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Innovazione

Addio candele: la scommessa di MWI per motori più puliti


Avatar di Emanuele Colombo , il 14/12/18

5 anni fa - Micro Wave Ignition rende più puliti i motori: con le microonde

Micro Wave Ignition rende più puliti i motori: con le microonde

Motori meno assetati e meno inquinanti grazie all'accensione a microonde: la scommessa della startup tedesca Micro Wave Ingnition

AZIONISTI ECCELLENTI Mentre tutti preparano, con premura variabile, auto elettriche per un futuro a emissioni zero, c'è chi non si rassegna alla fine del motore a combustione interna e lavora ancora al suo sviluppo. Una proposta, peraltro molto promettente stando ai dati dichiarati, viene dalla tedesca MWI: una startup che vede tra gli azionisti quel Wendelin Wiedeking un tempo amministratore delegato di Porsche.

LA TECNOLOGIA MWI sta per Micro Wave Ignition, un nome che dice tutto dell'idea alla base della startup. In pratica l'obiettivo dell'azienda è sostituire le care vecchie candele con un sistema a microonde pulsate per determinare l'accensione del combustibile. Il risultato, secondo gli ingegneri dell'azienda, è che questa tecnologia consente di tagliare i consumi del 30% e le emissioni addirittura dell'80%: tanto nei motori a benzina quanto in quelli diesel.

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PLUG AND PLAY A determinare questi risultati sarebbe la temperatura di combustione, che grazie alle microonde avverrebbe a temperatura più bassa, spiega l'azienda. E il bello è che questa tecnologia sarebbe facile da integrare nei motori attuali, senza bisogno di una completa riprogettazione. Il che rende possibile la sua adozione pressoché universale.

CHI SE LA COMPRA? Quello che manca è ora un acquirente e un partner internazionale che contribuisca a lanciare questo sistema. Fonti vicine all'azienda citate da Automotive News Europe riferiscono di contatti tra la startup e costruttori della Cina e della Sud Corea. “Sono convinto che MWI sia un'innovazione dirompente con un mercato potenziale gigantesco”, ha scritto Wiedeking in un documento. Un innovazione che potrebbe frenare per parecchi anni la diffusione su larga scala della mobilità elettrica. È una promessa o una minaccia?


Pubblicato da Emanuele Colombo, 14/12/2018
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