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Nissan: al via in Gran Bretagna un progetto Vehicle-to-Grid


Avatar Redazionale , il 12/05/16

7 anni fa - Le LEAF potranno rendere energia alla rete elettrica negli orari di picco di consumo

La #Nissan avvia con #Enel un progetto in cui le #LEAF prendono energia dalla rete elettrica o la cedono in base agli orari

A TUTTO CAMPO Con la diffusione su larga scala delle auto elettriche e, ampliando il discorso, delle energie rinnovabili, la sfida tecnica per la società del futuro è riuscire a gestire nel modo più intelligente possibile proprio i flussi energetici. Si tratta di un àmbito in cui Nissan crede di poter dire la sua e lo dimostra affrontando il tema a tutto tondo. Proprio in questi giorni, infatti, la Casa giapponese ha annunciato ben due importanti iniziative, che la dicono lunga sulla visione globale che ormai occorre avere.

DARE E AVERE In prima battuta, Nissan avvierà a breve nel Regno Unito una sperimentazione che coinvolgerà 100 clienti Nissan Leaf. Grazie alla collaborazione con Enel, in certi orari in cui i consumi energetici e le tariffe sono particolarmente alti, sarà data loro la possibilità di riversare nella rete elettrica l'energia stoccata nelle batterie dell'auto, secondo la logica Vehicle-to-Grid (o V2G che dir si voglia). Il tutto salvo poi riprendersela magari di notte, quando il costo dell'elettricità scende, lucrando sulla differenza di prezzo. Se l'esperimento dovesse funzionare, potrebbe essere replicato poi su larga scala: in fondo Oltremanica circolano 18.000 Nissan elettriche, capaci in teoria di muovere un totale di 180 megaWatt, mica bruscolini.

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BATTERIA DA MURO Gli ingegneri Nissan si sono però spinti oltre. Applicando più o meno lo stesso ragionamento, hanno infatti studiato un accumulatore domestico di energia, chiamato xStorage e ottenuto riciclando le batterie delle auto elettriche, nel quale è possibile immagazzinare energia, non solo quella resa dalla macchina ma anche quella prodotta magari da fonti rinnovabili, come i pannelli solari o una piccola pala eolica privata. Questo tipo di tecnologia offre sulla carta vantaggi tangibili, per chi volesse acquistare un xStorage (si parla di un prezzo di 3.000 sterline)  come per l'intera società. In generale, l'uso del dispositivo permette di favorire il bilanciamento dei picchi di consumo di energia, mentre a livello dei privati offre reali possibilità di risparmio (o anche di guadagno). L'xStorage può infatti accumulare l'energia che copre il fabbisogno di un'abitazione per due o tre giorni e consente di gestire i suoi flussi in entrata e in uscita tramite un'App in modo economicamente vantaggioso. Per la cronaca, tra l'altro, qualcosa del genere è stato recentemente proposto anche da Tesla, con la sua batteria Powerwall.


Pubblicato da Paolo Sardi, 12/05/2016
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