Logo MotorBox
Editoriale

Ripararla o cambiarla: questo è il problema...


Avatar di Emanuele Colombo, il 25/02/22

2 anni fa - Quando conviene riparare un auto incidentata o guasta?

Incidente d'auto: quando conviene riparare o cambiare l'auto
Quando conviene riparare un'auto incidentata o guasta? Tutte le risposte nella nostra guida pratica: le cose da sapere

Capita a tutti, prima o poi, di porsi la fatidica domanda: farei meglio a riparare l'auto o a comprarne una nuova? L'argomento si presta a moltissime riflessioni, sulla base della causa del danno - se per avaria o per incidente, dell'entità dello stesso, dei costi di riparazione e dell'età dell'auto. Di seguito vediamo di affrontare razionalmente le più importanti.

Quando riparare un'auto incidentataQuando riparare un'auto incidentata

PREVENTIVO VS VALORE

La considerazione che si sente fare di solito è banale nella sua semplicità: non conviene riparare un'auto se il costo della riparazione supera il valore del veicolo. Tutto chiaro? Non tanto. Il parco circolante italiano ha un'età media molto elevata, attorno ai 12 anni, e ciò significa che molti di noi vanno in giro, per scelta o per necessità, con auto datate dallo scarsissimo valore commerciale. Di fatto, molte di esse valgono quanto l'eventuale ecoincentivo per la rottamazione, se ci basiamo su una valutazione strettamente economica. Le cose cambiano se dobbiamo dare un prezzo alla funzione che svolgono. Per essere chiari, la convenienza della riparazione non va valutata in base alle quotazioni di mercato dell'auto da riparare, ma al suo valore della funzione che svolge (e, chiaramente, alla possibilità di acquisto di un mezzo sostitutivo).

I COSTI IMPLICITI

In linea di massima, per danni o guasti di piccola entità, la riparazione permette di ridurre al minimo il fermo-macchina, che va anch'esso considerato tra i costi. Per far bene i conti va poi considerato il deprezzamento del veicolo sostitutivo, che se acquistato nuovo perde subito il valore dell'IVA all'atto dell'immatricolazione. Va detto che, a meno di avere l'esigenza di un veicolo particolarmente in ordine, per motivi di rappresentanza o di gratificazione personale, il ripristino della piena funzionalità è sempre imprescindibile, mentre le riparazioni estetiche servono nel caso si voglia rivendere l'automobile entro breve - pena riduzione del valore di mercato. Per un'auto che si intende tenere ''finché va'' si può pure soprassedere, a tutto vantaggio del conto finale.

IL RISARCIMENTO DELL'ASSICURAZIONE

Nel caso il danno derivasse da un incidente e voi ne aveste diritto, a sciogliere il dubbio potrebbe essere il risarcimento proposto dalla compagnia assicurativa. In genere la copertura non supera il valore dell'auto, ma il contributo può ridurre fortemente l'impatto sulle vostre tasche. Attenzione: il costo dei ricambi e della manodopera sono aumentati tanto negli anni, rendendo improponibili interventi molto importanti sui modelli vecchi presso le concessionarie ufficiali. Ma tutto diventa più facile nelle officine indipendenti, che lavorano con ricambi compatibili e a costi di manodopera magari più bassi: nel caso di auto datate o di poco pregio vale la pena informarsi da quelle di zona. Personalmente, per un'utilitaria, mi sono sentito chiedere 700 euro per la sostituzione di una sonda Lambda (un sensore nell'impianto di scarico) e 1.200 euro per un compressore del climatizzatore: dal meccanico di fiducia il primo intervento richiede un centinaio di euro per il ricambio e circa un'ora di lavoro, mentre per la seconda operazione sono bastati 400 euro tutto compreso (qui qualche consiglio per non spendere troppo in officina). Avete una polizza assicurativa con rimborso diretto? Contrordine: andate dritti in una concessionaria ufficiale, dove l'assicurazione avrà meno margine per giocare al ribasso e farvi fare una riparazione al disotto degli standard della casa automobilistica.

COSTO O OPPORTUNITÀ?

VEDI ANCHE



Nella valutazione se tenere o sostituire l'auto danneggiata entrano in gioco altre considerazioni sulla sua età. Se datato, qualsiasi veicolo non offre di certo la sicurezza dei modelli più recenti. E non solo per dotazioni quali la frenata automatica di emergenza, il monitoraggio dell'angolo cieco o i vari sistemi ADAS (qui la guida per conoscerli), ma anche per la resistenza stessa dell'auto in caso di incidente. Le famose stelle EuroNCAP, infatti, valgono per confrontare auto sottoposte ai medesimi test, ma questi vengono periodicamente aggiornati e resi più severi. Quindi lo stesso punteggio attribuito in anni differenti - se nel frattempo i test sono cambiati - non indica che le auto esaminate si equivalgono, bensì che il modello collaudato più di recente è nettamente più sicuro.

Un incidente tra automobiline: nessun feritoUn incidente tra automobiline: nessun ferito

L'AUTO È SICURA DOPO UN INCIDENTE?

In tema di sicurezza, vale anche la pena chiedersi se un'eventuale riparazione sarà davvero in grado di riportare il veicolo in perfetta efficienza: ragione per cui molti preferiscono disfarsi di un'auto incidentata piuttosto che sistemarla. Va detto che molte parti dell'auto sono, per così dire, sacrificali: concorrono a proteggere gli occupanti e le parti più nobili della meccanica con la loro deformazione o rottura programmata. È il caso, ad esempio, di ruote e sospensioni, i cui braccetti sono fatti anche per assorbire gli urti prima che l'energia dell'impatto arrivi alla scocca. Come i paraurti e le parti esterne della carrozzeria, anche questa componentistica può generalmente essere sostituita senza ripercussioni sulla sicurezza del veicolo.

VALUTARE I DANNI

I problemi sorgono quando a deformarsi o a rompersi è la scocca: cose non sempre facili da valutare con una semplice ispezione. Per capire come stanno le cose, è necessario mettere l'auto su un'apposita dima ed eseguire il riscontro computerizzato delle misure fondamentali, con un'attrezzatura che non tutte le officine hanno. L'operazione può essere più o meno costosa in funzione dei lavori necessari a montare l'auto sul banco di prova. Purtroppo non è indicativo affidarsi a regole spicciole come l'esplosione degli airbag, per valutare l'entità dell'impatto e quindi lo stato della scocca. Gli airbag scoppiano per impatti a velocità superiore ai 35 km/h e componenti fondamentali della cellula di sicurezza come la cornice del parabrezza e i montanti del tetto possono cedere per urti ben più modesti, se questi avvengono contro ostacoli duri e taglienti.

L'IMPORTANZA DELLE RIPARAZIONI

Una rassicurazione: un'auto correttamente riparata può tornare a essere sicura ed efficiente quanto una nuova. In caso di danni importanti è però necessario rivolgersi a meccanici che si attengano alle apposite procedure previste dalla casa costruttrice. Il motivo è che, con veicoli dalla costruzione sempre più complessa, con l'uso di acciai speciali e materiali compositi assemblati insieme, e tanta elettronica sparsa per ogni dove a bordo del veicolo, gli interventi di ripristino vanno fatti con ordine, metodo e componentistica adeguata. Niente taglia e cuci, in questi casi: le riparazioni fatte raddrizzando, sezionando e rattoppando i lamierati senza seguire le linee guida sono da evitarsi, perché potrebbero rendere l'auto meno sicura in caso subisse un ulteriore incidente. Anche se magari, a vederla, sembra rimessa a nuovo. I carrozzieri che lavorano alla vecchia maniera, promettendovi risparmi anche molto sensibili, teneteli per le auto d'epoca o quelle datate: molto più amiche dei lattonieri.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 25/02/2022
Tags
Gallery
    Vedi anche