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Smart EQ Green Power Run: sfida all'ultima scossa


Avatar di Mario Cornicchia , il 05/10/18

5 anni fa - Smart EQ Green Power Run: prova speciale della Smart elettrica

Smart EQ Green Power Run: prova speciale della Smart elettrica

Come sfruttare al meglio l'autonomia di un'auto elettrica? Ecco i trucchi con cui abbiamo vinto la Smart EQ Green Power Run

SVOLTA ELETTRICA Volete una Smart con motore a benzina? Avete tempo fino al 2020, anno in cui la Smart EQ, quella elettrica, sarà l’unica disponibile a listino. Scelta forte, giustificata dal fatto che l’80% dei clienti comprano una Smart per un uso quasi esclusivamente cittadino, ovvero l’habitat in cui un’auto elettrica può davvero avere senso oggi. Il modello ideale, quindi, di tutta la famiglia Mercedes-Benz per iniziare l’elettrificazione della gamma.

PROVA SPECIALE L’abbiamo già provata (qui l'articolo), ma io ho l’occasione di provarla in una prova speciale, in una economy run tra le colline toscane. Tre tappe, inframezzate da soste per la ricarica e per visitare i luoghi che rendono la Smart EQ davvero green, luoghi dove si produce energia da fonti rinnovabili. La prima sosta è infatti alla centrale geotermica Enel di Larderello, dove nel 1800 il conte de Larderel pensò di sfruttare i soffioni che scaturiscono naturalmente dal terreno per produrre acido borico e, nel 1905, il principe Ginori Conti sfruttò il processo per produrre energia elettrica, con Larderello come uno dei primi luoghi al mondo che ha abbandonato l’acetilene per illuminare le strade. Un know-how italiano che da Larderello è stato esportato in tutto il mondo.

LA NUOVA SMART EQ La prima tappa è interessante, alterna strade veloci a percorsi tortuosi tra le colline. Confesso che non mi era ancora capitato di provare una nuova Smart e ho soltanto un ricordo della precedente, non entusiasmante nelle doti dinamiche. La nuova Smart EQ dispiace un po’ confinarla entro le mura cittadine. In velocità, almeno fino a 100km/h, è molto silenziosa: il motore, ovviamente non si sente, ma non maschera neanche rumori di rotolamento e aerodinamici, praticamente inesistenti. Sui percorsi tortuosi la nuova Smart non è nemmeno parente con le prime serie, ben assettata e con un avantreno preciso e stabile, quasi da auto sportiva. Va detto che ha gomme larghe come quelle di una Porsche 911 SC 3.0 (1978-1982), taglia 185 all’anteriore e 205 al posteriore, e trasmette la sensazione di essere ben piazzata e ben bilanciata sui suoi angoli come una piramide.

LA GARA Alla prima tappa arriviamo con un punto percentuale di consumo della batteria in meno rispetto agli altri equipaggi. Ok, partiamo in vantaggio, dobbiamo giocarci bene la seconda tappa. La nostra Smart EQ è la numero 6 in ordine di partenza, con le partenza intervallate di un minuto, poiché la Smart Green Power Run è una gara di regolarità: vince chi consuma meno in un tempo prestabilito. Parto e trovo gli equipaggi che mi precedono che affrontano lentissimi le discese, ne supero prima uno e poi due in un colpo solo. La mia tecnica è quella di utilizzare sì le discese per ricaricare le batterie, ma anche per prendere un poco di rincorsa per affrontare le salite e percorrerle con poco sforzo e, quindi, poca carica della batteria. Ci accodiamo così all’equipaggio numero 2, che segue la medesima strategia. È l’unico equipaggio che temo, andiamo in tandem, posso soltanto consumare meno di loro. E infatti, con la seconda tappa conquistiamo altri due punti di vantaggio. Il podio si avvicina.

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LA STRATEGIA La terza tappa scorre via senza troppe emozioni e senza troppe strategie e tattiche di guida. La strumentazione della Smart EQ fornisce molte informazioni di consumo e, fino alla seconda tappa, ho provato una strategia che probabilmente ha pagato. Selezionata la modalità ECO, la Smart EQ ha molto freno motore per una energica frenata rigenerativa. Tanto che, a bassa velocità, arriva a fermare la Smart EQ completamente anche su un discesone. Ho imparato a dosarla giocando con un filo di gas e, quando possibile in discesa o falso piano, sfioro il gas e sollevo il piede, e mi pare che il bilancio tra scarica e carica sia positivo. Se non seleziono ECO la Smart EQ è molto scorrevole ma rigenera poca energia in rilascio.

CHI SI FERMA È PERDUTO La terza tappa è piatta, riesco a giocare poco, ma ci sono semafori, traffico e rotonde. Anche qui la guida fluida paga, meno ci si arresta completamente e meglio è: partire da fermi, anche con un filo di gas comporta un assorbimento triplo di energia sui primi metri rispetto a muoversi anche a velocità da bradipi. Arriviamo con il risultato migliore, condiviso anche con quello di altri equipaggi, ma le prime due tappe ci assicurano il primo posto, con numeri addirittura inferiori a quelli di omologazione, con una somma che porta al di consumo di batteria pari al 106% per più di 200 chilometri percorsi. Qualcuno pensa che ci siamo fermati a fare rifornimento a una colonnina…

I CONTI IN TASCA ALL'ELETTRICA Mi è piaciuta proprio tanto questa Smart EQ, mi è sempre piaciuta anche esteticamente con le sue forme simpatiche modellate sulle proporzioni di un carrarmatino. Mi verrebbe voglia di provare una Smart Brabus, ma la Smart EQ è la Smart del futuro. E anche del presente grazie alle formule di acquisto pensate ad hoc: 3.000 euro di anticipo e rate da 320 euro per 36 mesi. È vero che per una Smart Fortwo 90 CV Twinamic Passion a benzina le rate mensili costano 183 euro ma il conto totale può diventare nettamente a favore della Smart EQ se considero che il bollo è gratis pe 5 anni, che la assicurazione RCA costa meno della metà, che potete entrare nelle aree C come quella di Milano e posteggiare spesso gratis, che la manutenzione e il carburante per 15.000 Km costano meno di un terzo.

LA WALLBOX È INCLUSA NEL PREZZO Nell’offerta è inclusa l’installazione e la manutenzione della WallBox di ricarica o, dal 2019, della più evoluta e intelligente JuiceBox (capace di adeguare la potenza di carica al consumo domestico istantaneo) di Enel X. Certo, poi dovete resistere alla tentazione di portarla troppo lontana da casa, a meno che non pianifichiate bene il viaggio con soste di ricarica, tenendo presente che con la massima ricarica a 22kW della Smart EQ in 45 minuti ricarica l’80% della batteria, ovvero l’80% dei suoi 160 km di autonomia dichiarata. Di più se seguite i miei consigli di guida…


Pubblicato da M.A. Corniche, 05/10/2018
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