Il Parlamento Europeo ha approvato una modifica normativa che concede ai costruttori automobilistici europei due anni aggiuntivi per adeguarsi agli obiettivi sulle emissioni di CO2.
Il nuovo regolamento prevede che i target vengano calcolati sulla media delle emissioni nel triennio 2025-2027, e non più sul solo 2025.
Motivazioni della proroga: rischio multe miliardarie
Secondo le stime del settore, l’applicazione immediata degli obiettivi sulle emissioni delle auto nell'UE avrebbe potuto generare sanzioni fino a 15 miliardi di euro per i costruttori europei.
Questo perché il rispetto dei limiti impone un'accelerazione nella vendita di veicoli elettrici, segmento dove i brand europei risultano ancora in ritardo rispetto a concorrenti cinesi e statunitensi.
I beneficiari principali: Volkswagen, Stellantis e Renault
I gruppi automobilistici più esposti erano Volkswagen, Stellantis e Renault, responsabili di oltre metà delle immatricolazioni nell’Unione Europea.
La proroga offre quindi un margine di manovra per colmare il divario nella transizione energetica, pur mantenendo la pressione normativa dal 2025 in avanti.
Possibili alternative e rischi di squilibri competitivi
Una delle alternative considerate dalle case europee era quella del pooling, ovvero unire le vendite con produttori più avanzati nella mobilità elettrica.
Tuttavia, tale soluzione avrebbe potuto favorire in modo sproporzionato aziende come Tesla e costruttori cinesi.
Volkswagen ha dichiarato che, nonostante la proroga, il 2025 resterà un anno sfidante per il rispetto dei limiti.
Critiche: troppo tempo perso nella preparazione
La misura ha ricevuto 458 voti favorevoli, 101 contrari e 14 astensioni. Del resto, il principale partito politico europeo si sta muovendo per allentare i vincoli previsti dal Green Deal. Tuttavia non sono mancate voci critiche.
I contrari sottolineano che l’industria automobilistica ha avuto sette anni per adeguarsi agli obiettivi del 2025. Inoltre, secondo alcuni analisti, l’importo delle sanzioni paventate sarebbe ampiamente sovrastimato.
Ora la scommessa è che nel triennio il mercato delle auto elettriche cresca abbastanza da compensare lo sforamento dei limiti nei prossimi mesi. O che avvicinandoci alla nuova scadenza, si possa votare per ulteriori proroghe.
Del resto, dalla chiusura totale contro qualunque auto che non fosse elettrica a partire dal 2035 la Commissione Europea sembra voler aprire a posizioni meno drastiche. Staremo a vedere.
FAQ – Emissioni CO2 auto in Europa: cosa sapere
Cosa prevede la proroga UE sulle emissioni di CO2 per auto?
La nuova norma consente di calcolare le emissioni medie sul periodo 2025-2027, invece che sul solo 2025.
Perché l’UE ha deciso di posticipare gli obiettivi?
Per evitare multe miliardarie ai costruttori europei, che non sono ancora pronti a rispettare i limiti fissati.
Quali case automobilistiche beneficiano maggiormente della proroga?
Volkswagen, Stellantis e Renault sono tra i principali beneficiari, date le loro quote di mercato nell’UE.
Cosa comporta il pooling delle emissioni?
È una pratica che consente a più costruttori di aggregare le vendite per migliorare la media complessiva delle emissioni.
Quando entreranno pienamente in vigore i nuovi obiettivi?
Il conteggio per il rispetto dei limiti si baserà sul triennio 2025-2027, con effetto immediato dal 2025.
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Fonte: Reuters