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Moto 2

Caso Fenati: MV Agusta si rifiuta di farlo correre sulle sue moto


Avatar di Simone  Dellisanti , il 10/09/18

5 anni fa - Ahi ahi Fenati, guai in vista dopo l'insano gesto in Moto2

Moto2, Caso Fenati: MV Agusta si rifiuta di farlo correre sulle sue moto

Fenati escluso dal Team Forward e da Giovanni Castiglioni, boss di MV Agusta

ORA SON DOLORI Dopo l'insano gesto in Moto 2, Romano Fenati, rider italiano del Team Snipers si può già considerare fuori da quello che poteva essere la sua prossima squadra corse, il Team Forward. Quest'ultimo, dal 2019 schiererà nel mondiale Moto 2, due MV Agusta motorizzate Triumph, che sarebbero state cavalcate da Fenati e Manzi, proprio il pilota a cui Fenati ha tentato di tirare il freno in gara durante il GP di Misano, rischiando di farlo cadere alla velocità di oltre 200 km/h.

LICENZIATO AI TEMPI DEI SOCIAL Da quelle che sono le ultime indiscrezioni che pervengono dal social Instagram, Fenati ha di cui preoccuparsi visto che Giovanni Castiglioni, imprenditore a capo della MV Agusta si è dichiarato 'incazzato nero' e non le ha mandate certo a dire al suo (ex) pilota dopo lo stupido gesto. Ecco il suo messaggio su Instagram: “Questo è il gesto peggiore che abbia mai visto in una gara di moto. I veri sportivi non agirebbero mai in questo modo. Se fossi Dorna, lo escluderei completamente dal mondo delle corse. Per quanto riguarda il contratto che lo pone come futuro pilota MV Agusta Moto2, mi opporrò in ogni modo. Non accadrà, perché non rappresenta i valori che vogliamo trasmettere attraverso il nostro marchio”.

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SCARICATO Anche l'attuale squadra di Fenati, il Team Snipers, si è allontanato dal suo pilota: “È imperdonabile. Un fallo da reazione grave, in mondovisione. Chiaro che, se è stato punito anche Manzi, un motivo ci sarà ma non è questa una giustificazione. Il team si dissocia da quanto espresso oggi dal suo pilota Moto2 e si scusa con il mondo dello sport per il pessimo esempio, con gli sponsor per l’immagine data, con i tifosi tutti per la delusione. A chi ci chiede che decisioni prenderemo, rispondiamo che non si devono mai prendere a caldo per subirne le conseguenze dopo. Intanto prendiamo atto della squalifica, per due gare, del nostro rider. Noi l’abbiamo controfirmata immediatamente. Ringraziamo la Direzione Gara per il tatto e la professionalità con la quale ha affrontato la situazione. Il pilota deve capire lo sbaglio commesso e ripartire da lì, per costruire una nuova immagine e poter tornare a gareggiare a testa alta nel mondiale”.


Pubblicato da Simone Dellisanti, 10/09/2018
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