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BMW X2 vs Mercedes GLA vs Volvo XC40: i suv compatti premium... alla spina!


Avatar di Giorgio Sala , il 08/01/21

3 anni fa - Comparativa suv compatti ibridi plug in 2021: BMW, Mercedes e Volvo

Abbiamo messo a confronto i "baby suv" premium plug in: BMW X2 xDrive 25e, Mercedes GLA 250 e EQ Power e Volvo XC40 T5 Recharge

Gli italiani, si sa, sono molto esigenti su tante cose, soprattutto quando si parla di auto, e accontentarli tutti è difficile, ma non impossibile. Tra quelli che mettono d'accordo un po' tutti sono i suv compatti: offrono un giusto compromesso tra stile, spazio a bordo, ingombri e comfort di marcia. A questa moda si accosta la tendenza all’elettrificazione, con particolare attenzione all’ibrido plug in che, attualmente, vi offre la possibilità di mettervi in garage un’auto a benzina e una elettrica al costo di una. O quasi...

Il prezzo? Beh, non è di certo alla portata di tutti, anche se tra ecoincentivi e sconti il prezzo di listino può calare vertiginosamente. Ma se non volete scendere a compromessi e volete il meglio in questo segmento, è molto probabile che la scelta possa ricadere su una delle nostre tre protagoniste. Loro sono tre volti noti, alcune di loro si sono già scontrate in passato. Ora però i motori non sono più tre, ma sei contando anche quelli elettrici. Loro sono BMW X2 xDrive25e, Mercedes GLA 250 e, Volvo XC40 T5 Recharge Plug-in. Per comodità: “le tedesche e la svedese”

BMW X2 XDRIVE25E: COM’È FATTA

Lei è l’ultima arrivata, la X2 xDrive25e. BMW, oltre che a chiamarla come uno scioglilingua , l’ha anche aggiornata con un nuovo frontale. Spariscono le due luci fendinebbia che, ora, sono integrate nei due proiettori anteriori, per regalarle un look più pulito… e aggressivo, se presente l’allestimento Msport. Il resto della carrozzeria resta praticamente identico a prima, sia nella forma sia nelle misure: 436 cm di lunghezza, 182 cm di larghezza, 151 cm di altezza.

La quarantena vi ha fatto prendere qualche chiletto di troppo? Tranquilli, non siete gli unici: pensate che l’X2 ne ha presi ben 300! Con i suoi 1.805 kg, la X2 xDrive25e si porta appresso un motore benzina 1.5 tre cilindri turbo da 125 CV, uno elettrico da 95 CV e un pacco batterie da 10 kwh. La scheda tecnica parla di 220 CV e 385 Nm scaricati a terra da tutte e quattro le ruote. Con le batterie sotto ai sedili posteriori, l’abitacolo non perde spazio, cosa che invece fa il, bagagliaio che sacrifica 60 litri sull’altare dell’ecologia: 410 litri, che salgono a 1.290 abbassando fila di sedili posteriori. Di certo chi siede dietro avrebbe da lamentarsi, ma chi è alto dal metro e 80 in su, preferirebbe sedersi sulla Mercedes o sulla Volvo a causa del poco spazio per la testa.

Gli interni restano identici alla BMW X2 pre restyling. I tanti tasti fisici forse la rendono un po’ più obsoleta rispetto alle rivali, ma la qualità è comunque elevata. Nell’allestimeno MSport l’abitacolo è caratterizzato da sedili sportivi, cinture con cuciture colorate e il volante sportivo con la classica corona del volante cicciotta. Ritroviamo anche il collaudatissimo infotainment BMW Connected Drive gestibile con l’intramontabile rotella sul tunnel centrale, con i comandi vocali o attraverso lo schermo touch da 8”.

TEMPI DI RICARICA La versione plug in si differenzia per la presenza di alcuni tasti e informazioni dedicate all’uso in elettrico, come i tasti sul tunnel centrale per scegliere la modalità di guida, oppure lo stato della carica della batteria sul quadrante di destra. Potete caricare lo smartphone come volete: tramite USB A, USB C oppure con la ricarica wireless. Per caricare invece il pacco batterie, BMW dichiara necessarie circa 2 ore e mezza per passare da 0 a 80% con il wallbox da 7,4 kW, mentre circa 5 ore per caricarla nella presa di casa.

MERCEDES GLA 250 E EQ POWER: COM’È FATTA

L’altra tedesca è la Mercedes GLA 250 e. Lei è arrivata nel 2020 diventando più “suv” rispetto a prima, e Mercedes non ha esitato nemmeno un secondo prima di presentarla anche in veste di plug in ibrida. Eccezion fatta per lo sportellino sulla destra per la ricarica, non ci sono differenze con le altre GLA: linee morbide, proporzioni azzeccate e il frontale shark nose a caratterizzarne la zona anteriore. Non cambiano nemmeno le misure: lunga 441 cm, larga 183 cm e alta 161 cm. Sull’allestimento premium spiccano cerchi AMG da 17”, dettagli cromati e mancorrenti sul tetto.

Le sue forme “curveggianti” nascondono bene il peso, di poco inferiore ai 1.700 kg: è il più basso del confronto. Questo nonostante abbia il pacco batterie più capiente, da 15,6 kWh, che alimenta il medesimo powertrain della sorellina Classe A plug in. Il motore elettrico da 102 CV è associato a un 1.3 quattro cilindri turbo da 163 CV: il sistema EQ Power esprime complessivamente 218 CV e 450 Nm. Proprio come BMW, il pacco batterie è davanti alle ruote posteriori: una soluzione che centra i pesi ma che fa perdere alla GLA litri preziosi nel bagagliaio, che passa a 385 litri. Passano a 1.380 litri reclinando la fila di schienali dietro. Rimane invariato lo spazio a bordo, generoso anche per i passeggeri posteriori. L’abitacolo è molto luminoso grazie ai vetri ampi e al tetto apribile, un optional da 1.427 euro.

Anche sulla GLA plug in trovo gli interni tecnologici ed eleganti tipici di Mercedes, con tanta pelle e plastiche di alta qualità. A dominare la scena è il doppio display con il sistema MBUX, tra gli infotainment più evoluti sul mercato. Schermo touch da 10,25”, pad sul tunnel centrale, comandi vocali: sta a voi scegliere come impartire istruzioni! I pochi tasti fisici sono dedicati all’aria condizionata oppure ai driving mode. Unico neo del modello in prova: l’assenza della strumentazione digitale un optional da 549 euro che vi consiglio vivamente. L’abitacolo della GLA mi piace perché è quello più pratico, con tanti scompartimenti e spazio per riporre gli oggetti, anche lo smartphone, ricaricabile esclusivamente con la presa USB C.

TEMPI DI RICARICA Per ricaricare la batteria invece, Mercedes è l’unica che offre la possibilità di farlo in corrente continua: con le colonnine da 22 kW passa dal 10% all’80% in soli 25 minuti, in corrente alternata da 7,4 kW – ossia il wallbox – impiega 1 ora e 45 minuti per passare dal 10 al 100%. Con la presa di casa, da 220 volt, Mercedes non dichiara alcun tempo di ricarica: basta lasciarla collegata una notte intera per ritrovarla al mattino con il pieno di elettricità.

VOLVO XC40 T5 RECHARGE PLUG IN: COM’È FATTA

Dopo le tedesche, è tempo della svedese. E tra le scandinave, è lei quella che più piace agli italiani: XC40 è la Volvo più venduta in Italia. Per questo motivo Volvo entra a gamba tesa in questo mercato con la versione plug in hybrid. Come le rivali, anche lei mantiene lo stesso stile delle versioni endotermiche: dai fari anteriori con la firma a Martello di Thor al montante posteriore che, per la plug in, si caratterizza dalla scritta “Recharge” come per la versione elettrica P8. Anche per lei stesse dimensioni delle sorelle benzina/diesel: 443 cm di lunghezza, 186 cm di larghezza e 166 cm di altezza.

Se BMW ha messo su qualche chiletto, anche la piccola Volvo non scherza, fermando la bilancia a quota 1.812 kg. Questo perché sulla XC40 T5 Plug in trovano spazio un 1.5 tre cilindri da 180 CV associato a un motore elettrico da 82 CV: sommati, i due propulsori erogano 262 CV e 450 Nm di coppia. Quando si parla di pacco batterie, Volvo sfodera l’asso con una scelta piuttosto furba. A differenza di BMW e Mercedes, la XC40 ha le batterie da 10,7 kWh poste sul pianale, a metà tra le ruote anteriori e posteriori. Così facendo si abbassa il baricentro e non si toglie spazio al bagagliaio, che rimane di 460 litri e che può salire fino a 1.336 litri se si ripiegano gli schienali posteriori. A proposito: chi siede dietro non avrà problemi di spazio per le gambe, gli spilungoni potrebbero invece soffrire per quanto riguarda l’altezza. Inoltre, il 5° passeggero della Volvo è quello che si ritrova tra i piedi il pavimento più rialzato di tutte le auto in prova.

Ma non preoccupatevi: la XC40 saprà coccolarvi con sedili molto comodi e ben imbottiti, accompagnati da una qualità dei materiali e delle finiture di altissimo livello. Pensate: gli interni delle tasche nelle portiere hanno il rivestimento floccato! Dettagli di questo tipo si sposano alla grande con un abitacolo in stile scandinavo, elegante e pulito, caratterizzato dal cockpit digitale da 12,3 pollici e dall’ormai caratteristico display centrale fino a 9”con il sistema Sensus Connect. Pochi i tasti fisici, si comanda tutto dal touchscreen: un dettaglio che, ancora oggi, non trova tutti d’accordo… specialmente per quanto riguarda i comandi del climatizzatore.

TEMPI DI RICARICA Per la ricarica dello smartphone c’è il vano apposito sul tunnel centrale, oppure una presa USB tradizionale davanti con due USB C per i passeggeri posteriori. Per ricaricare invece il pacco batterie da 0 a 100%, invece, sono necessarie 3 ore in corrente alternata da 3,6 kW, che salgono a 8 ore con una presa domestica.

BMW X2 XDRIVE25E: COME VA

Finalmente è tempo di guidare, e partiamo con la più fresca novità: la X2 xDrive25e. Come ogni BMW, ti fa subito sentire immerso nella guida: vuoi la console centrale orientata verso il guidatore, il sedile avvolgente e il volante bello da impugnare. Con l’allestimento MSport ci sono l’assetto sportivo e i cerchi da 19” con pneumatici dalla spalla ribassata: due dettagli che non vanno molto d’accordo con le buche e il pavé cittadino. Per sentirmi più ecologico nel traffico di Milano, premo il tasto “e Save” e sfrutto appieno il motore elettrico. Attenzione: se premete a fondo il pedale del gas, entrerà comunque in azione anche il motore benzina, facendo storcere il naso alla giunta di Milano che vi osserva mentre entrate gratis in Area C.

La progressione del motore elettrico è buona, lo spunto iniziale non è tra i più fulminei ma se dovete superare qualcuno potete farlo senza troppi problemi. Apprezzo però la frenata, ben modulabile e sin da subito intuitiva, che sfrutto per ottimizzare i consumi e recuperare un po’ di energia. Peccato che la mia avventura carbon free termini dopo 20 km di città e 14 km di strade extraurbane da 70 km/h. I 34 km rilevati sono ben lontani dai 53 km dichiarati dalla Casa, ma va spezzata una lancia a favore della X2: terminata la ricarica, il quadro strumenti dichiarava esattamente 34 km di autonomia, una stima effettuata tenendo conto del comportamento di guida precedente. Per fare il pieno di energia dalla presa di casa, dovrete sborsare 3 euro in più sulla bolletta. E se volete mantenere la carica al livello massimo anche durante la guida ibrida, potete farlo con la funzione Battery Save: una funzione presente anche su Volvo e Mercedes.

Inizio quindi a sfruttare i 36 litri di benzina presenti nel serbatoio, con l’X2 che funziona come un’ibrida tradizionale. Con qualche ripartenza in elettrico e la funzione coasting attiva in modalità Eco, raggiungo quota 9,6 l/100 km in città, che scende a 7,3 l/100 km non appena imbocco l’autostrada. Con tutti gli ADAS attivi e l’head-up display davanti a me, il comfort a 130 km/h è da piccola ammiraglia. Ma non appena imbocco una strada tutte curve, ecco che la X2 tira fuori il suo vero carattere: la sua tonnellata virgola otto sembra sparita in una dinamica di guida precisa, composta e fluida, soprattutto in Sport dove l’assetto si fa più rigido e la trazione integrale xDrive esprime il suo massimo. Certo, la città è il suo habitat, ma fatela sgroppare tra le curve e vi darà il meglio di sé.

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MERCEDES GLA 250 E EQ POWER: COME VA

Quando guido una Mercedes, che sia una mastodontica GLE o la più piccola GLA, trovo sempre tutto al proprio posto: dalla leva del cambio dietro al volante, ai tasti per gestire le modalità di guida. Scelgo la modalità elettrica e mi infilo dentro la giungla urbana di Milano, notando con piacere come il motore elettrico abbia una spinta che le altre non hanno. I 102 CV si sentono, ed è merito del sistema EQ Power, derivato dalla tecnologia di Formula 1. A ogni verde mi sento come Hamilton in pole position, ma anche cercando una guida più parsimoniosa, non riesco ad andare oltre i 38 km di autonomia: quasi la metà di quelli dichiarati, nonostante una batteria decisamente più capiente delle altre. Per caricarla a casa vi costerà circa 4,60 euro. Ma per ogni bicchiere mezzo vuoto, ce n’è uno mezzo pieno: più potenza permette anche di sfruttare meglio la guida in elettrico anche fuori città.

Le batterie più grandi tolgono spazio utile al serbatoio che è di 35 litri: il più piccolo del confronto, che mi permette un’autonomia limitata visti i consumi. 10,2 l/100 km in città, 6,7 l/100 km in extraurbano e 7,0 l/100 km in autostrada, dove la GLA si comporta come una piccola ammiraglia. Posizione di guida comoda e buona insonorizzazione sono fattori cruciali, anche se gli ADAS fanno la loro parte. Tuttavia, il mantenitore di corsia è un po’ irruente nel funzionamento, preferirei un ingresso in scena meno invasivo.

Tra le curve, la Mercedes è senza dubbio molto equilibrata. Forse merito anche del minor peso rispetto a BMW e Volvo, rimane stabile e precisa anche se tutta la potenza è trasmessa alle ruote anteriori, con l’assetto che assorbe le asperità, ma senza far imbarcare eccessivamente l’auto. Peccato che il pedale del freno sia molto morbido, il che rende più difficile modulare bene la frenata per una guida più fluida. Scegliendo la modalità Sport, la GLA saprà regalarvi qualche soddisfazione: la potenza c’è e si percepisce, il 4 cilindri ha un suono molto coinvolgente ad alti regimi, mentre con i paddle dietro al volante gestisco il cambio doppia frizione a 8 rapporti. Buono anche il feeling dello sterzo: non è così comunicativo come sulla X2, ma ha un buon feedback nonostante sia leggermente più morbido. Complessivamente è un buon compromesso che si apprezza soprattutto in fase di manovra.

VOLVO XC40 T5 RECHARGE PLUG IN: COME VA 

La sua attitudine al comfort e alla sicurezza, Volvo la mostra in tutta la sua essenza. A partire dalla posizione di guida piuttosto rialzata. Questo mi permette di vedere bene l’area circostante e anche il cofano spiovente nella sua estremità: un dettaglio che mi facilita in fase di parcheggio. Se la situazione si fa difficile, la telecamera a 360° e i sensori mi danno una mano. Per viaggiare solo in elettrico basta selezionare la modalità Pure, che affianca la Hybrid, la Sport (VERIFICARE NOME ESATTO, credo sia Dynamic) e la Off-road: è l’unica ad avere una mappa per il fuoristrada, anche se dispone della sola trazione anteriore.

Con una capacità delle batterie praticamente uguale a BMW, la piccola XC40 cammina con decisione in modalità elettrica, esaurendosi dopo 38 km: un pieno che, a casa, vi costerà circa 3,20 euro. Certo, non sono i 45 km dichiarati dalla Casa e dal computer di bordo, ma non ci manca tantissimo. In modalità solo elettrica la Volvo ha una buona spinta, in linea con la BMW, mentre il serbatoio da 48 litri di benzina offre più autonomia rispetto alle rivali.

In città apprezzo come filtra qualsiasi asperità grazie a un assetto morbido, così come il volante leggero e una risposta molto fluida all’acceleratore. Ecco quindi che tra binari del tram e automobilisti distratti, la XC40 T5 Recharge ha registrato 9 litri/100 km che scendono a 7 litri/100 km in autostrada. Ed è proprio in questo scenario che si trova a suo agio. Gli ADAS sono tarati alla perfezione, l’abitacolo è il migliore in termini di insonorizzazione e verrebbe voglia di viaggiare fino ai confini della Terra, godendosi il suono dello stereo Harmann Kardon.

Alla Volvo piace viaggiare sicuri, non con il coltello tra i denti, e te lo fa capire subito con un accentuato trasferimento di carico se si alza il ritmo. Inoltre, nei curvoni a lunga percorrenza, non è stabile come le tedesche. Nelle strade extraurbane, dove ha registrato i 6,7 litri/100 km, la XC40 non mi ha convinto per il pedale del freno piuttosto duro, così come il volante che non mi regala un grande feedback. L’accoppiata tra i due motori funziona bene, ma quando si esaurisce l’elettrico si accusa come il 3 cilindri sia un po’ più vuoto ai bassi rispetto alle rivali.

BMW X2 XDRIVE25E: PREZZO

Bmw X2 xDrive25e parte da 49.450 euro, il prezzo sale di circa 4.500 euro per il pacchetto Msport caratterizzato da un look più aggressivo e cerchi sportivi. La versione in prova è full optional: tetto apribile, fari full LED e tutti gli assistenti alla guida. Il cartellino, però, lievita come una pagnotta fatta in casa, sforando il tetto dei 60.000 euro

MERCEDES GLA 250 E EQ POWER: PREZZO

La Mercedes GLA 250 e attacca il mercato con un prezzo di 49.644 euro relativo all’allestimento Sport. Lo Sport Plus si ha con un sovrapprezzo di 1.090 euro, mentre il top di gamma Premium costa 2.850 euro in più. La GLA Premium della nostra prova costa circa 56.500 euro con accessori che vanno dal tetto apribile al pacchetto parcheggio, il display da 10,25” e il pacchetto di assistenti alla guida.

VOLVO XC40 T5 RECHARGE: PREZZO

La Volvo XC40 Recharge T5 Plug-in parte da 48.500 euro, relativo all’allesimento Inscription. L’auto della nostra prova, in allestimento R Design e ricca di pacchetti optional, parte da 53.650 euro. Le manca solo il tetto panoramico, per il resto ha tutto: dai bellissimi cerchi da 19” al pacchetto di ADAS, fino all’impianto stereo Harman Kardon e i sedili regolabili elettricamente. L'auto in prova si aggira anche lei attorno ai 60.000 euro. 

VERDETTO DELLA COMPARATIVA

Le abbiamo analizzate, provate e confrontate ed è ora di tirare le somme. La piccola Volvo è senza dubbio la più confortevole del gruppo, merito soprattutto dell’ottima insonorizzazione, dell’assetto morbido e dell’eccellente comportamento degli ADAS. In elettrico tiene testa alla Mercedes, ma complessivamente preferisce non alzare mai il ritmo.

La BMW non rinnega la sua indole votata al piacere di guida: niente di estremo, sia chiaro, ma lo sterzo diretto, l’assetto composto, una buona frenata e ottime performance del powertrain ibrido nascondono alla grande il peso in eccesso. In elettrico le rivali fanno più strada ma, quando si aggiunge l’aiuto del motore termico, la X2 regala grandi soddisfazioni. 

E La Mercedes? Lei sta un po’ nel mezzo, ma ha comunque la sua forte identità: ha un abitacolo ad alto contenuto qualitativo e tecnologico, è molto spaziosa, pratica e il comfort di bordo è elevato. Mercedes, però, non rinuncia alle prestazioni e al coinvolgimento di guida. Il sistema EQ Power è senza dubbio tra quelli più efficaci nel segmento, sia quando lavora da solo sia quando è in sincrono con quello a benzina.

BMW X2 XDRIVE25E: SCHEDA TECNICA

  • MOTORE TERMICO 1.5 tre cilindri, turbo, benzina, 125 CV e 220 Nm
  • MOTORE ELETTRICO 95 CV e 165 Nm
  • BATTERIA 13,7 kWh (10 kWh nominali)
  • DIMENSIONI 436 x 152,6 x 182,4 cm
  • BAGAGLIAIO 410 – 1.290 litri
  • PREZZO da 49.450 euro

MERCEDES GLA 250 E EQ POWER: SCHEDA TECNICA

  • MOTORE TERMICO 1.3 quattro cilindri, turbo, benzina, 160 CV e 250 Nm
  • MOTORE ELETTRICO 102 CV e 300 Nm
  • BATTERIA 15,6 kWh
  • DIMENSIONI 441 x 161,1 x 183,4 cm
  • BAGAGLIAIO 385 – 1.380 litri
  • PREZZO da 49.644 euro

VOLVO XC40 T5 RECHARGE PLUG IN: SCHEDA TECNICA

  • MOTORE TERMICO 1.5 tre cilindri, turbo, benzina, 180 CV, n.d. Nm
  • MOTORE ELETTRICO 82 CV, n.d. Nm
  • BATTERIA 10,7 kWh (8,5 kWh nominali)
  • DIMENSIONI 443 x 186 x 166 cm
  • BAGAGLIAIO 460 – 1.336 litri
  • PREZZO da 48.500 euro

Pubblicato da Giorgio Sala, 08/01/2021
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