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Prova su strada

Nuovo Renault Master, alla guida del gigante buono. E hi-tech


Avatar di Lorenzo Centenari , il 02/10/19

4 anni fa - Per Master 2019, motore diesel più potente e assistenti di guida al top

Nuovo Renault Master 2019: prova, prezzo, scheda tecnica

Per Master 2019, motore diesel più potente e assistenti di guida al top. Che effetto fa condurre un van? Un test tutto da ridere

LA STRANA PROVA Premessa doverosa, io un furgone non lo avevo mai guidato prima d'ora. Automobili di tutti i tipi, un furgone mai. Il professionista non ha certo la necessità di apprendere dal sottoscritto quale effetto fa marciare a bordo di Renault Master quarta generazione, un mezzo tutto nuovo ma pur sempre un van, con il suo approccio al traffico tutto particolare. Mi rivolgo perciò a tutti coloro che i furgoncini li conoscono soltanto dal di fuori. E che ne incontrano ogni giorno a centinaia per la strada, e forse si domandano di tanto in tanto quale prospettiva avresti da lassù. Oh, mi sono tolto un peso.

MASTER STYLE Prima un breve identikit modello, visto che nuovo Renault Master è nuovo per davvero. Del suo commerciale storico, la Régie ha rimodellato il look esterno disegnando i fari come fossero quelli di un Suv (la classica firma luminosa C-Shape), inoltre riprogettando anche calandra e cofano motore. Master 2019 profuma di nuovo anche in abitacolo: nuova plancia più automobilistica e più pratica (nuova strumentazione, nuovo ripiano Easy Life per la ricarica a induzione dello smartphone), sistema di navigazione integrato Media Nav compatibile con Android Auto e Apple CarPlay (ma è disponibile anche con software "nativo" R-Link). Ottimizzata infine la zona di carico, con nuova illuminazione interna a LED e soglia rivisitata, per facilitare le operazioni di carico e scarico.

TWIN TURBO VAN Ma l'innovazione principale è sotto la carrozzeria: il diesel 2.3 dCi acquista la tecnologia Twin Turbo e ora spara fuori un grado di potenza da 130 cv a 180 cv, cioè il valore più alto di sempre. All'avanguardia pure gli interni: tra i numerosi ADAS che equipaggiano Renault Master, ecco due premiere assolute di segmento come il Rear View Assist per visione posteriore dal veicolo anche in marcia e il Side Wind Assist come scudo al vento laterale. Completano il programma di assistenza alla guida i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la frenata automatica Active Emergency Braking System, infine il Blind Sport Warning per monitoraggio angolo cieco.

LA CARICA DEI 400 Con la trazione anteriore e posteriore, 4 lunghezze e 3 altezze, nuovo Renault Master può essere un furgone, un pianale o un telaio cabinato, allestibile e personalizzabile in base alle esigenze più bizzarre. Non dimentichiamo che Master è inoltre disponibile nella versione 100% elettrica, la soluzione anti-Ztl per consegne dell’ultimo miglio. Il listino è un tomo di 2 chili: con 400 versioni in vendita in Italia, per citare tutte le possiibli combinazioni dovrei passare la notte in bianco, quindi vi allego in calce al testo i documenti originali. Uno relativo a Master furgone, l'altro a telai, pianali e cassoni. Qui basti sapere che nuovo Master parte da 25.900 euro Iva esclusa (2.3 Ice dCi 135 S&S).

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ALLA GUIDA Viene il bello perché è ora di salire a bordo. Mi assegnano un Master furgone color grigio scuro Guardia di Finanza. Chissà che lungo il percorso qualche evasore non si dia alla fuga, e invece no, mancano i lampeggianti e passo inosservato. Non è proprio il termine più adatto, dal momento che con 6 metri e 22 di lunghezza, 2 metri e 54 di altezza e quasi altrettanti di larghezza (2 metri e 47 con retrovisori), "schermo" la visuale a tutti gli altri utenti della strada. Se il percorso è trafficato, almeno un'auto è sempre appiccicata al portellone: lo so perché la vedo dalla telecamera piazzata al posto dello specchio retrovisore interno. Normalmente il conducente di un furgone può affidarsi solo agli specchietti esterni: su Master non devo snaturare le abitudini, ed è un sollievo. Specie in retromarcia...

MASTER & COMMANDER Ho sempre un'auto o due a scortarmi da vicino, ma dev'essere per loro un gesto automatico, perché mica mi muovo al rallenty, tutt'altro: il dCi 180 è preparato a trascinare con disinvoltura anche 2 tonnellate di Master, più altri quintali di mattoni sistemati là di dietro al fine di una prova ancora più realistica. Per capirci: con 400 Nm di coppia, riprendo anche in salita come se guidassi una monovolume. E se la legge me lo consentisse, potrei sfrecciare in autostrada a 163 km/h. Il cambio? Un manuale al bacio a 6 rapporti, innesti rapidi e precisi. Se non semino gli inseguitori, è solo perché mi manca confidenza con il mezzo e voglio riportarlo indietro tutto intero.

FATE LARGO! Al volante di Renault Master, davanti a te hai tutto un altro panorama: vedi a chilometri di distanza, ma hai sotto controllo anche gli ingombri laterali e longitudinali, basta un poco di attenzione e un minimo di apprendistato. Forme ortogonali e sbalzi brevi: nemmeno infilarsi in un borgo a senso unico mi mette in crisi, l'unica avvertenza è quella di allargare il raggio di sterzata, pena un ricordino sui montanti posteriori. Il cicalino del mantenimento di corsia si attiva ogni tre per due, d'altra parte la carreggiata è larga e pestare la linea di mezzeria è questione di un attimo: ho tre tazzine di caffè nel sangue, il colpo di sonno non mi spaventa e io lo spengo, tac. Da là in alto, anche una BMW X7 sembra un nano da giardino: mi sento fico ed al sicuro, oltre che comodo. Già, la posizione è naturale e ogni comando è a portata di mano, display di navigazione incluso. Imboccando una rampa di uscita della tangenziale, meglio però stare coi piedi per terra: Master va che è una meraviglia, ma di sportivo ha poco o nulla.

IMPARA L'ARTE... Da comune automobilista, una mattinata a zonzo con Master mi ha insegnato a portare maggiore rispetto sia ai veicoli commerciali, sia ai loro infaticabili autisti. Domatori di bisonti ultrapotenti, ma addomesticati. Li guarderò con occhio diverso, la prossima volta che mi metto in strada. E chissà, dalla pancia salirà persino un briciolo di invidia.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 02/10/2019
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