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Rewaco RF1-GT


Avatar Redazionale , il 04/10/05

18 anni fa - Che sia il tre il numero perfetto?

Metà spider e metà moto, nel Nord Europa i trike sono ormai più di una semplice moda. In Italia, invece, pochi credono ancora che il tre sia il numero perfetto anche quando si parla di ruote. A dare un impulso al mercato prova la rewaco con una proposta dal look moderno e (relativamente) funzionale.

DUBBIO AMLETICO E i trike dove vanno? Nella sezione auto o in quella moto? Bisogna ammettere che in redazione c'è stato un po' di disorientamento. Alla fine, a far pendere l'ago della bilancia in campo arancio piuttosto che azzurro è stato indirettamente il Codice della Strada. I trike hanno il manubrio, richiedono l'uso obbligatorio del casco ma si guidano con la patente B, la sola A non basta.

UN PIEDE, DUE SCARPE D'altronde, l'ultima novità del settore, l'RF1-GT della tedesca rewaco (si scrive proprio così, con r minuscola) sembra proprio mettercela tutta per tenere il piede in due scarpe e per complicare la vita a chi deve inquadrarlo secondo schemi predefiniti. Un mix che lascia inesorabilmente a bocca aperta il profano del genere, un incrocio degno dei centauri della mitologia greca, quelli che favoleggiava avessero il corpo di cavallo sormontato però da un busto umano.

FORME GIUNONICHE Visto distrattamente da dietro, l'RF1-GT può sembrare a prima vista una spider dalle curve... mediterranee. Largo la bellezza di 188 cm e lungo 341, il trike rewaco se ne sta comodamente seduto su due cerchi da 17 pollici che calzano pneumatici 275/40, a malapena coperti dai pur generosi parafanghi. Il posteriore è massiccio e tondeggiante, ornato da due terne di faretti circolari e da un luccicante impianto di scarico. Al suo interno trova spazio un bagaglio che ha ben poco da invidiare a quello di un'auto sportiva, con un volume utile di 200 litri.

NON FA UNA PIEGA Questo non è l'unico vano disponibile. Documenti e piccoli oggetti possono essere riposti anche accanto al passeggero, appollaiato su un sedile alle spalle del pilota, un po' come sui caccia dell'aviazione. Chi guida ha invece quasi l'impressione di trovarsi a bordo di una moto, appeso al manubrio e con le gambe distese in stile Easy Rider. La forcella, di tipo a trapezio, è lunga una quaresima e pare presa in prestito da Mototopo. Alla fine, però, fermi al semaforo ci si può risparmiare mettere giù il piede, le pieghe in curva restano un lontano miraggio e i comandi non sono proprio là dove li cercherebbe un motociclista doc. Giusto l'acceleratore è sulla manopola destra; il resto è demandato ai piedi, che si usano proprio come sull'utilitaria della zia

PARTE A MOLLA A sancire il legame con le auto di questo RF1-GT c'è poi anche il motore, che non è però il classico boxer Volkswagen che accomuna la maggior parte dei trike. Si tratta di un Ford 1.6 16V sistemato in un telaio tubolare a traliccio e abbinato a un cambio manuale a cinque marce la cui leva pare affetta da priapismo. Capace di 115 cv a 6.800 giri e di una coppia massima di 145 Nm a 3.200 giri, con un peso di 590 kg, questo rewaco impiega 6,7 secondi per raggiungere i 100 km/h e raggiunge senza difficoltà i 174 km/h.

ANCHE SU MISURA L'RF1-GT è venduto in Italia a 22.380 euro. Tuttavia è molto difficile resistere alla tentazione di personalizzare il trike e quindi la cifra è destinata in molti casi a lievitare. La lista degli optional è chilometrica e comprende tra le altre cose spoiler, particolari cromati di ogni genere e tipo, ruote maggiorate e fari supplementari. Senza contare le verniciature: con i trike se ne vedono di tutti i colori; in ogni senso.


Pubblicato da Paolo Sardi, 04/10/2005
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