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Raid low-cost:

La Via della Logan - 15^ E ULTIMA PUNTATA


Avatar di Mario Cornicchia , il 17/04/08

16 anni fa - Da Gura Humorului a Bucarest

Ultima tappa della Via della Logan, da Gura Ululì fino a Bucarest Ululà. Tappone di trasferimento, 480 chilometri con pochi spunti interessanti lungo la strada, resi ancora meno interessanti da pioggia battente lungo tutto il percorso con contorno di nebbia bassa occludi-paesaggio.

STRADE ROMENE Sembra che nascosti dalla nebbia ci sia una concentrazione di monasteri affrescati sulle mura esterne che l'Unesco si preoccupa di proteggere e di preservare. Sulla strada verso Bucarest tirano tutti come disperati anche sotto la pioggia, malgrado il limite di velocità sia 90 km/h e un paio di pattuglie della Polizia che tutti o quasi scansano con i soliti lampeggi avvisatori. Sembra che i sorpassi e le doppie corsie inventate siano tollerate per compensare la mancanza di strade in Romania a fronte di uno sviluppo del parco circolante a due cifre. Tante auto sulle strade e una mancanza cronica di posteggi nelle città come Bucarest.

CONTRADDIZIONI Il paesaggio che si intravede tra le gocce di pioggia è molto europeo nelle strutture umane e poco fascinoso, nulla di nuovo e di caratteristico rispetto ai panorami che siamo abituati a farci scorrere davanti agli occhi. Avvicinandoci a Bucarest il sano paesaggio agricolo lascia il posto a una periferia urbana più triste della media delle periferie urbane. Forse perchè anche il centro di Bucarest è triste, con palazzi e monumenti in un grazioso color sabbia-sporca-dopo-una-mareggiata. Una città più sovietica della più sovieticamente triste delle città sovietiche, con i block, i palazzoni grigi con le verande ai balconi, una differente dall'altra, disseminati in tutta la città. I locali serali sono da miglior capitale mondiale, ma la struttura della città non mi affascina per nulla. Aridatece Kiev!

FINE DELL'AVVENTURA Il viaggio è finito. Gli strumenti segnano 8.443 chilometri percorsi dall'inizio del viaggio. Una vera avventura in cui ogni membro dei due equipaggi ha contribuito al successo dell'operazione, portando il proprio contributo, le proprie conoscenze, la propria esperienza, compensando le mancanze di chi avrebbe dovuto pensare all'organizzazione. Tra i membri dell'equipaggio c'è anche la Dacia Loganche ha dimostrato chilometro dopo chilometro, buca dopo buca, diluvio dopo diluvio, che low cost non significa povero ma può diventare sinonimo di intelligente.

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LOW-COST La Logan ha vissuto pericolosamente su strade difficili e spesso con piloti stanchi e in continua lotta contro il tempo per rispettare una tabella di marcia articolata da chi, probabilmente, ha problemi a organizzarsi sul Roma-Ostia. Ma dopo aver vissuto spesso su strade impossibili una percorrenza che l'automobilista medio italiano copre in un anno la Dacia Logan arriva al traguardo con zero difetti e zero inconvenienti. Soltanto il pedale del freno della Logan blu si appiccica un po' ad inizio corsa del pedale, ma la mia impressione è che una goccia d'olio nel punto giusto potrebbe risolvere l'inconveniente.

PREGI E DIFETTI Se la Logan si è dimostrata all'altezza delle promesse per spazio, comfort e affidabilità, se volete ripetere la nostra esperienza lasciate la Logan come mamma Dacia l'ha fatta. Il sedile sportivo OMP è troppo stretto anche per le mie anche taglia 46 e costringe tutti i piloti in una posizione che alla fine rende il ginocchio destro dolorante. Il pomello sportivo richiede continue registrazioni delle sue brugole e i navigatori VDO Dayton, oltre a non avere le mappe per le strade più difficili, dalla Bielorussia in poi, smettono anche di funzionare, l'ultimo proprio quando potrebbe rendersi utile, superata la frontiera della Romania.

PROMOSSA La Logan è pensata per queste strade e se la cava egregiamente, ingoiando la puzzolentissima benzina dell'Est e surfando sulle strade martoriate da buche come la crosta lunare. L'unica modifica importante è la protezione sottoscocca, utile in qualche passaggio difficile affrontato da frettolosi o per parare i colpi di oggetti trovati sulla strada. Auto furba la Logan MCV, costa come una mini utilitaria ma offre tanto spazio, fedeltà al padrone e voglia di viaggiare da grande globetrotter.


Pubblicato da M.A. Corniche, 17/04/2008
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