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Anteprima:

SsangYong Kyron


Avatar Redazionale , il 08/06/05

18 anni fa - Arriverà su strada nel 2006.

La SsangYong dà scacco matto ai segugi delle scopiazzature e presenta l'ennesimo modello fuori dagli schemi. E' una Suv compatta (ma non troppo...) che debutterà a giorni sul mercato coreano. In Italia la vedremo invece verso la fine dell'anno.

OOOPS! Forse, al momento dell'ultimo ritocco, a qualcuno dev'essere scappata la mano con la lima. Le prime immagini della nuova Suv della SsangYong che circolano in rete sui forum internazionali mostrano infatti un frontale molto più bombato rispetto a quello portato sotto i riflettori del Salone di Seul dalla concept SV-R, che avrebbe dovuto anticiparne fedelmente le forme. Assieme agli spigoli se ne sono andate pure un po' di grinta e sportività, anche se resta ancora una spiccata personalità.

A MODO SUO

La Kyron, questo il nome del nuovo modello, è infatti un osso duro per chi si diletta a cercare sempre somiglianze. A parte alcuni scontati richiami alla discussa linea della Rodius, che non a caso si dice sia stata disegnata dalla mano, quella del britannico Ken Greenley, questa SsangYong non rischia sicuramente di finire in tribunale per plagio. Il frontale ha un andamento spiovente, appena segnato da due nervature che sono la prosecuzione ideale della mascherina. Ai lati, i fari hanno una forma molto appuntita mentre più in basso si apre una curiosa, sottile presa d'aria che attraversa il muso da parte a parte.

SOTTO GLI ARTIGLI

Della SV-R resta invece la doppia unghiata che movimenta la fiancata. La prima parte dal paraurti anteriore e prosegue nel passaruota per andare poi a morire lungo la linea di cintura. La seconda prende le mosse poco più sotto, dalla zona delle maniglie, per girare attorno alla coda e svanire pian piano sotto il lunotto, molto alto e di superficie piuttosto ridotta. Il solco è tanto profondo che, alla fine, nella vista di tre quarti posteriore, sembra quasi che il padiglione sia di una taglia più piccola rispetto ai lamierati inferiori. Completano il quadro luci di grandi dimensioni, a forma di scudo medievale, unite da un fascione grigio chiaro.

A BRIGLIA SCIOLTA

I designer coreani hanno dato libero sfogo alla fantasia anche nella progettazione dell'abitacolo. La plancia ha uno stile futuristico, con la consolle centrale messa in obliquo e rivolta verso il pilota. Il cerchio fa da ritornello non solo nelle bocchette dell'aria e negli strumenti ma anche nei comandi secondari, molti dei quali sono a manopola o sfruttano pulsanti tondi. Il tunnel è molto massiccio, con un motivo ancora una volta circolare attorno alla base del cambio.

VOCI DI CORRIDOIO

Quello ritratto in foto è un automatico sequenziale, che la SsangYong realizza con il supporto della Mercedes. Questo cambio arriverà anche in Europa, mentre nulla si sa ancora circa l'eventuale alternativa manuale o il tipo di trazione impiegata. Facile ipotizzare, comunque, la presenza del sistema integrale Torque On Demanad. Il motore di punta per l'Italia sarà un turbodiesel da due litri accreditato di una potenza di 136 cv, che potrebbe essere affiancato anche dal noto Xdi 2.7 della Rexton. In Corea la gamma si completa con un duemila a benzina da 145 cv la cui importazione è decisamente in dubbio.

QUINTETTO BASE

Allo stesso modo si può escludere sin d'ora che varchino la frontiera le versioni a sette posti studiate per il mercato coreano, con la terza fila girata in senso contrario a quello di marcia. In Italia arriveranno solo Kyron a cinque porte che, a partire dalla fine dell'anno, andranno a dare filo da torcere alla Hyundai Tucson e compagnia bella, forti, come prassi in casa SsangYong, di forme molto generose. Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, pare confermata una lunghezza massima nell'ordine dei 460 cm, ben superiore dunque a quella della diretta concorrenza.
Pubblicato da Paolo Sardi, 08/06/2005
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