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Prova su strada

Fiat Nuova Multipla


Avatar di Mario Cornicchia , il 09/06/04

19 anni fa -

La Grande Incompresa getta la maschera in favore di una faccia più normale. Ma mantiene la genialità della formula monolocale e il piacere di guida. A prezzi giusti.

COM’E’ Da quasi solitario sostenitore della vecchia Multipla ho qualche rimpianto per il suo mento sfuggente, per i suoi occhi inusuali e per la sua macrocefalia… La nuova Multipla ha un aspetto decisamente meno strano, più adatto ai gusti di tutti e, per forza di cose, meno originale. Originale, furba e inimitata rimane, invece, la sua formula con sei posti comodi in quattro metri di lunghezza massima e con tante idee intelligenti pensate a misura d’uomo.

HA NASO

Molti, quasi tutti, definivano la Multipla brutta, inguardabile. Ma la Multipla è sempre stata un’auto strana in cui la forma era direttamente correlata alla funzione, come design comanda. Le auto brutte sono altre, quelle senza stile, sproporzionate, banali, disegnate con la scure. Certo, con quei fari abbaglianti in alto (c’era un perché: illuminavano meglio), il cofano ridotto all’osso (via il superfluo!) e la sua forma cubica non era facile da digerire per tutti.

E I BAFFI?

La nuova Multipla monta un nasone finto che copre le pieghe del frontale e uniforma la Multipla alla somiglianza di famiglia con le altre Fiat. Un disegno più pulito, più liscio e più adatto alle pupille di tutti. Ben fatta la pulizia della coda che, con pochi tocchi (luci e paraurti) rende la Multipla più moderna e levigata senza alterarne lo stile. 

CUBO MAGICO

La formula geniale rimane però inalterata: la Multipla è una stanza cubica montata su ruote. Il tetto non soltanto è piatto, ma ha anche una concavità da pagoda assolvendo a una duplice funzione: quella di evitare sgocciolamenti come un sombrero quando si apre la portiera sotto la pioggia e, abbinato alle fiancate diritte come muri domestici, di offrire tanto spazio all’interno.

MONOLOCALE

L’abitacolo della Multipla è quanto di più casalingo si possa trovare su quattro ruote, camper a parte: il pavimento è piatto, i muri diritti, le poltrone scorrevoli, ripiegabili e amovibili. Tutti i comandi sono riuniti nel Monte Bianco sulla plancia, come in un grande telecomando per fare zapping tra le funzioni automobilistiche. Più che un monolocale forse una grande veranda, con vetrature così estese che i finestrini non scendono fino in fondo, più grandi del resto della portiera.

TABELLINA DEL QUATTRO

Il vero numero magico per la Multipla è il 6, con la formula unica dei sei posti su due file, ma anche il 4 per la Multipla merita una puntata alla cabala: sono 4 i metri cubi dell’abitacolo, più di 4 metri quadrati (4,2 per i precisi) è la superficie vetrata e più di quattrocento litri (430, 1300 se si eliminano i sedili posteriori) è la capacità del bagagliaio. E la cosa sorprendente è che tutti questi numeri stanno in 4 metri di lunghezza massima. 14 centimetri in più rispetto alla Punto, 18 in meno rispetto alla Stilo. Geniale.

ECOLOGICA

Soltanto tre i motori proposti per la Multipla: 1.6 16v a benzina da 103 cavalli, 1.9 JTD Multijet a gasolio da 115 cavalli e 1.6 Natural Power a benzina e metano da 92 cavalli. Oltre alla solita scelta benzina/diesel ormai sempre più scontata a favore del gasolio, la Multipla è una vera bi-power che non ricorre a serbatoi after-market piazzati al posto della ruota di scorta ma ha tre belle bombole sistemate sotto il pavimento che consentono un’autonomia di 500 chilometri.

ATTIVA O DINAMICA

Due allestimenti, Active o Dynamic, con 1880 euro di differenza per ottenere climatizzatore automatico, window-bag, autoradio con lettore di CD, tasche dietro i sedili anteriori, poltrona posteriore centrale scorrevole, specchi esterni ripiegabili elettricamente e con sbrinamento e fendinebbia. Che si aggiungono agli airbag frontali e laterali, all’Abs, al volante regolabile in altezza, alla chiave con telecomando della Active. Per una JTD Active si spendono 20.450 euro, per una Natural Power Active 20.850 a cui vanno detratti 1500 di contributo governativo. E, visto il costo del metano, vale la pena pensarci se avete distributori vicino a casa.

COME VA

Se la claustrofobia vi affligge, la Multipla è l’auto che fa per voi. Non soltanto per la superficie vetrata da acquario, ma anche per lo spazio che le fiancate diritte lasciano a disposizione intorno alla testa. E i sei posti sono veri, ognuno con pari dignità e ognuno con il proprio spazio vitale, anche se i vostri compagni di viaggio hanno superato la soglia dell’obesità.

PLANCIA DI COMANDO Se non viaggiate sempre in sei, il sedile centrale anteriore si trasforma in un comodo tavolinetto attrezzato su cui appoggiare tutti gli oggetti da tenere a portata di mano. Le bocchette centrali sono tutte orientabili e parzializzabili, per evitare di gelare/cuocere chi siede in mezzo. A portata di mano sono tutti i comandi principali, con tasti grandi a prova di presbite, facili da utilizzare, e anche il cambio sta alla base del Monte Bianco.

AL VOLANTE La posizione di guida è un po’ verticale ma comoda e non si sente il bisogno della regolazione in profondità del volante: è sufficiente quella in altezza per gli aggiustamenti di fino. Fastidioso, ma forse è sufficiente abituarsi, al finestrino che non scende fino in fondo, con gomitate sicure al primo casello autostradale. Per manovrare il cambio, con leva corti e marce vicine, quasi non è necessario spostare le mani dal volante.

FIANCHI DIRITTI

Viene da chiedersi dove sta la magia della Multipla. Corta è corta, ma la larghezza? Un poco più larga di fianchi la Multipla la è, ma non tanto: rispetto alla Renault Scenic è 7 centimetri più larga, soltanto 4,5 centimetri rispetto alla Ford Focus C-Max. E' larga quanto un’ammiraglia, ma la magia dello spazio interno sta tutta nelle fiancate diritte e nella guida senza nessun imbarazzo da furgone, anche se gli specchi sdoppiati ricordano tanto un veicolo commerciale. In realtà, dopo essersi abituati alla visione sdoppiata, sono comodi per evitare il punto cieco e nelle manovre.

REATTIVA

Il nuovo nasone non crea problemi all’ottimo equilibrio della Multipla, che resta sempre ben parallela alla strada anche se ci si lascia prendere la mano, pur avendo sospensioni confortevoli che filtrano bene anche le strade rugose come SharPei. Il volante è piuttosto diretto, non da monovolume, e il telaio segue bene gli ordini del pilota che ha sempre margini di sicurezza elevati. Anche i freni sembrano reggere bene la fatica nonostante non si capisca mai quanta frenata si ha a disposizione ancora. 

POTENZA NATURALE

La Natural Power è davvero da prendere in considerazione per i costi di esercizio decisamente inferiori alla scelta diesel e per la qualità di guida. Non è potentissima, è vero, ma se non viaggiate sempre carichi come nomadi e non puntate sul tempo casello-casello, la NP si lascia guidare con grazia, con uno stile rilassato. Tira fuori un po’ di grinta supplementare dopo i 4000 giri, ma anche un rumore meno signorile del motore… La differenza di prestazioni con alimentazione a benzina o a metano, selezionabile grazie a un tastone sulla plancia, è davvero impercettibile. Degna di nota la disponibilità di indicatori separati per i serbatoi della benzina (38 litri contro i 63 delle altre Multipla) e del metano (168 litri per 26,5 kg di metano).

MULTIGETTO

Anche la JTD non è un miracolo di silenziosità, ma il motore Multijet da 115 cavalli asseconda i piloti più frettolosi, con una piacevole spinta anche a 1000 giri e la disponibilità a rimboccarsi le maniche fino a 4000 giri se si ha bisogno di potenza.
Pubblicato da M.A. Corniche, 09/06/2004
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