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Anteprima:

Yamaha XV 1900 Midnight Star


Avatar Redazionale , il 23/06/05

18 anni fa - Mega cilindrata per la nuova custom Yamaha

Yamaha presenta la sua prima novità per il 2006. E' una nuova mega-cruiser bicilindrica di 1900 cc. Non fa più scalpore la cilindrata, ma ad attirare lo sguardo sono l'attenzione ai particolari e l'utilizzo dell'alluminio, fino a ieri esclusiva del mondo delle sportive.

ISPIRAZIONE Alzi la mano chi nella nuova "muscle-cruiser" XV 1900 Midnight della Yamaha non vede un non so ché di familiare. È vero che le cruiser made in Japan sono tutte abbastanza simili, però, è anche vero che quel faro lì, così com'è tutto bislungo e proteso in avanti, ricorda tanto la mastodontica bicilindrica di casa Kawasaki, la VN 2000 Classic.

STILE DA STAR Lo stile, però, è tutto Yamaha, come vuole il filone "Star" che impone un fisico possente, lungo e basso, caratterizzato dagli ampi parafanghi, dal serbatoio a goccia e il massiccio bicilindrico raffreddato ad aria. Stile ed abiti classici, sì, ma che non disdegnano l'utilizzo di tecnologia ereditata da altri comparti della Casa dei "tre diapason" per arricchire con un tocco in più l'esperienza di guida degli amanti delle "good vibration".

ANCORA PIU' GROSSO Per questo la nuova XV 1900 Midnight Star non si vergogna di presentarsi a tutti con il suo bicilindrico a V di 48° da 1.854 cc ereditato dalla sorellastre sportiveggianti Road Star Warrior 1700 e MT-01 che, anche se ormai, sotto i duemila cm³ di cilindrata le cruiser non fanno più notizia, nasconde sotto le migliaia di alette per il raffreddamento tanta tecnologia.


 

PER AMOR DI COPPIA Per ogni testa ci sono quattro valvole, l'accensione è a doppia candela, il raffreddamento è ad aria (con la novità di un radiatore per il raffreddamento dell'olio), i pistoni sono forgiati, c'è la valvola Ex-Up, la camera di combustione pentagonale, l'iniezione elettronica, la frizione idraulica e i cilindri con il riporto al cromo duro sulle canne. Il tutto per ottenere valori di coppia (17 kgm/2.500 giri) ai bassi e medi regimi degni di un traghetto e, se si pensa che il V-Twin è diretto erede del bicilindrico montato sulla MT-01, c'è da crederci.

SOLO PULSARE E le vibrazioni? Solo quelle buone, dicono in Yamaha, grazie all'innovativo sistema di bilanciamento antivibrazioni separato su entrambi i lati che consiste nell'impiego di due meccanismi antivibrazioni posizionati ai due lati dell'albero motore, quindi niente doppio albero per risparmiare peso e spazio. Il contrappeso sul lato sinistro è sullo stesso asse dell'albero motore, mentre quello sul lato destro è un vero e proprio contralbero ingranato sull'albero stesso: così si riducono al minimo le vibrazioni e se ne esaltano le pulsazioni.

TECNICA "RACING" Hi-tech anche il telaio che dietro al disegno classicissimo del doppia culla (tutto in alluminio) nasconde pareti di spessore variabile ottenute grazie alla tecnica della pressofusione, così da garantire il giusto equilibrio tra rigidità e resistenza. Anche il forcellone in alluminio è stato ottenuto con stessa tecnica di pressofusione che ne ha permesso il disegno a "freccia", con l'assottigliarsi dei bracci dal motore alla ruota.

IL RESTO E' TRADIZIONE Tradizionale la scelta per quanto riguardano le sospensioni. La forcella ha gli steli con foderi in acciaio a sezione conica da 46 mm di diametro (ed escursione di 135 mm), mentre dietro nascosto sotto la carrozzeria, si cela il monoammortizzatore (escursione 100 mm dalla ruota) della molla disposto in orizzontale per abbassare ulteriormente il baricentro della moto.

SCARPE HI-TECH A differenza di altre cruiser molto più classiche nel look, la Midnight Star sfodera un paio di scarpe in lega leggera a 12 razze (simili nell'aspetto a quelle montate sulle Sportster della Harley-Davidson) con diametro da 18" all'anteriore e 17" dietro.

SOTTO GLI OCCHI Per sottolineare il continuo rapportarsi tra modernità e classicità nella Midnight, la strumentazione è posta lungo il serbatoio a goccia, con il grosso tachimetro centrale e in basso il display digitale affiancato dal contagiri e dall'indicatore del carburante. Tradizionalissimo il cambio a cinque rapporti comodamente inseribili tramite il selettore a bilanciere diviso in due parti così da non rovinare la scarpa bella da ufficio: si "mette" col tacco e si scala con la punta: facile, no?

SCHEDA TECNICA

Motore: bicilindrico V48° raffreddato aria/olio, quattro valvole per cilindro, quattro tempi
Cilindrata: 1.854 cc
Alesaggio x Corsa: 100 x 118 mm
Rapporto di compressione: 9,5:1
Potenza massima: 73,60 kW (100 cv)/4.250 giri
Coppia massima: 167,80 Nm (17,1 kgm)/2.500 giri
Lubrificazione: a carter secco
Alimentazione: iniezione elettronica
Cambio: a cinque rapporti

CICLISTICA
Telaio: doppia culla in alluminio
Sospensione anteriore: forcella telescopica con steli di 46 mm di diametro
Sospensione posteriore: monoammortizzatore con leveraggi progressivi e regolazione del precarico della molla
Freno anteriore: doppio disco diametro 298 mm con pinze a quattro pistoncini
Freno posteriore: disco singolo diametro 320 mm
Pneumatico anteriore: 130/70-18"
Pneumatico posteriore: 190/60-17"

DIMENSIONI
Lunghezza: 2.580 mm
Larghezza: 935 mm
Interasse: 1.750 mm
Altezza massima: 1.100 mm
Altezza sella: 735 mm
Capacità serbatoio carburante: 17 lt. (3 lt di riserva)
Capacità serbatoio olio: 5,2 lt.
Peso a secco: 320 kg


Pubblicato da Alfredo Verdicchio, 23/06/2005
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