SQUADRA CHE VINCE Dopo 41 anni rimane sempre fedele a se stessa e, pur cambiando nelle forme e nella potenza, la Volkswagen Golf GTI non stravolge la ricetta che l’ha resa il mito che è. Nemmeno col restyling (il primo della storia) dell’anno 2017 la sportiva di Wolfsburg non tradisce il suo DNA da auto con i cavalli giusti per divertirsi, ma senza strafare. Chi vuole di più può salire sulla Golf R, ma non ve ne parlo qui.
TRUCCO LEGGERO Come la versione normale anche la Volkswagen Golf GTI restyling cambia leggermente nelle forme con nuovo disegno per fanali e paraurti che, a chi non ha l’occhio allenato, potrebbero sfuggire a un primo esame superficiale. Rimane la classica linea rossa che attraversa la mascherina e continua anche all’interno delle luci. Non mancano naturalmente prese d’aria più grosse per far respirare meglio il 2.0 TFSI, un lieve accenno di spoiler al posteriore e il doppio scarico. Tutto secondo la logica che da sempre accompagna la Golf GTI: sportività ma senza strafare.
COME PRIMA, PIÙ DI PRIMA Prima di entrare in abitacolo sfodero una lista mentale delle cose che non possono mancare nell’abitacolo di una Golf GTI: sedili con fantasia tartan e pomello del cambio (manuale) che ricorda una pallina da golf. Ok, apro la portiera e… eccoli lì. A 41 anni di distanza la compatta sportiva non tradisce. Perché saranno belli i rivestimenti in pelle, sarà veloce il cambio DSG, ma la Golf GTI non è una Golf GTI senza queste due caratteristiche. Poi per fortuna il resto è in pieno stile 2017: al centro della plancia c’è il monitor touch da 9,2” per comandare (anche con le gesture) il sistema di infotainment, davanti a me c’è l’altro monitor TFT da 12,3” che prende il posto della strumentazione analogica. Ci sono sedili sportivi che avvolgono in un morbido abbraccio. C’è il volante con la corona tagliata nella parte inferiore. C’è tutta la qualità tipica di Volkswagen. Mi sento a casa.
SCELTA PER NOI La nuova Volkswagen Golf GTI nasce in 2 versioni: normale e Performance. Tra le 2 ballano 15 cavalli di differenza: 230 per la prima e 245 per la seconda. Da noi in Italia non ci sarà bisogno di scegliere perché verrà importata unicamente la GTI Performance. Potenza spremuta dal solito 2.0 TFSI che butta a terra, rigorosamente sull’asse anteriore, 380 Nm di coppia a partire dai 2.000 giri.
QUI PREZZI Portarsi a casa la Volkswagen Golf GTI restyling richiede almeno 34.000 euro. La dotazione di serie è bella ricca: monitor touch da 8" per il sistema di infotainment, strumentazione digitale, cambio manuale 6 marce e numerosi sistemi di assistenza alla guida come cruise control adattivo e frenata d'emergenza. Se poi si vuole ci si può sbizzarrire con il listino degli optional e avere il monitor da 9,2 con Gesture Control, cambio DGS 7 rapporti (2.000 euro), sedili sportivi in pelle e Alcantara e tanto altro.
SI PARTE Bene, ci ho girato intorno e ho preso posto sui sedili. Ora finalmente posso accenderla e vedere se il carattere della Volkswagen Golf GTI restyling è rimasto quello delle sue antenate o se a Wolfsburg hanno deciso di cambiare qualcosa. Io opto per la prima ipotesi.