il differenziale di premio rispetto ad Aosta - capoluogo più economico - si riduce a 226 euro (era 236 euro nello stesso periodo dell'anno precedente).

LE PROVINCE PIÙ CARE... Tolta Napoli, i prezzi medi superiori a 500 euro si registrano in quattro sole province, tre delle quali toscane: si tratta di Prato (590 euro), Caserta (518 euro), Massa Carrara (506 euro) e Pistoia (502 euro). Il 50% degli assicurati paga meno di 360 euro.

... E LE PIÙ ECONOMICHE Le città più favorevoli dal punto di vista economico sono ben distribuite tra nord e sud. Nella top five, infatti, troviamo al primo posto Oristano (294,7 euro), seguita da Enna (297,7 euro), Aosta (303,2 euro), Pordenone (304,6 euro) e Biella (304,8).

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LA CLASSIFICA DEI CAPOLUOGHI Anche per i capoluoghi regionali i prezzi medi delle assicurazioni auto fluttuano tra nord e sud, passando per il centro. È Aosta ad avere il... premio per il capoluogo con il prezzo dell'assicurazione medio più basso (303,2 euro). La seguono sul podio due realtà del sud, Campobasso (305,1 euro) e Potenza (315,2 euro). Si posiziona ottava, nonché prima delle metropoli, Milano (387,9 euro), ma spetta ad alcune città del centro-nord il primato delle più care: il prezzo medio della RC auto è infatti più alto a Torino (420 euro), Bologna (445 euro), Genova (452,9 euro), Roma (457,3 euro) e Firenze (497 euro), che precede la sola Napoli (606,8 euro).

BONUS MALUS: COSA CAMBIA Essere un buon automobilista ha il suo peso, soprattutto se si parla di assicurazioni. La formula bonus-malus premia i virtuosi, mentre penalizza chi ha subito incidenti stradali. Ma quanto cambia da una classe all'altra? Non poco. Intanto cominciamo col dire che la maggioranza degli automobilisti, l'84%, è in classe 1 la migliore. Ma coloro i quali non vantano questa condizione pagano molto di più: 775 euro contro 373, oltre il doppio.

LA CLASSE NON È... TUTTO Purtroppo per la RC auto non conta solo essere bravi automobilisti, ma ha un peso anche l'età del conducente: pur beneficiando della c.d. legge Bersani (che permette anche a chi stipula una nuova assicurazione di beneficiare della classe di merito di un altro veicolo già assicurato, di proprietà del guidatore o di un membro del nucleo familiare), gli under 25 pagano un premio di 652 euro, contro i 357 euro degli over 60, ritenuti, a ragione o no, guidatori più esperti. Ne viene da sè che l'under 25 in classe 14 è sottoposto ad un vero e proprio salasso: il prezzo medio di un'assicurazione auto per il malcapitato, infatti, è di 1.173 euro. Infine una tendenza, spesso premiante dal punto di vista del costo della polizza: la scatola nera. Il dispositivo, infatti, monitora costantemente l'automobile grazie al GPS e vari altri sensori, così da poter determinare, in caso di incidente, eventuali responsabilità riconducibili ad imperizia del conducente. Il numero degli automobilisti che ne fa ricorso continua ad aumentare, raggiungendo, su base nazionale, quota 23,3%. 


Pubblicato da Michele Perrino, 16/03/2020
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