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Prova su strada

Fiat Seicento


Avatar Redazionale , il 01/08/01

22 anni fa -

Anche se nasce sulla base della Cinquecento, la Seicento è una nuova auto, rivista in tutte le parti, carrozzeria e meccanica comprese, e di categoria superiore. Non per nulla si chiama Seicento e, come la utilitaria che a partire dal 1955 ha messo in moto l'Italia, è più auto vera della Cinquecento. L'unico punto su cui Fiat non è riuscita a migliorare è il prezzo.

LA NOVITA' Tanto per iniziare, la Seicento è più lunga di 8 centimetri (331) e più larga di uno (150) e il nuovo stile, più elaborato e ricco di rotondità e nervature contribuisce alla sensazione di un'auto più grande, più abitabile e più robusta. Lo stile è stato curato nei dettagli, con una voglia di non lasciare nulla al caso: nella forma dei fanali posteriori, con la bombatura in corrispondenza della luci, nel disegno dei fari interiori che in un ovale incorporano anche l'indicatore di direzione e una piccola presa d'aria, nella forma del lunotto da oblò di lavatrice e nella grande bocca sotto il paraurti.

NUOVI INTERNI Anche l'interno segna una trasformazione radicale: della vecchia, spoglia e scricchiolante plancia della Cinquecento non resta traccia nella nuova plancia, dal disegno morbido e gradevole, con grandi bocchette per la ventilazione e comandi pratici e ben distribuiti. Rimane soltanto una plastica un po' troppo dura e per nulla imbottita che ormai stona anche su una utilitaria. In tema di sicurezza, la dotazione si adegua a quella delle concorrenti: airbag per guidatore e passeggero (optional e quest'ultimo disinseribile manualmente), cinture con pretensionatore, sedili anteriori e posteriori antisubmarining, barre di protezione nelle portiere, interruttore inerziale del circuito di alimentazione e del circuito elettrico ad alta tensione, schienale posteriore anti-intrusione (fino a 36 kg di bagagli a 60 km/h su una barriera deformabile). I poggiatesta sono ancora in schiumato  (rivestiti di serie soltanto sulla Sporting)e mancano i poggiatesta posteriori e gli attacchi regolabili per le cinture. Saranno disponibili poi, entro luglio, l'Abs a quattro canali e il servosterzo elettrico.

5 POSTI La Seicento, prodotta come la Cinquecento a Tychy, nel sud della Polonia, è omologata per 5 posti, da considerare di emergenza: in quattro si sta abbastanza comodi a patto di avere una statura normale, in cinque si pensa alla barzelletta degli elefanti sulla 500. Sorprendente è invece la capacità del bagagliaio, dichiarata di 170/810 litri: con il sedile posteriore in posizione d'uso, si riescono a stipare due borsoni o una ricca spesa settimanale.

SEI VERSIONI La S, con motore da 899 cc (39 CV a 5500 giri, 6,7 kgm a 3000 giri) offre una dotazione funzionale, con i pretensionatori per le cinture di sicurezza anteriori, l'antifurto immobilizzatore Fiat CODE, i fari alogeni e il tergilavalunotto, ma rivestimenti interni spartani e paraurti neri. La SX, sempre 899cc,offre paraurti e specchi esterni verniciati, fascia paracolpi e pannelli interni delle porte preformati. Il riscaldatore è a quattro velocità ed è dotato di ricircolo dell'aria. Sono di serie, inoltre, l'apertura del portellone dall'interno, le coppe ruota integrali, il tappo della benzina con chiave, il mobiletto centrale, lo specchietto esterno destro, i cristalli atermici e gli alzacristalli elettrici.
La Suite
, con motore Fire da 1108 cc (54 CV a 5500 giri, 8,8 kgm a 3250 giri), aggiunge anche la chiusura centralizzata, il condizionatore e la barra stabilizzatrice anteriore, oltre alle maniglie esterne delle porte verniciate e ai montanti centrali rivestiti.
La Sporting,
con lo stesso motore della Suite ma con rapporti del cambio più corti, ha paraurti con fendinebbia dal disegno reso più aggressivo dalle ampie prese d'aria per radiatore e freni. Differenti anche le fasce sulla fiancata e i cerchi delle ruote, che sono in lega e con pneumatici maggiorati (165/55). Il contagiri è collocato in alto sul mobiletto centrale. Il volante e il pomello del cambio sono in pelle, la pedaliera è sportiva e i sedili sportivi. È disponibile anche un "pack linea Abarth" che prevede: spoiler posteriore, minigonne, ruote e pneumatici maggiorati (14") oltre a particolari interni più sportivi.
La Citymatic, con frizione automatica abbinata al motore 899cc.
La Elettra, con il motore elettrico, è accreditata di una velocità massima di 100 km/h e di 90 chilometri di autonomia. Interessante della Elettra la disposizione delle batterie senza manutenzione che lascia liberi quattro posti e il bagagliaio.

AL VOLANTE Sulla base della Cinquecento è stato svolto un grande lavoro per ottenere la Seicento. Nel suo abitacolo si vive bene: se la plastica utilizzata per la plancia fosse più piacevole al tatto e alla vista, si perderebbe del tutto la sensazione di viaggiare su una utilitaria. I sedili sono sufficientemente ampi e confortevoli per persone di taglia normale, gli spazi sono ben sfruttati, la plancia è ben disegnata e pratica.

COMODA E SICURA Un ottimo lavoro è stato svolto per ridurre la rumorosità: perfino provando un esemplare dotato del tetto apribile in tela a tutta grandezza come quello della 600 (optional), il rumore è accettabile anche alla velocità massima in autostrada. Ottima anche la capacità di assorbimento delle sospensioni dotate di ammortizzatori a doppio effetto. Lo sterzo non è faticoso, ma al contempo sufficientemente preciso, anche senza il servosterzo elettrico: è sufficiente muovere appena le ruote per sterzare senza fatica. Il diametro minimo di sterzata è poi molto ridotto, pari a 8,8 metri, per posteggi impossibili. Il cambio, dotato ora di cavi flessibili per il comando, necessita invece di qualche giorno di apprendistato. Non abbiamo incontrato alci nella campagna piemontese, ma il comportamento ci è sembrato sicuro, anche effettuando cambi di corsia bruschi alla massima velocità, sia tenendo l'acceleratore affondato, sia rilasciandolo, la Seicento si rimette facilmente diritta, senza patemi d'animo. I freni sembrano adeguati, ma più potenza e più modulabilità non avrebbero guastato, invitando a sfruttare più a fondo motore e telaio.

IL MOTORE 899 è ottimo per chi utilizza l'auto in città, ma anche per gite autostradali. Raggiunge i 140 chilometri l'ora e bisogna trattarlo come un motore sportivo per tirarne fuori il meglio. Ottima è la trasmissione Citymatic: velocissima negli innesti anche nelle cambiate al limite della zona rossa o nelle scalate brutali, è anche dolce e precisa come un piede da autista. In pratica si cambia senza premere il pedale della frizione (che non c'è) e quando si è fermi al semaforo non è necessario tenere premuto il freno come sulle automatiche. Se il prezzo sarà modesto è un accessorio da non perdere: non perde nulla rispetto a un manuale tradizionale, ma guadagna in relax e piacere di guida.

IL MOTORE 1108cc offre una guida più distesa, con quel poco di potenza e di coppia in più per una guida più rilassata, senza tirare il motore e con meno cambiate. Molto pronto se abbinato poi ai rapporti più corti della Sporting, meno assetato di carburante con i rapporti più lunghi della Suite. Consumi che per tutte le Seicento sono sempre nell'ordine dei 16/18 chilometri con un litro dichiarati.

di M.A. Corniche
13 marzo 1998


Pubblicato da Redazione, 01/08/2001